Curiosità

Da Roma a Zurigo: quanto sono diversi sesso e dating

di Redazione Picenotime

La Svizzera e l’Italia sono paesi vicini, ma affrontano la questione del sesso a pagamento in modo molto diverso. In Svizzera la prostituzione è legale dal 1942. Lo Stato permette bordelli e agenzie di escort, richiede il pagamento delle tasse e dei contributi sociali e, in alcuni cantoni, prevede obblighi di registrazione o controlli sanitari. In questo modo l’attività avviene in un quadro ufficiale, anche se il tema resta discusso.

In Italia la situazione è opposta. Con la legge Merlin del 1958 tutti i bordelli furono chiusi e non sono mai stati riaperti. La prostituzione in sé non è un reato, ma è vietato gestire case di tolleranza o trarre profitto organizzato dal lavoro sessuale altrui. I servizi di escort operano quindi in una zona grigia, senza una base giuridica chiara. Questo rende la scena meno visibile e spesso spinta verso contesti privati o illegali.


Dating ed escort in Svizzera

Il quadro legale svizzero porta a una maggiore trasparenza dei servizi di escort e prostituzione. Nelle grandi città come Zurigo, Ginevra o Basilea esistono strutture consolidate: club, bar, agenzie e portali online. Anche nei centri più piccoli l’offerta è presente.

Un esempio è Coira (Chur in tedesco), capoluogo dei Grigioni. Accanto a un numero limitato di locali e bar, la rete svolge un ruolo importante. Chi cerca Sex Chur trova piattaforme che elencano servizi di questo tipo. Ciò dimostra che l’escort non riguarda solo le metropoli, ma si estende anche ai centri regionali.


L’Italia punta ancora sugli incontri personali

In Italia il contatto diretto ha un peso maggiore. Molti incontri avvengono nei bar, nei club o attraverso la cerchia sociale. Le app di dating come Tinder o Badoo sono diffuse, ma la discussione pubblica è limitata. I servizi di escort esistono, ma sono meno visibili rispetto alla Svizzera.

L’assenza di bordelli legali fa sì che la prostituzione avvenga spesso in strada o in appartamenti privati. Quartieri noti di Roma, Milano o Napoli sono esempi ricorrenti. Queste strutture non sono regolamentate, il che comporta insicurezza sia per chi lavora sia per i clienti. Anche le forze dell’ordine si trovano a dover intervenire in un contesto difficile da distinguere tra legale e illegale.




Percezione sociale

Le differenze legali hanno conseguenze anche sulla percezione pubblica. In Svizzera l’escort è considerato parte di un settore legale. Si discute di condizioni di lavoro, tratta e sfruttamento, ma l’esistenza del settore non viene messa in dubbio. Le autorità possono intervenire in caso di violazioni e sono attivi centri di consulenza per le sex worker.

In Italia i tabù restano più forti. Religione e valori familiari influenzano l’opinione pubblica. La prostituzione è spesso associata all’illegalità e l’escort raramente è trattato apertamente. Chi offre o utilizza questi servizi tende a non parlarne. Il discorso pubblico è segnato più da scandali e polemiche morali che da un’analisi pragmatica.


Dati e sviluppi

In Svizzera i dati sono più affidabili, perché molte lavoratrici sono registrate. Le stime parlano di circa 20.000–25.000 sex worker. In cantoni come Zurigo o Basilea esistono zone specifiche dove la prostituzione su strada è consentita, con regole precise.

In Italia i numeri sono molto più alti. ONG e associazioni stimano diverse centinaia di migliaia di sex worker, molte delle quali migranti senza permesso di soggiorno stabile. Il rischio di sfruttamento e tratta è quindi maggiore. Le autorità intervengono regolarmente contro strutture illegali, ma la domanda rimane elevata.


Online-Dating e casual sex

Accanto alla prostituzione, anche il dating si è trasformato in entrambi i paesi. In Svizzera il dating online è ormai parte della vita quotidiana, soprattutto nelle città. Portali di casual dating e piattaforme di escort sono facilmente accessibili e la loro presenza non suscita grande sorpresa. In Italia le app di dating sono ugualmente diffuse, soprattutto tra i giovani, ma la comunicazione è meno aperta. Nelle generazioni più anziane prevalgono ancora le forme tradizionali di incontro.


Effetti sulle strutture

Le differenze hanno effetti diretti. In Svizzera chi lavora nel settore ha accesso a consulenza, protezione legale e regole chiare. I clienti si muovono in un contesto regolamentato. In Italia invece queste tutele mancano. Le condizioni di lavoro sono spesso precarie, la dipendenza da reti informali è alta e la criminalità organizzata ha maggiore spazio.




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