L'opera di Carlo Crivelli protagonista delle giornate di studio tra Ascoli Piceno e Camerino
di Elisa Mori
sabato 16 ottobre 2021
Al via le giornate di studio dedicate a Carlo Crivelli, promosse e organizzate dall’Università degli Studi di Camerino, con il sostegno della Regione Marche e con la collaborazione del Comune di Ascoli Piceno, che si svolgeranno ad Ascoli Piceno presso il Palazzo dei Capitani (Sala della Ragione) e a Camerino presso l’Università degli Studi di Camerino (Polo informatico ‘Carla Lodovici’), il prossimo 22 e 23 ottobre, a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami. L’obiettivo degli appuntamenti è di riunire per la prima volta alcuni fra i massimi esperti del pittore veneziano, in un felice connubio fra studi storico-artistici e studi tecnici che vedono coinvolti storici dell’arte, restauratori, chimici e diagnosti.
La prima giornata ascolana, che si apre con la lectio magistralis di Claudio Strinati, già Soprintendente per il Polo Museale Romano, è dedicata agli studi storico-artistici sul pittore con alcune nuove riflessioni di natura iconologica e iconografica: gioielli, vestiti, fiori, frutti, candele, insetti e altri oggetti che popolano gli animati parapetti marmorei o lignei nelle sue incredibili macchine d’altare e altri capolavori.
Ma non solo Crivelli. Nella prima giornata si approfondirà inoltre il contesto culturale e sociale nel quale si muove il pittore al suo arrivo nelle Marche, introducendo invenzioni iconografiche e compositive di grandissima qualità, e quale eredità lascerà sul territorio in un contesto artistico piuttosto fiacco.
Nella giornata di apertura si susseguiranno studiosi della levatura di Maria Giuseppina Muzzarelli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna), Emanuela Daffra (Direttore Polo Museale Regionale Lombardia), Thomas Golsenne (Université de Lille), Francesco De Carolis (Fondazione e Centro Studi Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca), Amanda Hilliam (Villa I Tatti: The Harvard University Centre for Italian Renaissance Studies), Stefano Papetti (Università di Camerino, Direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno), Francesca Coltrinari (Università di Macerata), Benedetta Montevecchi (Sapienza Università di Roma), Alessandro Delpriori (Università di Camerino) e Massimo Moretti (Sapienza Università di Roma), oltre alla visita alla cattedrale di Sant’Emidio, con S.E.R. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti ed Amministratore Apostolico di Ascoli Piceno, ove è conservato il celebre polittico dell’artista veneto recentemente restaurato.
Sabato 23 ottobre a Camerino si concentreranno gli interventi inerenti alla tecnica pittorica del maestro veneziano. Numerosi sono gli esperti fra restauratori, chimici e diagnosti che negli ultimi anni si sono dedicati all’analisi delle opere di Crivelli nel tentativo di svelare il complesso e straordinario modus operandi del pittore. Le più importanti istituzioni museali si confronteranno effettuando paragoni tecnici con i dati desunti da nutrite campagne diagnostiche spesso inedite: dalle tecniche di assemblaggio dei supporti lignei e delle maestose cornici, così imponenti con le loro predelle, cuspidi, pilastrini e lunette da divenire opere d’arte a sé stanti, agli strati preparatori e pittorici, dorature, graniture, punzonature e verniciature finali.
Nella seconda, ed ultima, giornata di studio interverranno: Andrea Carini (Pinacoteca di Brera), Barbara Ferriani (Restauratrice), Ciro Castelli (già Opificio delle Pietre Dure di Firenze), Stefano Volpin (Gallerie dell’Accademia di Venezia), Daphne De Luca (Università di Urbino Carlo Bo), Jill Dunkerton (The National Gallery, London) Gianfranco Pocobene (Isabella Gardner Museum, Boston), Delfina Fagnani e Giovanni Valagussa (Accademia Carrara, Bergamo) Graziella Roselli (Università di Camerino) e Giuseppe Di Girolami (A. R. T. & Co. Srl – Spin-Off Unicam).
Per la prima volta dalla riscoperta del pittore, si tenterà di presentare alla comunità scientifica e non un viaggio nella materia, dedicato all’esplorazione delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche. La giornata, connotata da un taglio prettamente tecnico, intende svelare i segreti di bottega che hanno reso i polittici di Carlo non solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore dotato di grande abilità tecnica che concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento, finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.
La ‘due giorni’ tra Ascoli Piceno e Camerino, come sottolinea la co-curatrice Daphne De Luca, contribuirà a dissolvere il totale silenzio delle fonti che ha avvolto per molto tempo l’operato di Carlo Crivelli.
"La Regione Marche - commenta l'assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini - ha sostenuto sin dall'inizio questa iniziativa di confronto e di studio con lo scopo di illuminare aspetti ancora poco conosciuti di un artista che ha lasciato tracce indelebili nella nostra regione e nella storia dell'arte. Attraverso queste due giornate valorizziamo il Crivelli, il contesto nel quale ha operato e ne approfondiamo gli aspetti più tecnici grazie ad una diagnostica avanzata. Queste giornate di studio sono inoltre la dimostrazione che dal dialogo costruttivo fra le istituzioni del territorio può veramente derivare un percorso comune utile a conoscere e dunque a promuovere il nostro patrimonio materiale e immateriale".
“Siamo estremamente soddisfatti – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – di poter ritornare in aula per affrontare queste due giornate di studio su un artista così importante per la storia della nostra Regione. Ringrazio la Regione Marche ed il Comune di Ascoli per il supporto e la collaborazione, ma naturalmente il ringraziamento più grande va ai docenti del nostro corso di laurea in “Tecnologie innovative per i beni culturali” che hanno organizzato un convegno di elevato spessore coinvolgendo i massimi esperti del Crivelli. Mettere le proprie conoscenze e competenze a disposizione del territorio è uno degli obiettivi dell’Università e questo convegno ne è una ottima dimostrazione”.
“Un appuntamento importante per la nostra città – ha dichiarato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – che permetterà di approfondire la conoscenza della figura di Crivelli. Queste due giornate arrivano a breve distanza dal completamento del restauro del Polittico, tornato a splendere nella Cattedrale di Sant’Emidio. Vogliamo rendere Ascoli sempre più un luogo di cultura e di studio: eventi come questo, con ospiti e relatori di altissimo livello, ci permettono di perseguire con forza questo obiettivo”.
“La crescita culturale della città – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti - non può prescindere da contributi come questi. Siamo onorati di poter ospitare storici dell’arte, restauratori e altre figure di spicco per un simile appuntamento, che andrà a focalizzare la sua attenzione su un artista molto conosciuto e amato ad Ascoli”.
Il programma completo è disponibile nel sito www.unicam.it
L’ingresso è libero su prenotazione fino ad esaurimento posti – convegno.crivelli@unicam.it.
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