Premio Osvaldo Licini by Fainplast, l'artista Gian Maria Tosatti ad Ascoli Piceno
di Elisa Mori
domenica 18 giugno 2023
Dopo “Ratamacue”, spettacolo che ha visto sul palco del Teatro dei Filarmonici Carlo Vanoni e Phil Mer, al via la seconda tappa di avvicinamento alla terza edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast che vede protagonista Gian Maria Tosatti, una delle figure più influenti dell’arte italiana contemporanea.
Sarà la fabbrica dismessa SGL Carbon ad Ascoli Piceno, il prossimo Sabato 24 Giugno alle ore 18:00, ad ospitare il talk condotto da Alessandro Zechini, direttore artistico dell’Associazione Arte Contemporanea Picena e curatore del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, che oltre a dialogare con l’artista in relazione al suo lavoro vedrà la proiezione di due docufilm inerenti alle due celebri installazioni realizzate a Istanbul e Odessa.
Nel capoluogo piceno dunque sbarca uno degli artisti più emblematici del nostro tempo, i cui lavori altro non sono che lunghe e intense indagini che mirano a scrutare il concetto di identità, sia dal punto di vista politico, sia da quello spirituale.
Il suo medium espressivo sono le grandi installazioni, perlopiù site specific, che interessano luoghi, aree urbane o architetture, andando a coinvolgere le comunità in cui si sviluppano e prendono forma. In ogni suo lavoro, Tosatti effettua ricerche approfondite, si cala nei territori, tra gli abitanti, con l’intenzione di captarne l’essenza per tracciarne un ritratto. Ne è un esempio la sua personale in corso presso la fondazione Pirelli Hangar Bicocca dal doppio titolo NOw/here, che allude al qui e ora o a un luogo che non conosciamo, stimolando il visitatore a porsi un solo quesito: “Come ti senti?”.
Nel 2014 la rivista Domus menziona la sua opera My dreams, they’ll never surrender (intervento permanente presso Castel Sant’Elmo a Napoli), tra le 10 mostre migliori al mondo per quell’anno. L’anno successivo ArtReview lo inserisce nella lista dei 30 artisti più interessanti al mondo della sua generazione. Dal 2021 è direttore artistico della Quadriennale di Roma e nel 2022 il Padiglione Italia alla 59° Biennale di Venezia è stato rappresentato solo dalla sua opera Storia della notte e destino delle comete, trasformando una superficie di duemila metri quadrati in un viaggio negli ultimi decenni di storia del nostro Paese, contrassegnato dal fallimento della civiltà industriale.
Il suo impegno nell’arte si estende anche all’ambito editoriale, in qualità di giornalista e scrittore, tanto per il Corriere della Sera, quanto per la rivista Opera Viva.
L’ingresso è consentito solo a 150 persone previa prenotazione obbligatoria alla mail artecontemporaneapicena@gmail.com, in seguito si verrà ricontattati per il rilascio del pass per entrare.
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