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La città di Ascoli Piceno alla Festa del Cinema a Roma con il docufilm ''Cento-Assalto al Moro''

di Redazione Picenotime

martedì 29 ottobre 2024

Nella splendida cornice romana della 19esima edizione della Festa del Cinema anche la città di Ascoli è stata presente in rappresentanza delle Marche nella sezione dedicata ad “Alice nella Città” giunta alla sua 22esima edizione. La scelta di proiettare un estratto del docufilm “Cento-Assalto al Moro” è avvenuta grazie al direttore di Marche Film Commission, Francesco Gesualdi e al presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini i quali, una volta visto il docufilm, hanno deciso di presentarlo nella “Casa di Alice”, sezione autonoma e parallela del Festival, una vetrina internazionale dedicata alle nuove generazioni. Marche Film Commission da sempre sostiene il settore audiovisivo regionale in tutti i comparti della filiera e promuove le Marche come luogo di produzione cinematografica e come destinazione turistica.

La squadra ascolana è stata presentata direttamente dal presidente Agostini che ha interagito con gli ospiti a cominciare dal produttore creativo, Roberta Faraotti dell’azienda ascolana Fainplast che ha sottolineato l’importanza della promozione del proprio territorio: “Le Marche per il territorio, un frase che mi piace molto e che si sposa con il progetto del docufilm che abbiamo voluto realizzare, un progetto pensato e voluto proprio per far conoscere un pezzettino del nostro territorio attraverso la Quintana di Ascoli che quest’anno ha compiuto 70 anni di vita. Abbiamo cercato di raccontarla non solo con le immagini che da sempre la contraddistinguono, tipo la sfilata con i costumi d’epoca medievale con oltre mille figuranti o la Giostra all’interno del Campo dei Giochi, ma anche con immagini inedite che mettono in risalto tutto quello che c’è dietro ad una rievocazione storica come la nostra, soprattutto il volontariato che fa da traino a questa manifestazione. C’è un forte legame con il territorio – continua Roberta -, per mio padre lo è sempre stato ed io e mio fratello Daniele vogliamo continuare a mantenerlo, la nostra azienda fa tutt’altro, è molto lontana dal mondo del cinema ma c’è sempre una motivazione in più per migliorare e far conoscere il nostro territorio perché siamo orgogliosi delle eccellenze che abbiamo e che lo rappresentano”.

Poi, è arrivato, via cellulare, il saluto del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, che non era presente ma ben rappresentato dal consigliere comunale, Patrizia Petracci: “Siamo veramente orgogliosi di presentare il docufilm Cento-Assalto al Moro in un contesto del genere, un’opera che mette in risalto la città con le sue bellezze architettoniche e tutta la comunità che lavora da sempre per la riuscita dell’evento. Ci siamo tutti a rappresentare la nostra Ascoli e il territorio marchigiano, ma volevo sottolineare la presenza del privato, in questo caso la Fainplast rappresentata da Roberta Faraotti, senza il privato si fa fatica a realizzare cose come queste”.

Subito dopo c’è stato l’intervento del produttore esecutivo Nicola Mestichelli in rappresentanza dell’azienda ascolana Xentek Produzioni Video che ha curato il progetto insieme al produttore esecutivo Alberto De Angelis, all’autore Matteo Petrucci, al regista Matteo De Liberato, al direttore di produzione Simone Rossi e al giornalista Angelo Camaiani: “Sono onorato di essere ospite di “Alice nella Città” – ha proseguito Mestichelli –, per noi che siamo un service nato ad Ascoli Piceno e che opera da oltre vent’anni più che altro nelle produzioni televisive in ambito nazionale ed internazionale. Grazie a Roberta e alla famiglia Faraotti ci siamo tuffati in questo progetto per fare un salto di qualità, abbiamo voluto alzare l’asticella e speriamo proprio di esserci riusciti. Grazie a Marche Film Commission e a Marche Cultura perchè stanno creando diverse opportunità non solo per chi, come noi, fa questo lavoro ma anche per tutto quello che gira attorno, promuovere il nostro territorio mettendolo a disposizione della cinematografia come location per girare film, reportage, documentari, è davvero gratificante”.

La parola è passata a Carlo Lanciotti della Compagnia dei Folli che, grazie al fatto di essere riconosciuti dal Ministero della Cultura, possono realizzare e promuovere i progetti legati all’Art Bonus: “Ogni volta che il territorio ci chiama noi rispondiamo presente, quarant’anni di attività sono comunque legati alla nostra terra, alla nostra gente, alle nostre tradizioni e con grande orgoglio abbiamo sposato quest’idea, condivisa e portata avanti con la Xentek, con Roberta e con l’Amministrazione Comunale, insomma siamo stati una squadra fortissimi”.

Il presidente del Consiglio degli Anziani Massimo Massetti ha evidenziato anche la disponibilità da parte dei sestieri e dei sestieranti nel collaborare attivamente allo svolgimento delle riprese: “C’è stata grande partecipazione da parte di tutti, la professionalità e l’educazione mostrata dai componenti della produzione hanno fatto la differenza e quello che stiamo vivendo oggi ne è la dimostrazione, d’altronde gli ingredienti utilizzati erano davvero importanti per far uscire un prodotto che mette in risalto l’anima della Quintana nonché l’anima della citta di Ascoli”.

La conclusione è stata affidata al regista Matteo De Liberato, un abruzzese con un occhio diverso da quello marchigiano ed in particolare ascolano, uno che la Quintana non l’aveva mai vista ma ne aveva sentito parlare, una visione neutrale. “A parte il fatto che ormai, dopo aver vissuto la città di Ascoli quotidianamente da giugno a settembre mi sento un figlio adottivo soprattutto grazie alla disponibilità mostrata da tutti i sestieri, sestieranti e tifosi. E questo mi ha fatto capire che la Quintana non è semplicemente una rievocazione storica o una competizione, ma molto di più, è una seconda vita, una vita parallela, perché le persone coinvolte sposano l’evento in tutto e per tutto. Inoltre, la cosa che mi ha colpito è stato l’abbattimento delle barriere sociali, giovani, anziani, operai, avvocati, imprenditori, tutti uniti, tutti uguali, tutti a lavorare per dare questo regalo alla città, e questo mi ha emozionato tantissimo, vedere una città dove tutti si conoscono e dove tutti sono allo stesso livello e portano rispetto è stato bellissimo e sono contento di averne fatto parte”.





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