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Hipster vs Normcore: due facce della stessa moneta

di Redazione Picenotime

martedì 13 maggio 2014

Il termine hipster è da quattro anni di uso comune tra le masse, come rocker e punk. Prima è arrivata la musica indie, dopo il retrò e poi questa creatura che possiamo considerare un ibrido tra vecchio e nuovo. E' ecologico, è per il fatto a mano di qualità, è un cultore di baffi arricciati e barba folta (per uomini) e capelli ondulati (per donne), porta occhiali bordati di legno o di corno, papillon, camicie quadrettate e bretelle, jeans finto invecchiati, scarpe di vero cuoio su misura. Nulla a che vedere con gli hipster originari degli anni Quaranta appassionati di un certo tipo di jazz.

A Londra questa creatura vive a suo agio in quartieri cool-alternativi come Shoreditch, Haggerston e Hoxton, a New York popola Brooklyn e Williamsburg ma ormai si è diffusa ovunque,  e ne possiamo trovare numerosi esemplari anche nelle nostre cittadine. Questa subcultura inizia tuttavia a battere i primi colpi d'arresto essendo diventata mainstream e assistiamo all'affacciarsi di una nuova tendenza, il normcore.

E' un “movimento” relativamente recente registrato per le strade di New York. Il termine è il risultato della fusione tra normal (= normale) e hardcore (= irriducibile, intransigente), coniato dallo studio di analisi trend K-Hole dell'omonima città. E' stato definito “stile da turista” da Fiona Duncan, giornalista del New York Magazine, che per prima ha argomentato questa tendenza. Cappellino di tela, maglione o felpa, jeans slavati, calzini bianchi e scarpe da tennis sono il modello base. In sintesi, è il vestirsi noncurante da giorno libero. Probabile faccia parte di quel revival anni Novanta iniziato da Hedi Slimane, fashion designer di Saint Laurent, con la sua sfilata grunge e continuato quest'anno da Alexander Wang e Rodarte.

La sensazione è che si tratti di un hipster stufo della propria ricercatezza che cerca di reinventarsi tornando normale e non ci riesce: i suoi capi sono di marca, assemblati in maniera non spontanea. Un gigantesco scherzo scatenato da una mal interpretata lettura di un'analisi sociologica. 
La normalità non può essere tendenza.

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hipster style

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