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Aumenti tariffe, nessuno tocchi quelle telefoniche

di Redazione Picenotime

giovedì 05 aprile 2018

I clienti si arrabbiano maggiormente per i cambiamenti contrattuali del relativo operatore telefonico, ma non della propria Banca.

Compagnie telefoniche vs Banche

Guai se ci dovesse essere un ritoccamento delle tariffe di ricaricabile o abbonamento del proprio operatore telefonico, specialmente se tali variazioni vengono comunicate in maniera poco trasparente. Ma c’è da dire che gli stessi utenti se ne accorgerebbero seduta stante e scoppierebbe una vera e propria rivoluzione sotto forma di petizioni, proteste, mail a giornali, blog e programmi TV, nonché corrispondenza a tonnellate inviata nelle vari sedi dell’Antitrust e delle varie associazioni dei consumatori. Recentemente, è stato fatto proprio questo, ovvero, dopo l’abolizione della tariffazione a 28 giorni per passare a quella mensile, i gestori telefonici hanno pensato bene di aumentare i costi di telefonia. E’ addirittura intervenuto il Governo a bloccare questi aumenti, cosa che non succede invece con altre tipologie di oneri come quelli della Banca, ad esempio. Eppure, se lo stesso atteggiamento si tenesse anche con i vari istituti di credito, ovvero ponderare la scelta in base alla validità dei servizi offerti rapportati ai costi, l’intero settore sarebbe costretto a ridimensionarsi, tanto che i rapporti tra banche e clienti cambierebbero in positivo.

Banche e trading online

Una cosa è certa: gli stipendi sono sempre uguali e le spese aumentano di anno in anno. Se i gestori telefonici vogliono fare i furbi e le Banche, sotto il più totale silenzio (perché diciamocelo pure, nessuno legge le comunicazioni periodiche dei vari istituti), cambiano le tariffe a proprio piacimento, chi invece si trova a pagare di più, ovvero i clienti, cerca nuovi modi di avere i soldi assicurati almeno per una ricarica, magari attraverso un RID bancario. In tanti sono attratti dal trading online, peraltro offerto anche da molti istituti di credito che fanno aderire i propri clienti a un contratto home banking, ma che non spiegano effettivamente l’attività. E’ bene quindi fornirsi di una guida gratuita che spiega come diventare trader e guadagnare con le varie piattaforme di broker, ovviamente consigliate da esperti e garantite per quanto riguarda sicurezza e affidabilità delle transazioni. Ci si iscrive e si sceglie di testare la piattaforma attraverso un conto DEMO gratuito e, una volta capito il funzionamento, si versa il deposito minimo per poter investire e si entra nel mercato del trading, fatto di strategia e nervi saldi.

Telefonia e oneri bancari, le differenze

Ma quale sarebbe la differenza tra le tariffe dei gestori telefonici e quelle dei vari istituti di credito? Il mercato della telefonia è molto concorrenziale, e le compagnie telefoniche devono stimolare i clienti con continue nuove offerte e promozioni. In Italia ci sono più banche che gestori telefonici, e diciamolo pure, è diventato quasi obbligatorio aprire un conto corrente o una carta prepagata con IBAN incorporato, quindi tutte hanno, bene o male, i propri clienti. Ma gli stessi sono poco disposti a lasciar correre gli sbagli per quanto riguarda il settore telefonia, mentre per il settore bancario non seguono quasi mai azioni concrete contro le decisioni di questo tipo. Per esempio, Unicredit da tempo nasconde le comunicazioni di legge riguardo le modifiche contrattuali nell’home banking, e nessuno se ne è mai lamentato.

 


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