Ascoli Piceno, alla Libreria Rinascita rassegna di eventi per Valentino Bompiani
di Redazione Picenotime
lunedì 02 maggio 2022
Il 5 e il 12 maggio, sempre alle ore 17, si terrano due appuntamenti importanti presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno. Verranno presentati infatti 3 libri speciali:
Giovedì 5 maggio Morsi di Marco Peano (BOMPIANI)
Giovedì 12 Maggio Bompiani Story di Luca Scarlini (Bompiani) e La penultima illusione di Ginevra Bompiani (FELITRINELLI).
Tre libri che sono uniti da un nome, quello di Bompiani. Pochi lo sanno ma Valentino BOMPIANI, uno dei nomi più importanti della storia della cultura e dell'editoria italiana e internazionale è nato ad Ascoli Piceno nel 1898. Orgogliosi di questo concittadino davvero speciale la Libreria Rinascita ha deciso di dedicare il 2022 (30 anni dalla sua morte) alle celebrazioni in suo onore.
Gli incontri, saranno accompagnati da ospiti illustri e in collaborazione con i ragazzi del Liceo Scientifico Antonio Orsini, nell'ambito del progetto GIVE ME FIVE, realizzato con il sostegno del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, in collaborazione con ISTAO e Vademecum.
Giovedì 5 MAGGIO ore 17
MARCO PEANO
presenta MORSI (Bompiani)
Marco Peano, editor di successo,
pubblica per Bompiani un romanzo densissimo dove le inquietudini di
una piccola comunità diventano il banco di prova e di crescita dei
ragazzini. Tra horror e folklore un libro potente che certifica il
grande fiuto della casa editrice per i libri capaci di guardarci
dentro.
L'autore verrà introdotto dai ragazzi del Liceo
Scientifico Antonio Orsini che hanno lavorato sul libro e sarà
ospite della scuola la mattina del 6 maggio.
Giovedì 12 MAGGIO ore 17
GINEVRA
BOMPIANI presenta LA PENULTIMA ILLUSIONE (Feltrinelli)
LUCA
SCARLINI presenta BOMPIANI STORY, Valentino Bompiani avventure di un
editore. (Bompiani)
Con Ginevra Bompiani e Luca Scarlini avremo
l'occasione di leggere la vita, il pensiero, l'entusiasmo e la
genialità di Valentino Bompiani. Uno sguardo duplice che unisce
imprenditoria e famiglia, storia di un individuo e storia culturale
dell'Italia.
Anche in questa occasione gli autori saranno
introdotti e dialogheranno con i ragazzi del Liceo Scientifico
Antonio Orsini. La mattina del 13 maggio gli autori saranno in visita
presso la scuola.
Approfondimenti su protagonisti e
libri:
VALENTINO BOMPIANI
Editore (Ascoli
Piceno 1898 - Milano 1992). Fondò nel 1929, a Milano, la casa
editrice Valentino Bompiani e C., specializzata in edizioni
letterarie e di cultura, che ha contribuito al rinnovamento
dell'editoria italiana anche mediante l'intelligente scelta delle
opere (soprattutto di narrativa contemporanea).
BOMPIANI DAL
1929
È il 1929. Dopo essere stato segretario generale di Arnoldo
Mondadori e direttore di Unitas, Valentino Bompiani fonda la sua casa
editrice. La sede è a Milano, in via Durini 24. Il primo libro
commissionato è una biografia di don Bosco scritta da Ernesto
Vercesi, libro che inaugura la serie dei "Libri scelti per
servire al panorama del nostro tempo".
La collana dà voce
alle ideologie più diverse, a partire dagli americani Ford e
Roosevelt per arrivare a Hitler: in Vita privata (1973) Bompiani
ricorda che fu un professore ebreo, Angelo Treves, a proporgli di
tradurre il Mein Kampf con questa motivazione: "Bisogna far
conoscere chi è Hitler." Nel 1932 del resto l'editore aveva
pubblicato l'Hitler di Theodor Heuss, strenuo oppositore del nazismo
e primo presidente della Germania postbellica.
Dopo aver promosso
gli almanacchi delle case editrici Mondadori e Unitas, Bompiani avvia
il proprio Almanacco letterario: la prima serie esce dal 1930 al 1942
in forma di pubblicazione annuale dedicata a temi d'attualità
culturale. Nel comitato editoriale con Valentino Bompiani ci sono
Cesare Zavattini, Bruno Munari, Ugo Dèttore e molti altri tra le
voci letterarie più significative di quel tempo.
