Eventi e Cultura

Grande successo per ''Spontini Grand Tour'' a Grottammare

di Redazione Picenotime

Sabato 18 ottobre, nella splendida cornice della chiesa di San Giovanni Battista, sede del Museo Sistino di Grottammare, si è tenuto il concerto “Spontini Grand Tour”, un evento di grande raffinatezza artistica che ha riscosso ampi consensi di pubblico. Grazie alla calorosa accoglienza del cav. Alceste Aubert, l’iniziativa ha preso vita sotto la presentazione e direzione del M° Michele Quagliani, con l’accompagnamento al pianoforte del M° Sara Bonci e le coreografie curate da Marco Feliziani. La chiesa ospita anche una copia del celebre busto di F. Liszt,l’originale si trova a Dieppe in Francia, realizzato dallo scultore Kaspar Von Zumbusch su commissione proprio di Aubert, per ricordare il soggiorno del grande compositore a Grottammare nel 1860, definito da Liszt stesso come “uno dei più dolci ricordi della sua vita”.Il concerto si è aperto con la solennità dell’ “Inno di Mameli”, seguito dalla toccante interpretazione dello “Stabat Mater” dello Jesino G.B..Pergolesi, affidata alle voci soliste di Anna Stipa (contralto) e Doriana Pierella (soprano). Il filo conduttore dell’evento è stato il tema del viaggio di Gaspare Spontini, compositore marchigiano nato a Maiolati e la cui vita artistica si è snodata tra Italia, Francia e Germania.Della sua giovinezza in Italia è stata proposta l’incompiuta “Ave Maria” con un suggestivo intermezzo al pianoforte composto da Padre Armando Pierucci. Un breve momento teatrale ha mostrato il giovane Spontini in dialogo con lo zio sacerdote, dal quale emerge chiaramente il suo desiderio di abbandonare la strada ecclesiastica per seguire la musica. Nato in una famiglia con vocazione religiosa, Gaspare trovò infatti nei primi insegnamenti dello zio materno Don Pietro Guadagnini, a Monte San Vito, l’inizio del suo cammino musicale.Del periodo francese sono stati eseguiti alcuni brani dall’opera “La Vestale”, dedicata a Giuseppina Bonaparte, una delle maggiori ammiratrici del compositore. I balletti “Allegro con spirito” e “Allegretto grazioso” hanno visto protagoniste, tra volteggi ed inchini, tre coppie di coristi, mentre, hanno impreziosito la serata, altre esecuzioni tra cui la celebre “Marcia funebre” e “Chants d’Allegresse”.Una breve scenetta tra Giuseppina e Spontini, interpretata da due coristi nel ruolo di attori, ha ricreato l’atmosfera della corte napoleonica, evidenziando il legame personale e artistico tra i due.Nel 1820 Spontini si trasferì a Berlino, presso la corte di Federico Guglielmo III di Prussia. Nonostante un’accoglienza inizialmente fredda, riuscì a conquistare anche il pubblico tedesco. Lo spettacolo ha rievocato questo momento con la scena dei critici tedeschi, coristi attori, che hanno introdotto così l’esecuzione del brano “En clarescit”, preghiera che le suore di un monastero recitano al mattino mentre il sole sorge lentamente. A seguire, il brano “Die Ghebern” dall’ opera Lalla Ruck e “Borussia” canto popolare prussiano diventato quasi un inno nazionale. Il concerto si è concluso con la scena toccante tra Spontini anziano e la sua amata moglie Celeste Erard, che ha sottolineato il loro profondo legame umano e artistico. Come ultimo omaggio al grande repertorio lirico italiano, il pubblico è stato salutato dal coro con le note del “Va pensiero” dall’opera Nabucco di G.Verdi, come ideale chiusura di un evento che ha saputo unire musica, teatro e storia in un affascinante viaggio tra culture e secoli.

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