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Blackjack: cosa sono le strategie dello “stare” e del “chiamare”?

di Redazione Picenotime

martedì 20 ottobre 2020

Il blackjack, noto anche come “21”, è un gioco d'azzardo di carte molto diffuso anche nel mondo del gambling. Nato in Francia e diffusosi presto anche negli Stati Uniti, oggi spopola facilmente anche in Italia, dove si può giocare a blackjack online live all’interno di piattaforme destinate agli appassionati. Il gioco si svolge tra il banco e i giocatori, che vincono quando ottengono un punteggio più alto del banco e comunque non superiore a 21. Le regole hanno subito alcune variazioni dalle origini a oggi. Oggi per giocare servono 2 mazzi di carte francesi, quindi un totale di 104 carte.

L'asso può valere 11 o 1, mentre le figure valgono 10 e le altre carte conservano il loro valore nominale. Quando sono state fatte tutte le puntate, il banchiere assegna a ogni giocatore una carta scoperta, procedendo in senso orario e consegnando l'ultima al banco. In un secondo giro di carte scoperte, invece, non si assegna nessuna carta. Alla fine tutti i partecipanti devono specificare se vogliano chiedere ancora carta o meno. Se si supera il punteggio di 21 si perde e il dealer conquista la puntata. Una volta che i giocatori hanno definito i propri punteggi il dealer deve tirare carta e se va oltre il 21 il banco deve pagare tutte le puntate rimaste.

Il “blackjack” si esegue quando viene raggiunto il punteggio di 21 già con le prime carte assegnate e dà diritto al pagamento di 3 a 2, ma se il dealer riesce a fare altrettanto la mano viene considerata alla pari. Mentre in Europa le carte sono scoperte (due per ciascun giocatore e una per il banco), negli Stati Uniti il banco, oltre che la propria carta scoperta, prende subito l'altra, che rimane invece coperta. Un’altra regola variabile è quella relativa allo “split”: se nella prima distribuzione il giocatore riceve due carte dello stesso valore può separarle e aggiungere un'uguale puntata sulla seconda, proseguire il gioco come se avesse due prime carte, oppure aggiungere una carta su ciascuna carta separata. Nel caso di due assi il gioco doppio è consentito, ma con diritto a una sola chiamata. In vari casinò si possono "splittare” le carte uguali fino a tre volte, ad eccezione degli assi che possono essere separati solo una volta, dopodiché si può raddoppiare la puntata.

A rappresentare il vero cruccio per i giocatori è l’eterna indecisione sul cosa fare tra “stare” e “chiamare”. Più alta è la carta del mazziere e più quest’ultimo ha probabilità di battere il giocatore avversario. La miglior situazione possibile è quella di veder assegnata un 5 al mazziere, che dovrà prendere almeno altre due carte. Per questo motivo la percentuale di vederlo sballare sarebbe superiore al 40%. Di conseguenza, sale il vantaggio del giocatore. Una volta ricevuta la seconda carta, indipendentemente dal punteggio accumulato, è preferibile “stare” e lasciar rischiare solo il mazziere. In sostanza, più bassa è la carta del mazziere e più sono alte le possibilità di vederlo sballare. La situazione si complica se il banco ha come carta di partenza un asso. Bastano un 10 o una figura per chiudere il “blackjack”. La percentuale di insuccesso del mazziere è in questo caso dell’11,65%.

Da non sottovalutare però l’ipotesi dell’”assicurazione”: quando il mazziere si serve un asso come carta scoperta, c’è la possibilità che ottenga il “blackjack” con la seconda carta, quindi i giocatori possono richiedere che la posta equivalga alla metà della puntata di base. In caso di “blackjack” il giocatore perderà tutta la puntata iniziale, ma verrà risarcito con il doppio del valore dell'”assicurazione”, altrimenti quest’ultima sarà persa. Da ricordare che è vietato contare le carte: i media ci raccontano che persino un vip come Ben Affleck è stato radiato dai tavoli del casinò dopo essersi macchiato di questa leggerezza. Seguendo accuratamente le varie regole, ogni giocatore può formulare una strategia diversa.