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'' La storia di Peppino'': il rapper Loopen ricorda Peppino Impastato

di Redazione Picenotime

mercoledì 11 maggio 2016

Il giovanissimo rapper racconta la vita dell’eroico giornalista siciliano ucciso dalla mafia più di 30 anni fa alla vigilia della prima del film sulla madre “Felicia Impastato”.

 Così parla LoopEn: «Trentotto anni fa moriva a Cinisi Peppino Impastato, un martire moderno, ossia un testimone di un'Umanità contro l'oppressione imperante, un testimone della luce nelle ombre della sottomissione.Tanti rivendicano Peppino impropriamente, anche la sinistra riformista dalla quale egli volontariamente si staccò per cercare altri orizzonti per la sua luce. La stessa che non gli permise di scrivere contro la mafia, perchè "era troppo rischioso".

Io ho voluto ricordarti con la canzone "La Storia di Peppino" perché tu, in barba a tutti i perbenisti e ai legalitaristi, capisti - pur da figlio della mafia qual eri - che, anche per quel problema, l'unica soluzione è la Rivoluzione Grande.»

Parlare di questo singolo oggi ha una valenza in più vista l’uscita del film su Felicia, la mamma di Peppino, proprio in ricordo di quel 9 maggio di 38 anni fa. La fiction di Gianfranco Albano con Lunetta Savino è andata in onda ieri sera su RaiUno. Giovanni, il fratello di Peppino, ucciso dalla mafia dice: "Una storia da raccontare ai giovani".

“Non si può +” è l’Ep di esordio per LoopEn, il risultato di tre anni e mezzo di lavoro e preparazione. Posto al crocevia tra un rap italiano volutamente cantautorale e le influenze musicale trip hop, house ed etniche, questo lavoro ha un fil rouge concettuale: in ogni canzone è presente una situazione critica, che però non rimane sterile, ma sfocia nell’immaginazione di soluzioni nobilitanti. Da qui la scelta del titolo: se l’iniziale “Non si può” – unito poi alla croce del “+” – può far trasparire una critica (o un’amara constatazione), è sotto il secondo senso della croce che si trova il messaggio ottimista: dal pessimismo realista della critica si passa alla possibilità di una “resurrezione”, in qualsiasi modo desideriamo declinarla.

Le tracce dell’Ep “Non si può +”:

GIUNGLA IN MOVIMENTO – la metropoli corre e soffoca le persone, ma qualcuno la guarda da un altro punto di osservazione.

NON SI PUO’ PIU’ PAGARE – un pugno nello stomaco dell’indifferenza comune.

E VA BENE COSÌ – l’amore è vita nelle piccole e grandi cose della quotidianità, oltre ogni stereotipo.

SOLO DISTANTI – il sentimento è più forte della geografia, fisica e mentale.

LA STORIA DI PEPPINO – il racconto della vita di Peppino Impastato, eroe dimenticato.

Nato a Milano il 17 giugno 1998, Giorgio Viganò, in arte LoopEn, avvia la sua attività musicale nel 2011, frequentando l’ambiente dell’hip hop milanese. E’ il bisogno di scrivere che trova inizialmente nel rap la sua strada. Portando avanti gli studi classici e musicali, nel 2013 collobora gli Istentales in "Sogni ad Occhi aperti", contenuto nell'omonimo album del gruppo sardo, e intensifica l’attività dal vivo. Fra le altre partecipazioni Voci di Maggio in piazza a Sassari, Barrio's di Milano, Mendel di Milano in apertura degli Assalti Frontali, festa europea della musica ad Abbiategrasso, Mandrio di Correggio in apertura del concerto di Alberto Bertoli.

Nell’ottobre 2015 partecipa ad Area Sanremo. Nel 2016, dopo un lavoro di preparazione durato tre anni ed un percorso musicale contaminato dai generi e connotato dal peso delle parole, LoopEn è pronto alla pubblicazione del primo Ep di inediti dal titolo “Non si può +”, preceduto dall’uscita in radio del primo singolo “Non si può più pagare”.


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