Sempre agli anni
trenta risale l'inaugurazione della serie, fino ad oggi ininterrotta,
della Letteraria. Tra i primi titoli Vita e morte di Adria e dei suoi
figli di Massimo Bontempelli e Giro lungo per la primavera di
Giuseppe Antonio Borghese, pubblicati nel 1930. Del 1934 è La
condizione umana di Malraux, uno dei libri capitali della letteratura
tra le due guerre.
Nascono collane come "Idee Nuove"
(1934), che si propone di approfondire le più recenti problematiche
filosofico-culturali aprendosi alle correnti del pensiero europeo e
americano, oltre che dare voce a giovani filosofi italiani come
Abbagnano e Preti; o ancora le collane per ragazzi "I libri
d'acciaio" (1930-1935) e le "Strenne per i giovani",
in cui escono tra gli altri Mary Poppins della Travers nella
traduzione di Letizia Bompiani, sorella dell'editore, e I ragazzi
della via Pál di Molnár, entrambi nel 1935. Un successo
ininterrotto sarà quello del Piccolo Principe di Saint-Exupéry
(1949), che continua ancora oggi a campeggiare nelle librerie e nelle
classifiche.
La narrativa resta il cuore della casa editrice
grazie a voci come quelle di Cesare Zavattini, Archibald Cronin,
Pasquale Festa Campanile e Alberto Moravia.
Quest'ultimo fece il
suo ingresso in Bompiani con L'imbroglio (1937): il sodalizio che si
creò tra editore e autore ha contribuito a disegnare l'alto profilo
letterario della casa editrice. Nel 1949 verrà riproposto il
capolavoro giovanile dello scrittore, Gli indifferenti, stampato per
la prima volta nel 1929 dall'editore milanese Alpes. Con I racconti
Moravia ottiene nel 1952 il Premio Strega. Dai romanzi La romana
(1947) e La ciociara (1957) verranno tratti film di enorme successo.
Nel 1960 esce un altro dei romanzi fondamentali dell'autore, La noia,
da cui verrà ricavata una celebre versione cinematografica (1963) da
Damiano Damiani.
Sempre nell'ambito della letteratura italiana da
ricordare Corrado Alvaro, Elio Vittorini, Guido Piovene, Vitaliano
Brancati, Raffaele La Capria, Ercole Patti, Ennio Flaiano, fino ad
arrivare a Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Piervittorio
Tondelli e Umberto Eco.
Eco entra in Bompiani nel 1959, e il suo
primo libro viene pubblicato nel 1962. Si tratta di Opera aperta, a
cui si collegherà Le poetiche di Joyce (1966), edito prima in lingua
inglese. Da Bompiani anche l'esordio nella narrativa: Il nome della
rosa, uscito nella "Letteraria" nel 1980, ha ottenuto un
successo di pubblico e di critica tale da farne un caso mondiale
unico nella storia della letteratura italiana. Nel 1981 il romanzo
ottiene il Premio Strega. A seguire Umberto Eco pubblicherà altri
sei romanzi di grande successo: Il pendolo di Foucault (1988),
L'isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa
fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e
Numero Zero (2015).
Ma Bompiani è anche narrativa straniera: Elio
Vittorini infatti è stato, con Pavese, il maggiore artefice della
scoperta degli autori americani, trovando in Valentino Bompiani un
interlocutore attento e disponibile. Di Steinbeck uscirono fra il
1938 e il 1940 Uomini e topi, Pian della Tortilla e La battaglia;
traduttori d'eccezione Pavese, Vittorini e Montale. Degli ultimi anni
è la ripubblicazione, con grande successo di pubblico e di critica,
di questo grande autore americano con le nuove traduzioni di Furore
(2013, Sergio Claudio Perroni), La valle dell'Eden (2014, Maria
Baiocchi e Anna Tagliavini) e Uomini e topi (2016, Michele Mari).
