Grandi cantine italiane

di Redazione Picenotime

sabato 27 ottobre 2018

Negli ultimi 30-40 anni la produzione vitivinicola italiana è cambiata enormemente. Basti pensare che negli anni ’80 in Italia solo il 10% delle bottiglie di vino prodotte erano di vini DOC o DOCG; oggi questa percentuale supera tranquillamente il 70%, a testimonianza di un ampio cambiamento, che riguarda una più ampia filosofia del vino e della tavola.

Dal vino al metanolo al vino di qualità
Prima di arrivare alla rivoluzione che ci ha portato ai giorni nostri il vino in Italia ha trascorso dei momenti bui. Molti ricordano ancora lo scandalo del vino al metanolo dei primi anni ’80. Ai tempi buona parte dei produttori di vino italiani badavano più alla quantità che alla qualità, ovviamente con risultati deleteri, non solo per l’economia del mondo vitivinicolo, ma anche per la salute degli italiani. Oggi le cose sono molto cambiate e sono numerose le cantine in cui si producono vini di alta qualità.

Non solo DOC
In Italia negli ultimi anni sono cresciuti così tanto i vini italiani a denominazione controllata da portarci in testa alle classifiche, con un numero di etichette che supera le 5 centinaia. Questo ha favorito la possibilità di bere meglio per tutti gli italiani, ma anche l’esportazione, oggi una realtà consolidata per tantissime cantine. Per produrre vino migliore si sono sostituiti anche numerosi vitigni; in alcuni sono state piantate nuove vigne, di varietà più interessanti, in altri invece si sono cambiati i metodi di allevamento delle vigne.

Le “nuove” cantine in Italia
Questo processo di miglioramento del vino italiano è stato possibile grazie anche allo sviluppo di nuove cantine, volte alla qualità del prodotto, e oggi anche alla produzione bio o alla lotta integrata. Contemporaneamente anche alcune cantine storiche hanno consolidato la loro produzione, passando anche dal vino alle bollicine. La produzione di vino in Italia è diventata, in buona parte delle cantine, di alta qualità, consentendo un successo a livello internazionale, impossibile infatti, non citare le Cantine Ferrari.

Il successo del vino italiano
Proprio grazie a questa rivoluzione, l’italia oggi è uno dei leader nella produzione di vini di qualità. Questo successo, locale e internazionale, ha consentito un elevato aumento delle esportazioni. La maggior parte dei vini italiani, tradizionali e “nuovi”, sono ben conosciuti ed apprezzati in gran parte del mondo, non solo nella nostra penisola. DA 1980 l’esportazione di vini italiani è aumentata di più del 500%, ogni 5 bottiglie di vino esportate nel mondo, almeno 1 proviene dal nostro Paese.

Una realtà che dà lavoro
Mentre in ambito agroalimentare sono diversi i settori in cui si parla di crisi, con guadagni da parte di alcuni produttori che diminuiscono progressivamente, il settore vitivinicolo consente ancora di avere qualche speranza nella terra. Gli addetti in questo settore sono in continuo aumento, con posizioni interessanti anche da parte di soggetti ad alta professionalità. Le grandi cantine italiane creano occupazione e ricchezza in costante aumento.


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