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Videosorveglianza: come funziona e quanto costa

di Redazione Picenotime

domenica 10 dicembre 2017

I sistemi di videosorveglianza sono oggi molto utilizzati in vari ambiti. Si tratta di sistemi di allarme che possono essere sfruttati nelle abitazioni private, ma anche in edifici di aziende e negli show room con accesso al pubblico. Lo scopo è sempre lo stesso: controllare i movimenti all’interno di una zona, ma le motivazioni possono essere le più varie.

Videosorveglianza: un sistema di allarme
Il motivo più classico per cui si arriva ad installare la videosorveglianza in un’area è tipicamente la necessità di verificare la presenza di personale non autorizzato. Si pensi ad esempio all’accesso di un ladro nel giardino di casa, o nell’area di carico e scarico di un’azienda. In questi casi le telecamere sono installate nelle zone in cui non ci dovrebbero essere movimenti in un particolare periodo del giorno, ad esempio nelle aree esterne della casa nel corso della notte. In questi casi le telecamere non solo riprendono ciò che avviene , ma possono anche essere dotate di un vero e proprio sistema di allarme, che avvia una sirena in caso di presenza indesiderata. Volendo però le telecamere possono essere installate anche in luoghi in cui registrano ciò che accade, 24 ore al giorno. In questo caso un terminale può inviare le riprese ad un addetto alla sicurezza, che monitorerà costantemente le immagini. In caso di attività sospetta si recherà sul luogo ripreso per una verifica. Fonte: videsorveglianzamilano.net.

Le telecamere in azienda
Quando si istalla un sistema di videosorveglianza in un’area aziendale è necessario avere l’autorizzazione da parte dell’Ente Nazionale per la Sicurezza negli ambienti di lavoro; inoltre è obbligatorio prendere accordi con i rappresentati sindacali dei dipendenti, in quanto le riprese di una persona durante lo svolgimento del suo lavoro possono essere considerati come una violazione della sua privacy personale, anche se tale attività si svolge in azienda. Si deve però ricordare che gli impianti di videosorveglianza che vengono attivati solo quando è acceso l’impianto di allarme, o che servono espressamente per evitare violazioni o furti, possono ottenere un’autorizzazione più rapida, in quanto sono necessari al corretto svolgimento dell’attività aziendale.

Posizionare le telecamere
Oggi in commercio si trovano anche impianti di videosorveglianza di installazione facilissima, in quanto privi di cavi e cablaggi esterni. Funzionano infatti tramite la rete Wi-Fi, che li connette via internet alla centralina disponibile all’interno dell’edificio da monitorare. Conviene però ricordare che l’installazione di un impianto d’allarme perfettamente funzionante dovrebbe essere lasciata a un professionista, in quanto egli è in grado di valutare il corretto posizionamento dei sensori e delle telecamere. Per un privato cittadino può essere complicato riuscire ad evidenziare ogni punto vulnerabile della sua abitazione, cosa che può portare ad installare un sistema di allarme poco efficiente, che non monitora ogni punto in cui sono possibili delle effrazioni. Peggio di non avere un sistema di allarme è averne uno che non comprende i corretti sensori e con telecamere posizionate in modo casuale. In ogni caso i sistemi wireless sono meno costosi di quelli tradizionali, disponibili un tempo, cosa che rende più economico l’intero impianto.


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