FAI Marche: nel 2020 quasi 100mila voti raccolti per ''I Luoghi del Cuore'', miglior risultato di sempre
di Redazione Picenotime
venerdì 26 febbraio 2021
Era il 6 Maggio 2020 quando, nel pieno dell'emergenza Coronavirus, il FAI - Fondo Ambiente Italiano dava il via con grande passione civile alla decima edizione de “I Luoghi del Cuore”, promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L'invito era quello di esprimere l'amore per il proprio Paese in un momento di così grande difficoltà, votando i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione. La partecipazione della nostra regione al censimento ha subito nel tempo una crescita esponenziale.
Nelle Marche i voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell'iniziativa, sono stati 99.778, il miglior risultato di sempre: il 63,1% in più rispetto alla precedente edizione (quando furono raccolti circa 61 mila voti). La percentuale di aumento rispetto a due edizioni fa (2016) è addirittura uguale al 159,8% (da 38.400 a 99.778 voti). Le Marche sono oggi la nona regione per numero di voti.
Sono stati 1.374 i luoghi votati, 10 quelli che hanno ottenuto oltre 2.000 voti, con la Villa e Parco Cerboni Rambelli di San Benedetto del Tronto, al primo posto nella nostra regione con 13.358 voti, al 23esimo posto nella classifica nazionale. Seguono l'abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli di Borgo Pace (PU) con 9.249 voti, Pieve di Santo Stefano di Gaifa e Torre Brombolona Canavaccio, Urbino (PU) con 6.151 voti, l'Antica Farmacia dell'ospedale Fatebenefratelli, Jesi (AN) con 5.681 voti, Chiesa di San Francesco a Candelara, Pesaro (PU) con 3.888 voti, Rocca Varano, Camerino (MC) con 2.687 voti, Torre sul Porto Sentina, San Benedetto del Tronto (AP) con 2.552 voti, Oratorio dell'ascensione al Palazzolo, Pergola (PU) con 2.490 voti, Ferrovia Fano-Urbino (PU) con 2.431 voti, Palazzo Gherardi, Senigallia (AN) con 2.266 voti.
I referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti, potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2021, una richiesta di recupero o valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale. Come nelle scorse edizioni, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro novembre i luoghi vincitori.
Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l'azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando in particolare i sindaci di tutti i Comuni coinvolti e tutte le Regioni.
FAI e Intesa Sanpaolo hanno integrato con un contributo di 30.000 euro il progetto presentato dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo in Lamoli, che si concentrava sul restauro della copertura, in gravi condizioni di degrado. A esso si va ad accostare l'intervento di riqualificazione degli impianti illuminotecnici interni del complesso abbaziale, volta a una valorizzazione attraverso la luce degli elementi architettonici e delle opere d'arte e degli arredi sacri contenuti all'interno della chiesa. I lavori godevano di un contributo di 71.123 euro da parte della CEI. Da pochi giorni sono terminati i lavori di restauro della copertura, consistiti nel rifacimento dell'impermeabilizzazione e nella ricollocazione del manto in coppi di cotto. In corso di conclusione gli ultimi dettagli di sistemazione e riallestimento degli spazi interni.
Oltre all'abbazia di San Michele Arcangelo di Lamoli, nella storia del censimento sono stati promossi interventi a favore di luoghi del cuore, come la Chiesa di San Filippo Neri (Fermo) e del Parco Archeologico di Suasa, Castelleone di Suasa (AN). La Regione Marche ha inoltre ritenuto di accogliere la volontà dei cittadini stanziando un finanziamento per il recupero della piscina e grotta sudatoria di Acquasanta Terme (AP).
La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l'attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all'avvio dell'iniziativa. La prima, dedicata ai Luoghi storici della salute in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto l'Antica Farmacia dell'ospedale Fatebenefratelli di Jesi raggiungere il 5° posto nazionale grazie ai 5.681 voti raccolti. La seconda classifica speciale riguarda invece l'Italia sopra i 600 metri, territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce. Anche in questo caso l'abbazia di San Michele Arcangelo di Lamoli di Borgo Pace si segnala con 9.249 voti e il 7° posto nazionale in questa speciale classifica.
Le parole di Alessandra Stipa, presidente FAI Marche: "La
decima edizione del censimento dei Luoghi del Cuore ha coinciso con
un periodo che resterà nei libri di storia come uno dei più
difficili dal dopoguerra in poi. Un
anno costellato di tanti lutti, tante paure, tanti problemi economici
che ancora ci attanaglieranno a lungo e tuttavia molti hanno trovato
il desiderio e la forza di occuparsi del Paesaggio, quasi a ricercare
in un luogo caro e consueto quella tranquillità svanita, lontana.
