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Ascoli, Vincenzo Mollica fa sold out. Grande successo al Teatro dei Filarmonici per 'Prima che mi dimentichi tutto'

di Davide Ciampini

domenica 23 marzo 2025

Metti una sera, una conversazione con Vincenzo Mollica. Quella svoltasi presso il Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno è stata una serata ricca di emozioni, dove il giornalista ha dissertato su quelle che sono state le esperienze più significative della sua vita. Di particolare rilievo è stato il suo rapporto con Federico Fellini, con cui ha condiviso l'amicizia con Marcello Mastroianni. I suoi aneddoti sono stati inframmezzati da filmati e musica, rallegrando il pubblico con l'ironia che lo ha sempre contraddistinto.

"E' abitudine comune, da parte delle persone, chiedermi: "Come stai?". A questa domanda rispondo semrpre nel medesimo modo: "Mi arrangio". A farmi da spalla su questo palcoscenico ci sono infatti due compagni: 'Mr. Parkinson' e 'sorella' cecità; due compagni scomodi, con cui fatico tutt'ora ad andare d'accordo. Sono stato recentemente contattato da alcuni editori, alcuni dei quali mi hanno chiesto di scrivere una mia biografia, tuttavia ho sempre declinato in quanto la ritengo pleonastica. E allora, prima che mi dimentichi tutto, vorrei parlarvi di alcune cose che mi sono accadute nel corso della mia vita. Ricordo, ad esempio, un incontro che ebbi con Andrea Camilleri. Anche lui affetto da cecità per via della vecchiaia incipiente, mi raccontò del suo rapporto con la malattia. Lo scrittore trovava rifugio nei ricordi, focalizzandosi ad esempio sul ricordo dei suoi quadri preferiti. Della mia esistenza - ha proseguito Mollica - ricordo con piacere i pranzi con Fellini e Mastroianni, che rappresentano momenti unici e divertenti. Il regista soleva farsi raccontare da Marcello sempre il medesimo aneddoto. Durante il suo viaggio in America, l'attore venne accolto da un gangster di Little Italy, che si fece trovare a bordo di una limousine. Quest'ultimo lo portò in un noto ristorante messicano, dove ebbe modo di gustare la tipica cucina del luogo. Una cucina, beninteso, in cui i fagioli erano il piatto preminente. Con la sua solita enfasi, Mastroianni raccontò le infauste conseguenze di quell'episodio (risate del pubblico, ndr.). Un altro suo aneddoto attiene invece il momento della sua separazione con Catherine Deneuve. La donna, con cui ebbe due figli, non prese benissimo la decisione di prendere due strade diverse. In un moto di ira, scagliò le posate verso l'attore, che le eluse con grande regalità. L'aggressività della donna non scalfì minimamente l'animo di Marcello, che commentò con ilarità il gesto. Fu un'altra frase, invece, che lo mandò su tutte le furie. 'Non sai neanche recitare' disse lei facendo inalberare Mastroianni. Questa vicenda si ricollega ad un altro attore, Alberto Sordi, con cui Fellini ebbe un grande rapporto, tanto da fargli da testimone di nozze; un rapporto molto intenso, foriero di molteplici aneddoti. Alberto doveva ricevere un premio per la fiction a Perugia, e mentre facevamo questo viaggio, facemmo tappa ad una fabbrica del posto. Ci recammo nello stabilimento, dove gli operai erano tirati a lucido per l'occasione; applaudirono Sordi e, per ringraziarli, replicò l'iconico gesto del'ombrello nel film 'I Vitelloni'. Di Fellini rammento perfettamente le sue qualità: era un uomo curioso, e veniva sovente a trovarmi anche a Saxa Ruba; lo faceva nei momenti più convulsi, nella fattispecie quelli antecedenti il TG delle ore 20. Sono dunque felice che il mio racconto si intrecci a lui - figura importante oltreché regista eminente -. Porto con me molti dei suoi insegnamenti, tra cui non perdere l'immaginazione: amare, viaggiare con la fantasia ed essere umili". 


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