Tra
gli altri autori che hanno arricchito il catalogo della casa editrice
André Gide, Jean-Paul Sartre, Albert Camus (con la nuova traduzione
di La peste a cura di Yasmina Melaouah nel 2017), T.S. Eliot, Joseph
Conrad, fino alle prime opere di Philip Roth, a Patricia Highsmith, a
Marguerite Yourcenar. E poi Erica Jong, Jay McInerney, Hanif
Kureishi, Noah Yuval Harari, Lauren Groff; tra gli italiani Antonio
Scurati, Alain Elkann, Lidia Ravera.
Oggi Bompiani guarda come
sempre al futuro senza dimenticare il passato, il proprio e quello
della letteratura: del 2018 è il lancio di una collana di classici;
negli ultimi anni molta energia è stata spesa per il lavoro di cura
del catalogo, che resta la solida base del marchio.
Tutto ha
inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono
le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e
lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo
Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta
ferma a cinquant’anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra
di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella
zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale
Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del
previsto a causa di quello che tutti chiamano “l’incidente”: la
professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata
nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe
segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile.
Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po’ alla volta si svuota per
via delle feste e dell’incessante vento ghiacciato, sembra
riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo
amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità,
affrontare l’incubo in cui sono precipitati. Complici per forza,
Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col
distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo
può sperare nella salvezza. Ma che cos’è la salvezza? Andar via,
cambiare vita? O restare e tentare di resistere?
Un romanzo lucido
e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi –
la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia
sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli
adulti escono di scena e ti lasciano solo.
GINEVRA BOMPIANI - LA PENULTIMA
ILLUSIONE
Ginevra Bompiani ha attraversato il Novecento da
trottatore, all’insegna della cultura e dell’impegno sociale. La
incontriamo nelle prime pagine insieme a N., adolescente somala di
cui è tutrice legale, con cui trascorre “giorni ciarlieri” e
“altri che aprono una piccola voragine nel suo passato e nel mio
presente”. Nel loro dialogo, fatto più di gesti e sensazioni che
di parole, Ginevra Bompiani torna spesso con il pensiero al proprio
passato: l’essere figlia di uno dei principali editori italiani,
l’infanzia tra Milano e Vigevano, la guerra e una pace da scoprire.
Tra i viaggi e le amicizie, si incontrano Umberto Eco, Italo Calvino,
Elsa Morante, Giorgio Manganelli, Giorgio Agamben – per citare
solamente alcuni –, si partecipa alla fondazione di una casa
editrice, alla costruzione e ricostruzione di biblioteche a Sarajevo
e nell’Africa subsahariana, alle tante battaglie, vinte e perse,
che segnano fino a oggi il cammino dell’autrice. Mentre la pandemia
tiene in scacco il mondo, Ginevra vuole aiutare N. a trovare una
strada che le apra quell’orizzonte che si è subitaneamente
richiuso. Questa proiezione verso un futuro da inventare le permette
di guardare al passato senza provare né rimorsi né rimpianti, in
equilibrio tra chi si poteva essere e chi si è effettivamente stati.
Sempre alla ricerca della prossima illusione. “E chissà che tutta
la vita non sia davvero così, un accavallarsi confuso di
immaginazione e memoria, e questo velo di Maya si stenda sulla nostra
esperienza del mondo vivo.”
LUCA SCARLINI - BOMPIANI STORY
“Anche
il più sciagurato degli scribacchini ha lavorato tre o più anni per
un libro. Come non rispettare questa fatica? Per un editore la sua
vita è lì: egli cerca di fare un discorso scegliendo quelli che lo
fanno meglio di lui.” Valentino Bompiani è tutto in questa frase,
nella quale esprime con sorniona umiltà la sua vocazione:
circondarsi di donne e uomini di talento, amplificarne le voci, dare
alla loro creatività una veste (tipo)grafica in grado di portarli
lontano – dunque pubblicare libri. Luca Scarlini ha scavato negli
archivi cartacei e digitali, ha ascoltato testimonianze e ricostruito
le tessere di un mosaico straordinario fatto di parole: la storia di
Bompiani, della sua casa editrice che fu davvero casa per scrittori e
intellettuali italiani e stranieri, emerge in queste pagine più viva
che mai.
PER INFORMAZIONI eleonora@rinascita.it; 3401543750; 0736259653
© Riproduzione riservata
Commenti
Cecco d'Ascoli
lunedì 02 maggio 2022
Il minimo, per ricordar questo ILLUSTRO concittadino, sarebbe dedicargli una via!
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