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Come ristrutturare un negozio? 3 consigli per farlo in modo corretto

di Redazione Picenotime

Tutti gli ambienti richiedono prima o poi un intervento di rinnovamento per renderli più moderni, per avere un aspetto più in linea con le ultime tendenze o per sistemare alcune criticità eventualmente comparse. Un discorso che riguarda ogni spazio, gli appartamenti ad esempio ma ancor più negozi e attività commerciali.
Questi ultimi avvertono maggiormente la necessità di essere rinnovati e ristrutturati in quanto il discorso di presentarsi in una veste nuova va ad impattare direttamente sul cliente, dando l’impressione di cura e di interesse. La ristrutturazione di un negozio quindi deve essere affrontata periodicamente e, soprattutto, nel modo giusto.
Attenzione a fare in modo che tutto quanto vada come deve andare, dato che ci sono fattori che non possono essere in alcun modo tralasciati, come ad esempio il rispetto delle tempistiche (onde evitare il blocco dell’attività troppo a lungo, con conseguente perdita di incassi). Vediamo 3 consigli per ristrutturare un negozio.

1.Trovare il professionista adatto:
Primo punto, non certamente da poco: trovare il professionista adatto a realizzare un lavoro di ristrutturazione di un negozio. Che sia una persona o una ditta, quello che conta è affidarsi esclusivamente a realtà professionali, in grado di garantire quindi massima trasparenza e, soprattutto, lavori a regola d’arte. Dove trovare il contatto giusto?
Ancora oggi in epoca di web si tende a lavorare molto con il passaparola, chiedendo magari ad amici, parenti o vicini di casa che abbiano già affrontato interventi di questo genere. Ma cosa fare quando non si riesce a trovare il contatto di una persona valida? Oggi, per fortuna, è la rete a venire in soccorso, i professionisti vengono infatti sempre più ricercati nel contesto multimediale.
Il discorso si è ampliato, con il passare del tempo, anche ai professionisti per eseguire lavori in casa: esistono portali specializzati affidabili, come nel caso di
https://www.instapro.it/, all’interno dei quali si può ricercare un professionista di qualsiasi genere per eseguire i lavori di ristrutturazione di un negozio. Il tutto avendo la possibilità di consultare il sul storico di lavori svolto, le sue caratteristiche e, soprattutto, pareri e recensioni di chi si sia già affidato a quel professionista. Il biglietto da visita migliore che possa esserci.

2.Consultare diversi preventivi

Dopo aver parlato delle strade da seguire per trovare un professionista dei lavori in casa, veniamo all’aspetto successivo: è bene non fermarsi al primo contatto trovato, ma andare a fondo mettendo a paragone diversi preventivi per valutare poi quello che potrebbe essere il migliore. Il consiglio in questo caso è di non fermarsi soltanto al mero aspetto economico, quindi di non cercare necessariamente il risparmio ad ogni costo; i lavori di ristrutturazione di un negozio, così come anche quelli di una casa, devono essere eseguiti a regola d’arte, in modo impeccabile. Meglio, quindi, spendere qualcosa in più ma essere certi del risultato finale.

3.Assicurasi sulle tempistiche dei lavori

Come si diceva, un negozio è una attività commerciale che non può essere fermata per troppo tempo, onde evitare di vedere scemare gli incassi. Ecco allora che il consiglio è quello di prendere accordi con la ditta di ristrutturazione anche sulle tempistiche necessarie per portare a termine i lavori.
Una volta appurati i due punti precedenti, e cioè dopo aver individuato il professionista o la ditta a seguito di vari preventivi, fondamentale è mettere in chiaro l’aspetto della tempistica, per capire quanto tempo l’attività dovrà stare ferma. Quando si ristruttura un negozio il rispetto delle tempistiche previste in fase di preventivo è assolutamente fondamentale. Il che non vuol dire necessariamente ‘correre’ o andare di fretta; la ristrutturazione di un negozio ha tempi che devono essere rispettati, l’importante è non andare troppo oltre perché, per il proprietario del negozio, questo rappresenterebbe una doppia remissione in termini di costi e di mancati incassi. 

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