Negli ultimi 30-40 anni la produzione vitivinicola italiana è cambiata enormemente. Basti pensare che negli anni ’80 in Italia solo il 10% delle bottiglie di vino prodotte erano di vini DOC o DOCG; oggi questa percentuale supera tranquillamente il 70%, a testimonianza di un ampio cambiamento, che riguarda una più ampia filosofia del vino e della tavola.
Dal vino al metanolo
al vino di qualità
Prima di arrivare alla rivoluzione che ci ha portato ai giorni nostri il vino
in Italia ha trascorso dei momenti bui. Molti ricordano ancora lo scandalo del
vino al metanolo dei primi anni ’80. Ai tempi buona parte dei produttori di
vino italiani badavano più alla quantità che alla qualità, ovviamente con
risultati deleteri, non solo per l’economia del mondo vitivinicolo, ma anche
per la salute degli italiani. Oggi le cose sono molto cambiate e sono numerose
le cantine in cui si producono vini di alta qualità.
Non solo DOC
In Italia negli ultimi anni sono cresciuti così tanto i vini italiani a denominazione controllata da portarci in testa
alle classifiche, con un numero di etichette che supera le 5 centinaia. Questo
ha favorito la possibilità di bere meglio per tutti gli italiani, ma anche
l’esportazione, oggi una realtà consolidata per tantissime cantine. Per
produrre vino migliore si sono sostituiti anche numerosi vitigni; in alcuni
sono state piantate nuove vigne, di varietà più interessanti, in altri invece
si sono cambiati i metodi di allevamento delle vigne.
Le “nuove” cantine in
Italia
Questo processo di miglioramento del vino italiano è stato possibile grazie
anche allo sviluppo di nuove cantine, volte alla qualità del prodotto, e oggi
anche alla produzione bio o alla lotta integrata. Contemporaneamente anche
alcune cantine storiche hanno consolidato la loro produzione, passando anche
dal vino alle bollicine. La produzione di vino in Italia è diventata, in buona
parte delle cantine, di alta qualità, consentendo un successo a livello
internazionale, impossibile infatti, non citare le Cantine Ferrari.
Il successo del vino
italiano
Proprio grazie a questa rivoluzione, l’italia oggi è uno dei leader nella produzione di vini di qualità. Questo
successo, locale e internazionale, ha consentito un elevato aumento delle
esportazioni. La maggior parte dei vini italiani, tradizionali e “nuovi”, sono
ben conosciuti ed apprezzati in gran parte del mondo, non solo nella nostra
penisola. DA 1980 l’esportazione di vini italiani è aumentata di più del 500%,
ogni 5 bottiglie di vino esportate nel mondo, almeno 1 proviene dal nostro
Paese.
Una realtà che dà
lavoro
Mentre in ambito agroalimentare sono diversi i settori in cui si parla di
crisi, con guadagni da parte di alcuni produttori che diminuiscono progressivamente,
il settore vitivinicolo consente ancora di avere qualche speranza nella terra.
Gli addetti in questo settore sono in continuo aumento, con posizioni
interessanti anche da parte di soggetti ad alta professionalità. Le grandi
cantine italiane creano occupazione e ricchezza in costante aumento.