Quali le nuove prospettive per l’architettura contemporanea? La risposta a questo importante quesito viene dal prestigioso convegno che si è svolto presso la Sala della Ragione a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno.
A distanza di un anno dall’attivazione del primo Master Internazionale di II livello CIRCUL_AR dedicato all’economia circolare applicata all’architettura, nato dalla collaborazione tra la Scuola di Architettura e Design (SAAD) dell’Università di Camerino e Costruire Centro studi e Formazione, un convegno offre l’opportunità di presentare i lavori che hanno preso forma durante il workshop CIRCULAR CLIMATE. Building a 1:1 Carbon Positive and Nature Based Prototype.
L’idea di un master sull’architettura circolare nasce dalla consapevolezza che gli effetti dei cambiamenti climatici sul pianeta sono diventati in pochi anni evidenti, con conseguenze tangibili sulla salute umana e sulla qualità della vita delle persone.
Il risparmio energetico, come primo obiettivo, non è più sufficiente a garantire la transizione verso l’equilibrio tra risorse naturali e consumi; occorre una razionalizzazione nell’uso delle risorse come fine altamente strategico. In particolare, per quanto concerne il mondo delle costruzioni, esiste oggi un’attenzione nuova verso i materiali edilizi e gli impatti derivanti al loro processo di impiego ovvero produzione, messa in opera e dismissione. Il tema del riuso degli spazi e dell’impiego di materiali di scarto nel settore edilizio si configura, dunque, come uno dei più avanzati obiettivi di sostenibilità applicata alle costruzioni; un obiettivo che tuttavia necessità di nuove competenze ma che lascia presagire la nascita di nuovi mercati, nonché di nuove possibilità creative nel campo della progettazione architettonica.
Dai lavori del workshop dunque potrebbero emergere le figure dei futuri professionisti del mondo dell’architettura, realizzata attraverso l’impiego integrale di spazi e materiali nuovi o usati, rinnovabili, naturali, biodegradabili, riciclabili e riutilizzabili in settori anche diversi da quello di origine, attraverso un processo circolare e di upcycling.
A partire dalle 9:30, dunque, molti i nomi che si sono succeduti nella prestigiosa sede ascolana a cominciare dal padrone di casa, il sindaco Marco Fioravanti, accompagnato nei saluti dal prorettore vicario Unicam Graziano Leoni e dal direttore Unicam SAAD Massimo Sargolini. Non potevano mancare l’assessore alla ricostruzione della Regione Marche Guido Castelli, il commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini e Fabio Renzi, segretario generale di Symbola, fondazione promotrice della green economy dalla prima ora.
In tarda mattinata il convegno è entrato nel vivo dei temi trattati con la presentazione dei lavori del workshop in un coro a più voci, tra esperti di settore e studenti, coordinati da Roberta Cocci Grifoni e Luca Galofaro, docenti di Unicam SAAD, e da Roberto Ruggiero, ricercatore di Unicam SAAD.
Ospiti del convegno Emanuele Naboni dell’Università di Parma, Francesca Olivieri dell’Università Politecnica di Madrid, Alessio Battistella del Politecnico di Milano, Consuelo Nava dell’Università di Reggio Calabria e Lorena Alessio dello studio omonimo di Torino.
In occasione dell’evento “Architettura Circolare” l'azienda Panichi srl ha presentato l’installazione creata dall’Università di Architettura di Camerino che va ad arricchire il Palazzo dei Capitani. "Siamo orgogliosi di aver contribuito, con il nostro supporto, alla creazione di questa opera che vuole porre l’accento su una questione urgente e importante come il climate change, e sulla necessità di ripensare in un’ottica green e circolare la progettazione del nostro vivere.L’arte sa arrivare più velocemente di qualunque parola", si legge in una nota della Panichi srl.