• Curiosità
  • Trading online: occhi puntati su criptovalute, petrolio e inflazione USA

Trading online: occhi puntati su criptovalute, petrolio e inflazione USA

di Redazione Picenotime

venerdì 24 febbraio 2023

Il trading online può diventare una fonte di guadagno aggiuntiva se si impara a operare bene sui mercati e soprattutto se si apprende come gestire in maniera ottimale il rischio di investimento.

Per farlo, è fondamentale non soltanto disporre di un'adeguata formazione, ma anche informarsi sugli asset da monitorare con maggiore attenzione, così da pianificare le future mosse da eseguire con il proprio capitale. Del resto, anche investire attraverso il trading online richiede di rimanere sempre aggiornati in merito alle novità dei principali settori economici e dei più importanti strumenti finanziari.

A questo proposito, allora, è bene ricordare che in questi mesi i mercati stanno attraversando una fase di grande incertezza, legata alle decisioni di politica economica della FED e della BCE, ma anche a numerosi altri fattori finanziari e politici a livello mondiale. Come riporta anche il portale specializzato TradingOnline.wiki, alla luce dello scenario attuale, in cui ancora domina l'inflazione, soprattutto negli Stati Uniti, l'attenzione degli analisti è rivolta soprattutto verso due asset, vale a dire criptovalute petrolio

Criptovalute

Le criptomonete sono assets sempre più diffusi nei portafogli degli investitori italiani. Sebbene si tratti di strumenti finanziari con elevato rischio, tanti traders li utilizzano per la diversificazione del portafoglio e per provare a sfruttare la loro volatilità, che determina delle oscillazioni significative del prezzo anche su intervalli di tempo ridotti.

Il 2022 è stato un anno molto difficile per le criptovalute: sia il Bitcoin che quasi tutte le altcoins hanno registrato un brusco calo del loro valore di mercato. I primi mesi del 2023 sono stati invece positivi e hanno consentito a queste valute digitali di recuperare parte del loro valore, dando una boccata di ossigeno agli investitori.

Secondo le previsioni di diversi analisti le criptovalute sono uno strumento da non sottovalutare per differenziare la propria strategia di investimento. Il valore di queste monete potrebbe infatti crescere nei prossimi anni, il che le rende strumenti validi per posizioni di medio-lungo termine. La volatilità di questi strumenti li rende ideali però anche per i traders che operano su timeframe più brevi.

È fondamentale essere consapevoli del rischio associato all’investimento sulle criptomonete: in quanto assets volatili si possono avere oscillazioni ampie e difficili da sostenere, soprattutto se si aprono posizioni eccessivamente sbilanciate rispetto al proprio patrimonio complessivo.

Petrolio

Le quotazioni del petrolio stanno attraversando una fase di rialzo, dopo diversi mesi caratterizzati da un progressivo ribasso del costo di questa materia prima. Per quanto concerne le previsioni sull’andamento futuro del greggio, gli analisti si dividono in due categorie. Gli ottimisti consigliano di puntare al rialzo, aprendo delle posizioni long per sfruttare il possibile aumento del prezzo di questo asset. I pessimisti suggeriscono invece di investire nella direzione opposta, aprendo delle posizioni short per sfruttare a proprio vantaggio il potenziale calo di valore del greggio.

Inflazione USA

Un dato economico da prendere in considerazione per valutare la propria strategia di investimento e le operazioni da effettuare è l’inflazione degli Stati Uniti d’America. Nel mese di gennaio 2023 era previsto un aumento mensile dello 0,4%, mentre si è registrato un incremento dello 0,5%. Per quanto riguarda l’aumento dell’inflazione confrontato con l’anno precedente, a gennaio si è registrato un aumento del 6,4%, un dato in calo rispetto al 6,5% del mese precedente, ma comunque superiore alle previsioni di mercato, che ipotizzavano un aumento del 6,2%.

Il dato sull’inflazione USA è fondamentale perché è uno dei tasselli che la FED esamina per scegliere le politiche monetarie da adottare. L’aumento dell’inflazione potrebbe spingere la FED a portare avanti la politica restrittiva, caratterizzata da un progressivo inasprimento dei tassi di interesse.