• Curiosità
  • La scienza dietro la Cannabis Light: cosa sappiamo sull’erba legale

La scienza dietro la Cannabis Light: cosa sappiamo sull’erba legale

di Redazione Picenotime

martedì 19 settembre 2023

Conosciuta come “Cannabis Light” o abbreviata in CBD, l’erba light è diventata un prodotto legale e perciò liberamente commercializzato secondo le norme in Italia da ormai qualche anno. Ma cosa dice la scienza in merito? Quali sono le proprietà e le curiosità da conoscere?

Erba Legale: cosa dice il decreto?

L’erba legale è a base di CBD, cioè di cannabidiolo, e non presenta invece THC l’ormone responsabile dello sballo in ampia concentrazione nella cannabis tradizionale. Proprio questa differenza ha fatto in modo che il CBD possa essere venduto liberamente, pur essendoci determinate regolamentazioni che coinvolgono solo gli over 18, su territorio italiano.

Molte persone si chiedono quale sia la correlazione tra erba legale e patente di guida: per legge, il CBD non può contenere una percentuale di THC superiore alle 0,5%. Per questo motivo non va a creare sballo o effetti psicotropi che possono alterare la cognizione dello spazio e del tempo; per legge è quindi possibile utilizzarla senza rischi di rimozione della patente.

La scienza e il CBD: quali sono le ricerche in corso

Il cannabidiolo, cioè il CBD che conosciamo come erba legale è una pianta che può essere lavorata in diverse maniere per poter ottenere un prodotto in grado di dare alcuni benefici studiati scientificamente. Non ha un effetto stupefacente e grazie agli esperti può essere trasformato in fiori, olio, integratori o molto altro ancora.

Gli studi sono iniziati alla fine del XIX secolo ma è solo negli anni ‘80 che il mondo dei cannabidioli ha avuto un vero e proprio boom; per attendere il CBD legale come lo conosciamo oggi sono stati necessari diversi studi, anni di ricerca e approfondimenti.

Le ricerche avevano lo scopo di evidenziare le differenze tra l’erba legale e i prodotti contenenti THC, mettendo in luce i diversi benefici e le proprietà del prodotto. Se scientificamente ha avuto un impatto davvero interessante, non lo è da meno a livello economico tanto da aver lanciato un business decisamente profittevole.

Gli studi scientifici che hanno riguardato il CBD riguardano soprattutto l’applicazione nella gestione dello stress e dei disturbi del sonno ma si stanno portano davanti ricerche per quanto riguarda l’ansia, la depressione, disturbi neurodegenerativi e persino il supporto nella disassuefazione dall’assunzione di nicotina.

Erba legale e stress: cosa dice la scienza?

La ricerca scientifica sull’erba legale  e il suo potenziale impatto sullo stress è in corso, ma finora sono stati condotti diversi studi che suggeriscono che il CBD potrebbe avere benefici per alcune persone che soffrono di stress e ansia.

È importante sottolineare che il CBD non dovrebbe mai essere utilizzato come sostituto per il trattamento medico adeguato per gravi condizioni di salute mentale. Prima di utilizzarlo per gestire lo stress o l’ansia, è consigliabile consultare un medico, specialmente se si stanno già assumendo farmaci o si hanno preoccupazioni mediche specifiche.

Secondo gli studi, il prodotto interagisce con il sistema endocannabinoide del corpo, che è coinvolto nella regolazione di molte funzioni fisiologiche, tra cui la risposta allo stress. Le ricerche hanno dimostrato che un utilizzo controllato di erba legale può aiutare a gestire periodi di forte stress, trovando un miglioramento del proprio benessere e dell’equilibrio.