Tanti cittadini hanno votato il loro Luogo del Cuore, quello che
vorrebbero venisse restituito alla bellezza antica e alla
collettività, stavolta molti con un click online, anziché con il
sistema cartaceo molto utilizzato prima del Covid; il FAI ha stilato
la classifica in base ai voti registrati, riporteremo alle
istituzioni, proprietarie dei beni votati, il desiderio dei cittadini
e sicuramente, come in passato già accaduto, questo invito dal basso
a cercare soluzioni per riportare a nuova vita i beni indicati sarà
raccolto e tenuto nella considerazione dovuta. Questo
il compito del FAI: accendere le luci sui desideri dei cittadini,
illuminare beni dimenticati e bisognosi di aiuto, portarli a
conoscenza dei più e nei casi vi sia un progetto di recupero e un
finanziamento dell'istituzione proprietaria, anche il FAI può
proporsi con un piccolo finanziamento che è però meno importante
del grande lavoro di sensibilizzazione dei cittadini che partecipano
e del coinvolgimento delle istituzioni. In
mezzo a tante difficoltà 100.000 marchigiani hanno votato (circa
60.000 nella passata edizione): straordinaria reazione che
interpretata sotto l'aspetto sociologico attesta una crescita di
sensibilità, di capacità informatica, di sana partecipazione
civile, di introiezione del concetto di “Bene Pubblico”, cioè di
tutti, capace di essere mio e degli altri con cui lo voglio
condividere".
Le parole dell'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini: "Con grande soddisfazione voglio subito sottolineare l'affermazione delle Marche in questa virtuosa classifica : arrivare al 9° posto in Italia per numero di segnalazioni , con oltre il 60% in più di voti rispetto alla scorsa edizione, è un traguardo importante, così come la gioia di vedere Villa Cerboni di San Benedetto tra i luoghi del cuore più votati , primo nelle Marche e che speriamo possa essere riportata all'antico splendore. E' un segnale e un messaggio bellissimo di attenzione verso le nostre bellezze che sono anche le nostre radici. E al FAI dobbiamo molto in termini di sensibilizzazione, attenzione e consapevolezza del bene culturale come bene di tutti. Significa aver seminato bene e allora un ringraziamento va alla presidente Alessandra Stipa, a cui mi legano sentimenti di stima e amicizia personale, e a tutti i volontari del FAI, per l'impegno costante che hanno messo in questi anni di attività. Interpretare il bene culturale non disgiunto dalla sua fruizione è stato imperativo e continua ad esserlo. In questo senso la Regione Marche e il mio assessorato vogliono lavorare in sinergia col FAI per sostenere il recupero di questi luoghi, così come stiamo facendo per un altro luogo del cuore delle scorsa edizione, la Chiesa di Sant'Angelo Magno di Ascoli Piceno. Oggi possiamo dire che nelle Marche sta crescendo la consapevolezza della conservazione e valorizzazione dei beni culturali come traino per molti settori produttivi. La volontà della Regione è proprio sostenere azioni in questa direzione attraverso contributi finalizzati".
Il
presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, a margine della
conferenza stampa, ha commentato: "Il
ruolo del FAI in favore della cultura italiana è, grazie alla
passione e all'impegno di tanti volontari che stanno crescendo, anche
nella nostra regione, un'attività costante e fondamentale di
sensibilizzazione sull'importanza della nostra Cultura. La
dimostrazione del successo crescente sta proprio nei numeri di questa
decima edizione del censimento dei “Luoghi del cuore”:
tantissimi, quasi 100 mila i voti per i Luoghi del cuore delle
Marche, come mai era successo prima, hanno voluto dare testimonianza
di appartenenza a un luogo, di un legame profondo di identificazione
con il territorio e di voler contribuire a premiare la bellezza dei
nostri beni culturali segnalandone la fragilità. Siamo
convinti che la valorizzazione dei beni culturali e dell'ambiente
devono essere un unicum su cui le Marche, e l'Italia tutta, devono
puntare per un rilancio".
Adele Gabrielli, capogruppo FAI di San Benedetto del Tronto: "Ringrazio tutti i protagonisti di questa splendida avventura: il comitato, le scuole, e sono grata a tutti i sambenedettesi che hanno scoperto un luogo meraviglioso nel cuore della città. Grazie poi ai volontari del FAI che hanno individuato questo bene: lo abbiamo aperto in occasione delle Giornate FAI e ciò ha contribuito a renderlo un grande successo. I cittadini hanno imparato ad amare Villa Rambelli".
Pasqualino Piunti, sindaco di San Benedetto del Tronto: "Se non ci fosse il FAI delle Marche bisognerebbe inventarlo. Vedo in questa partecipazione al risultato di Villa Cerboni Rambelli e della Torre sul Porto della Sentina una particolare vivacità del territorio. Siamo oggi la quarta realtà demografica delle Marche, c'è un grande slancio sul quale confido molto nonostante stiamo attraversando un periodo di crisi. E confido nell'aiuto della Fondazione Carisap e nelle istituzioni regionali affinché si occupino del problema del restauro della villa".
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