Abbronzatura, una moda lanciata da Coco Chanel

di Redazione Picenotime

sabato 22 marzo 2014

La tintarella che regala alla nostra pelle un tono ambrato, venne lanciata da Coco Chanel nel 1923. Si, perché prima di lei abbronzarsi al sole non era considerato un clichè di moda, ma il contrario.

Infatti le donne dell’epoca si facevano notare a spasso per le città munite di ombrellini, velette e prendisole piuttosto ingombranti. Coco Chanel iniziò ad essere notata al ritorno da una vacanza in Costa D’avorio, con un accessorio mai considerato tale, l'abbronzatura.

Da qual periodo in poi il bianco candore della pelle di donne ricche, finì per smarrire la strada e la pelle iniziò a subire un cambiamento. Il 1936 fu l’anno del Suntan Special, nel quale donne di tutte le età si recavano sulle spiagge della California per “munirsi” della tintarella molto in voga nel periodo. Le lampade abbronzanti nacquero molto prima, ma erano utilizzate soltanto per scopi terapeutici. La tintarella diventò un mood da seguire, un diritto per ogni donna, tanto che iniziò a corrispondere alla vita snob da ostentare in ogni giorno dell’anno.

La coscienza estetica muta nel corso degli anni, fino a diventare oggi, un must have per ogni donna e uomo che si rispetti, anche se ogni anno c’è chi tende sempre ad esagerare. Infatti esasperare la condizione di ricerca dell'abbronzatura è stata connotata da un termine indicativo di una patologia piuttosto grave: la tanoressia. La tanoressia rappresenta l'eccesso nell'esposizione del proprio corpo ai raggi solari e ciò può provocare seri rischi per la pelle. Pay attention!

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