Eventi e Cultura
di Redazione Picenotime
Compie dieci anni APP – Ascoli Piceno Present, festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee di Ascoli Piceno in scena il 24 e 25 ottobre su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT e il sostegno di Regione Marche e MiC. Il programma - dal pomeriggio a notte con 11 spettacoli nei magnifici spazi della città - offre la consueta full immersion nel teatro, musica e danza dell’oggi, punto di arrivo di una programmazione che pone l’attenzione sui nuovi linguaggi della scena, occasione privilegiata per quanti amano confrontarsi con le espressioni più significative del presente Il lungo viaggio di APP si apre venerdì 24 ottobre alle ore 19 al Teatro dei Filarmonici con Fragili Film – Solo agli specchi, tappa di RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/’90 – progetto ideato e diretto da Marinella Guatterini - dedicata a Marianna Troise, alla sua insaziabile passione per una danza forte e leggera, per l’acrobazia, le arti visive, la poesia, la parola e gli incontri con artisti, critici, gente di strada, clochard. Fragili Film – Solo agli specchi è lo scorcio riassuntivo di un’attività polimorfa e poliglotta; la parola di Milli Graffi s’imbeve nel movimento e ne è imbevuta. «In un’epoca di macerie non c’è altra possibilità che lavorare su ciò che resta, soffiare sulle ceneri per riattivare il fuoco»: Alessandro Serra in Tragùdia. Il canto di Edipo alle ore 21.15 al Teatro Ventidio Basso riscrive il mito di Edipo per il pubblico di oggi, usando il testo antico come canale di connessione con una dimensione più alta e collettiva del sapere. Una delle band più acclamate del momento, Širom - Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanj - suonano alle ore 23 alla Chiesa di San Pietro in Castello un folk "immaginario" e "proveniente da un universo parallelo" come amano dire loro stessi; o un "folk che sembra folk ma non lo è", come ha scritto qualcun altro. D'altronde è già detto tutto nel loro nome: in sloveno širom significa "andare lontano" e "dappertutto" e questa ampiezza semantica rende bene l'idea di una musica in movimento, capace di cogliere e intrecciare modi e influenze eterogenee, riportando la molteplicità a sintesi. Sabato 25 ottobre si fa denso il programma di APP sin dalla mattina alle ore 12 al Ridotto del Teatro Ventidio Basso con il concerto di Nino Gvilia, alter ego di Giulia Deval. La su musica è influenzata da folk e minimalismo: con l’uso di nastri magnetici, field recordings, voci di filosofe, una serie di strumenti bizzarri dalla texture vintage e canoni corali canta di foreste, corpi che si amano in modi inconsueti e allucinazioni e si domanda anacronisticamente se le folk songs possano ancora veicolare contenuti sentimentali e politici agendo sul nostro desiderio. Dedica alle ore 15.30 alla Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica è un progetto ideato dalla danzatrice Sara Sguotti che si sviluppa attraverso l’invito a instaurare un dialogo autentico con uno spazio fisico e un suono unico, esclusivo e irripetibile. Ogni volta, la struttura dell’opera è profondamente influenzata e modellata dall’ambiente in cui prende vita, trasformandosi in una partitura che si lascia guidare dall’architettura dello spazio stesso. Mammut. Vita e morte di un’intelligenza artificiale, terza commedia di Fartagnan Teatro, al Teatro dei Filarmonici alle ore 17 vuole esplorare con toni comici e a volte grotteschi il tragico rapporto fra l'uomo e le intelligenze artificiali e grazie al potere della risata indagare in modo leggero - ma non superficiale - la ricerca della propria identità in un mondo sempre più automatizzato e alienante. Federica Rosellini, musicista e performer, alla Chiesa di San Pietro in Castello (ore 19), con la sua strumentazione elettronica in Ivan e i cani dice e compone, mescida la voce della propria madre registrata in russo con melodie, nenie e pulsazioni ritmiche, traccia con le dita la partitura sonora nella quale si perde con le parole e con il corpo; un “a solo” dolce e disperato, uno spettacolo tenerissimo, un canto d’anima intimo, personale, capace di raccontare, inaspettatamente, l’infanzia di tutti noi. «A Palermo, tutti possediamo una costellazione del lutto in cui le stelle sono persone ammazzate da Cosa Nostra». Partendo dalla cronaca degli anni Ottanta e dalle bombe del ‘92, intorno alla quale costruisce una coinvolgente intelaiatura biografica, Davide Enia in Autoritratto al Teatro Ventidio Basso alle ore 21.15 traccia «un autoritratto intimo e collettivo» di una comunità costretta a convivere con la continua epifania del male. La conclusione di APP alle ore 23 alla Chiesa di Sant’Andrea è con Sconfinamenti, incontro tra due eclettici artisti della scena italiana, Rodrigo D’Erasmo (musicista membro della band Afterhours) e Nicola Galli, esponente dell’attuale nouvelle vague della danza contemporanea italiana. In uno spazio di improvvisazione si dipana il dialogo sulla soglia dei rispettivi linguaggi artistici per comporre una partitura coreografico-sonora nell’istantaneità del gioco. Abbonamenti in vendita dal 10 settembre: intero festival 50 euro, 4 spettacoli al Teatro Ventidio Basso e al Teatro dei Filarmonici 30 euro. Informazioni, prenotazioni e prevendite biglietteria del Teatro 0736 298770, AMAT 071 2072439, on line su www.vivaticket.com. Infoline 338 2812334, attiva i giorni del festival.