Eventi e Cultura
di Redazione Picenotime
Grazie al progetto del Piceno Cinema Festival e alla rassegna “Cinema tra i banchi” è stata una mattinata ricca di emozioni e spunti di riflessione all’IC Monteprandone, dove gli studenti hanno avuto l’opportunità di incontrare l’attore Lorenzo Flaherty, il regista Marco Trionfante e lo sceneggiatore sambenedettese Giulio Troli. L’appuntamento, atteso da giorni da ragazzi e docenti, si è trasformato in un vero viaggio nel mondo del cinema, della creatività e dell’inclusione. Flaherty, accolto con grande entusiasmo, ha aperto l’incontro parlando dell’importanza del linguaggio cinematografico come strumento per comprendere se stessi e gli altri. L’attore ha poi coinvolto studenti e insegnanti in divertenti e spontanee improvvisazioni, dando vita a brevi sketch che hanno suscitato partecipazione e risate, ma anche riflessioni sul valore dell’espressività e del lavoro di squadra. Dopo una serie di domande poste dagli alunni, Flaherty ha scelto di soffermarsi su un tema particolarmente sentito: l’importanza di accorgersi dei compagni in difficoltà e di tendere loro una mano. «Avvicinatevi a chi si sente solo — ha ribadito — perché l’amicizia e il sostegno reciproco possono davvero cambiare la vita di una persona». A seguire è stato proiettato il cortometraggio “Samsa”, diretto da Marco Trionfante e scritto da Giulio Troli. Il film racconta la storia di Nasìr, un giovane africano da poco arrivato in Italia che sogna di diventare cuoco e frequentare una grande scuola di cucina. Ambientato a Palermo, il corto affronta con delicatezza e sensibilità i temi dell’integrazione, della multiculturalità e del diritto di inseguire i propri sogni, anche quando il percorso sembra difficile. La visione ha suscitato grande partecipazione tra gli studenti, che al termine hanno rivolto numerose domande al regista e allo sceneggiatore. Trionfante e Troli hanno risposto con disponibilità e passione, raccontando curiosità sulla produzione dei film, sulle scelte narrative e sulle motivazioni che li spingono a raccontare delle storie. L’incontro si è concluso tra applausi e ringraziamenti, lasciando nei ragazzi un messaggio forte: il cinema può essere non solo intrattenimento, ma un mezzo potente per comprendere il mondo, coltivare empatia e credere nei propri sogni.