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Ascoli: “Dire, fare, ascoltare”, al via presso la Bottega del Terzo Settore gli stati generali delle web radio

di Davide Ciampini

sabato 05 aprile 2025

Un pomeriggio all'insegna del confronto quello che ha visto protagoniste le web radio. Tra progetti di inclusione, opportunità e innovazione, ne è conseguito un dibattito proficuo, foriero di spunti di riflessione. Una tavola rotonda che ha dato spazio a chi, quella realtà, la vive giornalmente. Teatro dell'evento la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno, in cui si è svolta la prima edizione degli Stati generali delle web radio.

"La nostra - ha esordito Roberto Peroni di Radio Studio Erre - è una realtà che nasce nel 1978; dapprincipio eravamo, come buona parte delle radio, una FM. Il progetto vide luce in età adolescenziale, infatti avevo solo quattordici anni quando mi avvicinai a questo mondo. Passarono gli anni, che furono forieri di grandi cambiamenti. Il tempo trascorse molto in fretta, e noi ci trovammo in età adulta. Dopo i nostri esordi - oltremodo incoraggianti - seguì un lungo periodo di fermo. Nondimeno, nel 2011, ebbi l'idea di raccogliere in casa tutto il materiale presente in studio: dischi, radio, registratori. Scelsi dunque di radunare i miei amici di sempre, unitamente allo staff della radio di quegli anni. Non posso esimermi dal citare il compianto Mauro Calvaresi, venuto a mancare qualche tempo fa. Da lì ricominciammo pertanto a riformare il palinsesto, creando questo gruppo per rimetterci in gioco. Comprendemmo subito la necessita di sbarcare su web in virtù della rivoluzione incipiente: erano infatti gli anni della nascita dei social network. Il che ci ha permesso, tra le altre, di essere i primi nelle Marche a fare web radio. Tengo a citare uno dei nostri format migliori - Urban talent - grazie a cui abbiamo dato spazio a centinaia di ragazzi appassionati di musica".

"Siamo una web street radio e veniamo da Fermo - ha precisato Fabio Massi di Stazione 41 -; nasciamo nel 2017 su impulso del direttore Bonaventura, cui porgo i miei saluti. Possiamo dire di possedere uno studio accogliente, grazie al quale siamo riusciti ad avvicinare molto giovani. D'estate, a Fermo, vi è un mercatino molto frequentato; lì coinvolgiamo i passanti, il che sancisce la nostra dimensione - appunto - di street radio. Naturalmente non ci sottraiamo alle dinamiche del web, decisivo ai fini di un buon engagement; un engagement che cresce, spesso, grazie ai tag degli ospiti. Notiamo infatti come le loro condivisioni aumentino esponenzialmente la visibilità dei nostri post".

"La nostra sede si trova ad Aprilia, in provincia di Latina, e nasce durante il lockdown del 2020 - ha chiosato Fabrizio Menghi di Radio Ciao 21 -; il numero '21' non è affatto casaule in quanto si riferisce ai ventuno cromosomi. Tale etimologia riguarda le persone interessate da Sindrome di Down che operano, nel limite delle loro possibilità, all'interno della redazione. Per loro abbiamo avviato un progetto di vita indipendente, che comprende altresì la posssibilità di alloggio. Seguiamo con grande interesse 'Speciaitics', che si occupa di giochi sportivi per disabili. Una manifestzione che nasce negli Stati Uniti ed è una realtà consolidata che opera in tutto il mondo. Grazie al loro invito, siamo in tandem con il loro ufficio stampa. Ci occupiamo altresì di attività culturali e abbiamo pochi sponsor. Inizialmente eravamo una ASD, mentre ora siamo una holding indipendente. Quanto al mio operato, da quando sono in pensione mi dedico a questo progetto in qualità di volontario".



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