Germania, in autunno in arrivo una proposta per legalizzare la cannabis
di Redazione Picenotime
giovedì 21 luglio 2022
In Italia sono disponibili già da diversi anni due tipi di cannabis ‘legale’; una è rappresentata dai derivati a basso THC, caratterizzati da una concentrazione di principio attivo inferiore o pari allo 0,5%. Sono prodotti reperibili sia online, tramite e-commerce specializzati quali Prodotti Cannabis, sia presso punti vendita fisici autorizzati. A questo tipo di cannabis, identificata commercialmente come ‘light’, si affianca quella destinata all’uso terapeutico e farmaceutico, disponibile in farmacia - anche sotto forma di preparato galenico - solo previa prescrizione medica.
La Germania potrebbe invece fare da apripista alla legalizzazione del consumo di cannabis a scopo ricreativo in Europa, incentivando una sostanziale riforma normativa anche negli altri paesi dell’UE. Il nuovo esecutivo presieduto da Olaf Scholz, formato da socialdemocratici, liberali e verdi, sarebbe tornato a far leva sul tema, che rappresenta uno dei punti cardine dell’accordo di governo.
Come scrive l’edizione online del The Guardian, alla fine di giugno si è concluso un processo di consultazione che si è articolato in cinque audizioni pubbliche, in cui sono stati coinvolti esperti di salute pubblica, economisti e coltivatori di cannabis. Questo particolare iter preliminare rappresenta il primo step di un processo che, secondo il quotidiano britannico, dovrebbe consentire al governo tedesco di eliminare gli ostacoli (di natura legale e normativa) alla legalizzazione della cannabis nel giro di uno o due anni. Non a caso, una prima proposta di legge è attesa già per l’autunno prossimo.
Le possibili conseguenze a livello europeo
Qualora la Germania (il paese più ricco e popolato dell’Unione Europea) dovesse effettivamente legalizzare il consumo di cannabis a scopo ricreativo, si aprirebbe uno scenario senza precedenti per il contesto europeo e non solo. In primo luogo, la svolta tedesca getterebbe le basi per una sostanziale revisione delle restrizioni attualmente in vigore, sia all’interno delle Nazioni Unite che dell’UE.
Al contempo, si innescherebbe un fisiologico effetto domino, come sottolinea Justus Haucap, il direttore del Düsseldorf Institute for Competition Economics, il quale sottolinea come “i paesi europei che hanno grossi problemi con il consumo illegale della cannabis, come la Francia, guardano con molta attenzione a ciò che sta facendo la Germania”.
I benefici economici
L’eventuale legalizzazione dell’uso ricreativo della cannabis avrebbe significativi benefici economici per la Germania. Stimando una domanda interna annua di 400 tonnellate di cannabis, il Düsseldorf Institute for Competition Economics prevede un potenziale introito di circa 4,7 miliardi di euro l’anno per le casse tedesche, grazie alla riscossione delle imposte sul prodotto ed al risparmio delle spese necessarie a perseguire i trasgressori (secondo le norme attualmente in vigore).
Ufficialmente, il governo intende intraprendere questa iniziativa per contrastare il mercato illegale, controllare direttamente la qualità del prodotto immesso sul mercato (prevenendo la circolazione di sostanze contaminate) e proteggere i minori. A tal riguardo, Burkhardt Bienert, il Commissario Tedesco per le sostanze stupefacenti, ha dichiarato: “Stiamo parlando di regolamentazione del mercato; se lo facciamo bene, possiamo impedire che gli adolescenti comincino a farne un uso intensivo. Non vogliamo ripetere gli errori che abbiamo commesso con l’alcol”.
La situazione attuale in UE e Italia
Sebbene alcuni paesi abbiano già intrapreso concretamente la strada della legalizzazione (Lussemburgo e Malta) e altri abbiano una storica tradizione di ‘tolleranza’ (Paesi Bassi), ciò che accadrà in Germania nei prossimi mesi potrebbe influire significativamente sull’assetto normativo comunitario e nazionale.
Da questo punto di vista, anche in Italia qualcosa si muove. Il cosiddetto “ddl Perantoni”, il testo base di una proposta di legge per depenalizzare alcune condotte legate al consumo e al possesso di cannabis, è stato approvato alla Camera e dovrà ora essere esaminato al Senato. L’iter si preannuncia ancora piuttosto tortuoso, con la concreta possibilità che il testo venga rimpallato più volte tra le due Camere.

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