Eventi e Cultura

APP – Ascoli Piceno Present, sale l'attesa per il 7° Festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee

di Elisa Mori

Poche ore ancora per accaparrarsi i biglietti per la settima edizione di APP – Ascoli Piceno Present, festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee, promosso dal Comune di Ascoli Piceno in collaborazione con l’AMAT, con il sostegno della Regione Marche e del Ministero della Cultura.

Una full immersion nel teatro, nella danza e nella musica contemporanea con 14 appuntamenti che andranno ad animare alcuni degli spazi più suggestivi del capoluogo piceno, una vera e propria festa delle arti sceniche di oggi che da sette anni porta all’attenzione del grande pubblico i nuovi linguaggi della scena.

La rassegna si svolgerà nelle giornate di venerdì 14 ottobre e sabato 15 ottobre, partendo dalla Chiesa di San Pietro in Castello, per poi animare alternativamente la Chiesa di Sant’Andrea, il Teatro dei Filarmonici e il Teatro Ventidio Basso, quattro luoghi importanti della città per un festival dai mille volti.

Si inizia con lo spettacolo Munedaiko, protagonisti due fratelli italo-giapponesi Mugen Yahiro e Naomitsu Yahiro dediti alla pratica e alla valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese che presentano una performance di musica, teatro e danza. Un appuntamento coinvolgente sull’arte delle percussioni tradizionali giapponesi e altri strumenti di accompagnamento per rivivere frammenti del Giappone antico.

Il pomeriggio di venerdì prosegue con altri quattro spettacoli: Anonima un progetto di e con Cecilia Ventriglia con l’atmosfera sonora realizzata dal vivo da Davide Calvaresi, un lavoro che rompe i confini della danza verso orizzonti performativi inaspettati soffermandosi sul contatto con il mistero per rendere tangibile l’intangibile, finito l’infinito; L’amica geniale a fumetti con Chiara Lagani che recita i testi di Elena Ferrante nella riduzione che ne ha fatto per il fumetto composto assieme a Mara Cerri mentre alle sue spalle corrono i disegni animati tratti dal libro; Kassandra di Sergio Blanco, diretto da Maria Vittoria Bellingeri, con Roberta Lidia De Stefano che, nei panni della profetessa, microfono e synth alla mano, compone sonorità in cui si fondono il lirismo del verso greco e la musica elettronica.

Alla cantautrice italo-nigeriana Anna Bassy, in questa occasione accompagnata dal trio Pietro Gilardi (chitarra), Andrea Montagner (basso) e Pietro Pizzoli (batteria), è affidato il concerto di chiusura della prima giornata di APP, appassionata di musica reggae, soul, R&B e gospel, grazie alla quale esplora le molteplici potenzialità della sua voce, con esiti che richiamano a tratti il folk e le sonorità di origine africane.

Per la giornata di sabato il calendario del festival si arricchisce di nuovi appuntamenti, dieci per la precisione, dalle ore 11.00 della mattina fino alle 24.00 con il suggestivo concerto del Violet Anatomy, un duo musicale/performativo/d’immaginario, una realtà indipendente romana, nata dall’incontro tra Adriano Mainolfi e Alessandro Coltorti, che esprimono attraverso le loro esibizioni l’esigenza di un barrito viscerale nel circo artistico, mediatico e sociale nel quale viviamo.

Molti i protagonisti di rilievo che si troveranno a calcare i palcoscenici di Ascoli Piceno per questa VII edizione del festival. Dallo spettacolo di danza dal titolo All’inizio della città di Roma di Claudia Castellucci, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Danza 2020, alla compagnia Dewey Dell con Deriva traversa, creazione di Teodora Castellucci, suono di Demetrio Castellucci, performance dove il movimento rallentato lascia spazio alla storia dei pastori trasformati in poeti dal canto per esplorare il tema della solitudine propria della vita di chi intraprende questo lavoro.

Doppia performance per il celebre marchigiano Alessandro Sciarroni, alle 15.15 e alle 19.00, presso la Chiesa di Sant’Andrea, con Save the last dance for me insieme ai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sui passi di un ballo bolognese chiamato Polka Chinata, danza di corteggiamento, quasi acrobatica, dei primi del ‘900, eseguita in origine da soli uomini abbracciati l’un l’altro che girano vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.

Alle 21.00 al Teatro Ventidio Basso è la volta Every Brillant Thing, opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe, messa in scena in Italia nel 2021, nella traduzione di Michele Panella, con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, che porta in scena un racconto di autofiction scandito da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere.

Si tratta di un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà.

Il festival APP, dunque, si dimostra ancora una volta un appuntamento importante per Ascoli Piceno, un’occasione per apprezzare insieme musica, teatro e danza e per avvicinare, grazie alle performance di autorevoli esponenti delle arti sceniche, non solo gli addetti ai lavori ma anche un pubblico più ampio.

https://www.amatmarche.net/app-ascoli-piceno-present-2022/





 

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autore Elisa Mori****

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