Cossignano, la Chiesa di Sant'Annunziata ospita la mostra di Genti Tavanxhiu
di Redazione Picenotime
giovedì 07 aprile 2022
La mostra nella Chiesta di S. Annunziata di Cossignano introduce al pubblico un tema: Videre.
Vedere rispetto all’ immagine indica sia l’atto meccanico che quello percettivo. All’interno della Chiesa, sui muri del perimetro, sono presenti dei dipinti che ricordano questa tematica attuale, seppur lontani nel tempo nel tempo (XII XIII sec.). Secoli prima il pittore che affrescava le pareti era intenzionato a trasmettere lo stesso concetto, il Videre come se fosse un libro da leggere e una pratica da osservare. Le opere dell'artista Genti Tavanxhiu tentano di dialogare idealmente con gli artisti precedenti presenti nel luogo, seppure con modalità contemporanee. Comune e fortissimo il concetto di frammento, quello antico e “residuo” degli affreschi segnati dal tempo e quello attuale delle sculture presentate. La Mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 9 di Maggio 2022.
Domenica il 10 Aprile ci sarà il primo appuntamento "Pomeriggio con l'artista" presso la Chiesa di S. Annunziata di Cossignano (AP).
“La pittura così come l’opera grafica hanno dei segni incisivi che caratterizzano la natura del mio linguaggio espressivo, certamente riconoscibili e riconducibile ad uno stile espressivo. Non entro troppo in merito sulle modalità specifiche e tecniche, lasciando al pubblico il piacere di scoprire un mondo fatto di segni, rimandi e suggestioni. Ci sono comunque vari soggetti ricorrenti nei miei quadri che meriterebbero un approfondimento”.
Proposti secondo una coerente regola composizionale, le opere non sfuggono ad un controllo meditato a lungo, anche se ad un occhio distratto potrebbero apparire come gestuali e istintive. Non si tratta neanche di una lunga e dilatata gestione del lavoro presentato ma di una attenta e consapevole ricerca: sono il risultato di conoscenze stratificate nel tempo, nel “saper vedere” (Videre appunto) prima del “saper fare”.
La scultura
Pietre varie e legno
come medium di natura energetica sono i materiali ricorrenti.
Forme
piene scolpite nella roccia col fascino antico e contemporaneo nello
stesso tempo, frammenti di una opera immaginaria relativamente
grande. Ne scaturisce un viaggio che parte dal buio della materia e
approda alla pace della forma desiderata, il viaggio eterno dell’uomo
dal kaos al suo equilibrio sempre desiderato. Sono moduli che
indirettamente indicano l’intero che possiamo solo immaginare.
Forze che ci portano a leggere da vicino immaginando le dimensioni
che possiamo creare solo nella nostra mente. L’arte è un
percorso che racconta una realtà parallela e, per dirla come Picasso
“è quella meravigliosa menzogna che ci fa comprendere la Verità ”
Istruzione in
diversi paesi, Genti Tavanxhiu ha plasmato la sua performance
artistica come genere ibrido. La sua creatività nasce da tutta
questa quantità di energia accumulata, formando uno stile con un
look di astrazione espressiva, un linguaggio indiretto. Negli ultimi
anni si è dedicato anche al figurativo, mettendo in mostra la sua
sensibilità d’artista.
La sua carriera artistica, lo ha portato
in giro per il mondo, dove ha realizzato opere pubbliche, mostre
personali, eventi culturali, ottenendo diversi premi e titoli di
riconoscimento.
Artista noto per i successi internazionali nel
campo della scultura monumentale, vive e lavora nelle colline picene.
Classe 1973, nel 2018 è stato membro del team albanese alla XVI
Biennale di Architettura di Venezia. È manager in Albania e agente
in Italia dell’AIESM (International Association for Monumental
Sculpture Events) e membro a Tongling, in Cina, dell’ISSA
(International Sculpture Symposium Alliance). Vanta una carriera
artistica internazionale con la partecipazione a numerosi simposi
dove ha realizzato opere pubbliche, mostre personali e eventi
culturali, ottenendo diversi premi e titoli di riconoscimento. Sue
sculture monumentali sono presenti in molti luoghi pubblici in USA,
Albania, Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera, Italia, Francia,
Romania, Montenegro, Cipro, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Cina,
Giappone, Egitto, Siria, Iran, Israele e Taiwan. Da manager Tavanxhiu
ha curato, coordinato e diretto dieci simposi internazionali di
scultura a Korça (Albania), uno a Elbasan (Albania) e tre simposi di
scultura in travertino, a Spinetoli (Italia).
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