Sollecito di pagamento, a che serve e come scriverlo
di Redazione Picenotime
giovedì 25 ottobre 2018
Avere crediti in sospeso in ambito
lavorativo, una condizione comune a molti che purtroppo è tutto fuorchè
positiva in quanto può portare enormi problemi alla contabilità di una azienda.
A tutti i professionisti sarà capitato, almeno una volta, di dover combattere
con fatture non pagate da parte di qualche cliente.
Una condizione che può riguardare anche altri soggetti, ad esempio proprietari
di immobili che on ricevono l’affitto e, più in generale, tutti i titolari di
un credito nei confronti di un altro soggetto. Cosa fare in questi casi?
Prima di passare alle vie legali ed iniziare quindi un iter giudiziario che il
più delle volte è lungo e tortuoso (siamo in Italia d’altra parte) oltre che
dispendioso dal punto di vista economico, può essere utile provare a risolvere
la questione per vie bonarie. Da questo punto di vista uno degli strumenti che
viene maggiormente utile è il cosiddetto sollecito di pagamento.
Si tratta come detto di uno strumento che non ha alcun valore legale e che
quindi rappresenta un tentativo di porre un rimedio ad una questione senza
prendere vie troppo complesse. L’invio di un sollecito di pagamento è una sorta
di pro memoria tramite il quale chi vanta un credito va a ricordare al debitore
il ritardo del saldo.
La speranza ovviamente è quella di riuscire a chiudere in questo modo la
vicenda evitando così di dover poi proseguire nel recupero del credito tramite
tribunali. E qualche volta i risultati arrivano perché le ragioni di un non
pagamento possono essere diverse: volontarie, come nel caso di mancanza di
liquidità o per decisione deliberatamente presa; o involontari, dovuti magari
ad una dimenticanza. In quest’ultimo caso un sollecito di pagamento può
realmente essere efficace per il raggiungimento dello scopo.
Il momento buono per l’invio di un sollecito è dopo 30 giorni circa dal mancato
pagamento: a distanza di tempo può poi esserne inviato anche un secondo ed
infine un terzo, che verrà contrassegnato dall’avviso “ultimo invio
di sollecito pagamento".
Ovviamente una lettera di
sollecito di questo genere deve essere compilata al meglio, indicando con
precisione i dati del richiedente, quindi di colui che vanta il credito; e deve
poi essere specificato nei dettagli il motivo di tale sollecito, aggiungendo
anche tutte le carte e i documenti vari che possono essere di supporto alla
lettera.
Se un sollecito non sortisce alcun effetto non resta che citare l’azienda in
tribunale e provare ad adire le vie legali per recuperare la cifra spettante.
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