Curiosità

I servizi che usi tutti i giorni che usano l'IA (e forse non lo sai)

di Redazione Picenotime

Dal carrello online alle email, dalla TV connessa ai pagamenti in app, l'intelligenza artificiale ormai è praticamente ovunque. In Italia il mercato AI ha raggiunto gli 1,2 miliardi di euro nel 2024 (+58% rispetto al 2023). Il settore degli e-commerce B2c supera i 62 miliardi e più della metà dello spam globale è ormai generato da modelli di IA.

Se pensi all'IA come a un assistente fantascientifico, non è esattamente così. La verità è che ogni giorno usi decine di servizi che integrano l'intelligenza artificiale senza nemmeno farci caso. Dai suggerimenti che compaiono mentre fai la spesa online ai controlli antifrode quando paghi con lo smartphone, fino alle playlist che sembrano leggerti nel pensiero, l'IA è diventata l'infrastruttura invisibile della nostra routine digitale, nelle Marche e in tutta Italia.

Personalizzazione e protezione nell'intrattenimento online

Nel gaming regolato, l'IA viene usata per rendere l'esperienza più fluida, con i consigli su misura e le lobby dinamiche, e anche per aumentare la sicurezza e la compliance. Le piattaforme come https://vegasino.gg/it/ usano l'IA per monitorare i pattern di gioco e per procedere con le verifiche KYC. Il machine learning aiuta a mantenere la sicurezza e a rilevare i comportamenti anomali.

Perché anche i giochi online scelgono di affidarsi all'IA. I siti come Vegasino usano la tecnologia per proporti dei bonus su misura e per consigliarti dei titoli affini a quelli che ti piacciono. Tutto questo serve per migliorare la tua esperienza di gioco e anche per darti un'offerta più ampia e su misura per te.

Dalla home al carrello: l'IA che indovina cosa comprare

Il settore e-commerce italiano ha superato i 62 miliardi di euro: 40,1 miliardi nei prodotti (+6%) e 22 miliardi nei servizi (+8%). Gli acquisti dei prodotti online arrivano all'11,2% del retail. Dietro quel "ti potrebbe piacere" ci sono degli algoritmi di raccomandazione che mescolano la cronologia, la popolarità, il contesto e la disponibilità a magazzino per ordinare le vetrine in modo diverso per ciascuno.

In pratica cosa vedi tu:

  • Delle ricerche che capiscono il tuo intento (correggono, completano, propongono alternative);
  • Delle pagine di categoria che cambiano con l'ora, il meteo o la stagione;
  • Delle promozioni che seguono il tuo percorso d'acquisto.

Le email non sono più banali: l'IA filtra (e oggi genera) i messaggi

I filtri antispam moderni usano i modelli di machine learning per riconoscere gli schemi anomali, la semantica e i mittenti sospetti. Gli analisti segnalano che il 51% dello spam è creato dall'IA. Ecco perché ti ritrovi delle mail perfette, senza senza errori, che imitano le aziende o i colleghi, sono generate e inviate in massa da dei sistemi automatici. Per bloccarle servono dei filtri altrettanto intelligenti.

Nel mondo aziendale, la protezione e-mail integra sempre più funzioni assistite e strumenti di risposta rapida nei SOC. Quindi, c'è questa doppia tendenza: l'IA che alimenta gli attacchi e l'IA che li smonta.

Paghi in un tap, ma dietro c'è un algoritmo che decide se fidarsi

Quando autorizzi un pagamento, i sistemi valutano in pochi millisecondi centinaia di segnali: dispositivo, geografia, storico, importo, ritmo delle transazioni. La Banca d'Italia rileva che il valore delle frodi da manipolazione è salito del 49%, un segno che i criminali puntano sull'inganno più che sullo sfondamento tecnico. Gli operatori rispondono con dei modelli predittivi e con il monitoraggio in tempo reale.

Anche il sistema bancario italiano sta investendo, l'AI è tra le prime priorità ICT e si sperimentano approcci come il federated learning per scovare i pattern di frode condividendo conoscenza senza scambiare dati sensibili.

Serie, musica, notizie: suggerimenti che si adattano a te

Se la home della tua piattaforma cambia di continuo non è un capriccio estetico, i sistemi di raccomandazione rimescolano dei cataloghi enormi e incrociano i gusti personali, le tendenze locali e le logiche editoriali. L'IA sta ridefinendo la produzione, la distribuzione e la fruizione di contenuti. Intanto, in Italia crescono i dispositivi e consumo, le TV connesse sono 20,7 milioni, con 34 milioni di persone raggiunte ogni mese.

L'effetto pratico per l'utente è un flusso più su misura con trailer, copertine e ordine delle righe che cambiano in base a cosa hai visto, dove ti trovi, che giorno è. Dietro ci sono dei modelli che imparano cosa ti farà premere play.

Un'IA che non vedi ma che rende tutto più scorrevole

Gli smartphone ormai usano l'IA per tante funzioni basiche come la fotografia computazionale che illumina gli scatti notturni, l'HDR che bilancia i cieli e i volti, le tastiere che completano le frasi e le traduzioni istantanee. È la stessa logica di sempre, sono modelli addestrati su grandi moli di esempi che imparano a fare delle previsioni utili, in tempo reale e sul dispositivo.

I dati sul traffico e i sensori di bordo alimentano i sistemi predittivi per i percorsi, gli incidenti e i consumi. Se ti sembra che il navigatore sia diventato più svelto a evitare gli ingorghi o i cantieri, c'è di mezzo l'IA che macina dati e propone delle alternative valide.

L'IA è nella nostra routine di tutti i giorni

Ormai l'intelligenza artificiale non è più una novità, è proprio un tessuto connettivo perché muove gli acquisti, filtra le comunicazioni, protegge i pagamenti, organizza i contenuti e alza l'asticella dell'esperienza digitale. I numeri di mercato e i dati d'uso raccontano una penetrazione ormai quotidiana, spesso invisibile, quasi banale.

Ed è qui il punto: quando la tecnologia sparisce dallo sguardo, vuol dire che funziona davvero. Sta a te usarla consapevolmente, sapendo che dietro un clic c'è sempre un algoritmo che lavora per semplificarti la vita.


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