Eventi e Cultura
di Elisa Mori
L’estate ascolana non smette di stupire con la sua fitta programmazione culturale, confermata oggi con l’inaugurazione della personale dedicata al celebre fotografo Emanuele Scorcelletti, di famiglia marchigiana ma vissuto tra il Lussemburgo e la Francia.
"Uno sguardo sulla settima arte. Creazioni visibili", questo il titolo della mostra, a cura di Stefano Papetti, ospitata negli spazi della Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini ad Ascoli Piceno fino al prossimo 11 novembre, in collaborazione con il comune di Jesi, promossa dalla Regione Marche e con il sostegno di Leica e Fedrigoni.
L’inaugurazione, oltre alla presenza del curatore e del fotografo, ha visto la partecipazione del sindaco Marco Fioravanti e dell’Assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini, che hanno sottolineato l’importanza di promuovere i grandi protagonisti della nostra regione, spesso noti a livello internazionale, come in questo caso, ma molto meno nel territorio di origine. Insieme al sindaco del capoluogo ascolano e all’assessore regionale è intervenuta anche la conservatrice dei Musei Civici di Jesi, Simona Cardinali, in rappresentanza della mostra jesina in corso di Scorcelletti dedicata al paesaggio marchigiano, confermando come l’operare in rete fra le varie istituzioni rappresenti un punto di forza, a riprova della vocazione culturale di una intera regione.
Se a Jesi circa cento fotografie raccontano il legame del celebre fotografo con il territorio marchigiano, nel capoluogo ascolano, oltre sessanta scatti, tra le celebrities e il mondo dei cavalli, documentano la sua produzione più nota e che, nel 2003, gli ha fatto conquistare il premio World Press Photo Contest, sezione Arte e Cultura.
La mostra dedicata a Scorcelletti si colloca nel solco delle esposizioni riservate ai grandi protagonisti della fotografia contemporanea, ultimi in ordine di tempo Lisetta Carmi, Massimo Berruti e Carlo Verdone, che proiettano la galleria ascolana al centro del dibattito dei linguaggi del contemporaneo.
Gli scatti glamour di Scorcelletti riportano alla mente esponenti del jet set del cinema e della moda, da Monica Bellucci ad Antonio Banderas, da Nicole Kidman a Penelope Cruz, da David Lynch a Clint Eastwood, da Vincent Cassel a Martin Scorsese, da Giorgio Armani ai compianti Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld fino ad arrivare al celebre scatto The angel, del 2002, che riprende Sharon Stone sul red carpet alla 55° edizione del Festival di Cannes, pubblicato sulla rivista Elle France.
Immagini affascinanti, restituite attraverso l’uso del bianco e nero, che effigiano volti noti e che vanno ben oltre la semplice istantanea, toccando il più delle volte le corde del sentimento attraverso un’intuizione poetica supportata dall’apparecchio fotografico.
L’occhio attento del fotografo marchigiano riesce a cogliere il lato più intimo e più umano dei protagonisti ritratti, quello che interessa è “catturare la bellezza dell’animo umano, quella parte più vera e profonda che sta dietro la parte più luccicante della scena, quella parte più sensibile di ognuno che permette di sognare e di far sognare gli altri”.
Da questo assunto nascono le foto delle star che, grazie a Scorcelletti, finiscono per mettere in scena la loro umanità attraverso l’equilibrio delle forme e un preciso studio della luce. “Quando riesco a fissare in perfette geometrie l’attimo in cui l’attrice rimane persa nei suoi pensieri, mentre si accorge di me, penso allora che una Creazione possa diventare Visibile”, così si esprime il fotografo nella presentazione riportata nel catalogo di mostra.
Scatto dopo scatto, Scorcelletti costruisce la sua narrazione, nella quale i protagonisti effigiati sembrano voler dialogare con l’astante attraverso uno sguardo, una posa o con un sorriso beffardo come quello di Jack Nicholson nella foto che lo ritrae in primo piano.
Formatosi presso l’Istituto Nazionale di Cinematografia di Bruxelles e membro della agenzia Gamma, dal 1989 al 2010, Scorcelletti ha collaborato con molte maison dell’alta moda e del lusso, da Dior a Chanel, da Lancôme a Gucci, numerose anche le riviste internazionali che hanno riprodotto le sue immagini, non trascurando di prestare la sua opera per iniziative umanitarie rivolte alla prevenzione dell’AIDS ed alla ricerca sul cancro infantile.
La carrellata di immagini che invadono gli spazi della Galleria d’Arte Contemporanea trasporta il visitatore nell’atmosfera tipica dei set cinematografici, perlopiù calcati da attori di grande notorietà, andando a toccare profondamente il sentire di ognuno di loro.
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autore Elisa Mori****