Le 5 Più Grandi Atlete Dello Sport
di Redazione Picenotime
mercoledì 19 aprile 2023
Con l'avanzata femminile nello sport c'è da aspettarsi di tutto. Persino talenti destinati a divenire nomi celebri nella storia dello sport internazionale. Sembra ieri quando le prime atlete facevano la loro entrata sotto gli occhi ancora scettici di milioni di fan abituati a veder calcare quei terreni di competizione ai soli atleti di sesso maschile.
Oggi che siamo a diversi decenni di distanza da quei tempi, lo sport è diventato una professione alla quale accedono sempre più donne: è così che la storia ci ha dato leggende viventi come Caster Semenya, la campionessa olimpica degli 800 metri, Billie Jean King, la tennista che ha portato un'autentica rivoluzione nel tennis o, ancora, Kathrine Switzer, la svizzera che è stata la prima maratoneta donna. A questi nomi se ne sono aggiunti tanti altri nel corso degli anni, nessuno dei quali necessita troppe parole di presentazione.
Ma diamo ora uno sguardo al presente: quali sono le più grandi donne del mondo dello sport ai nostri giorni? Vi proponiamo in risposta un excursus delle migliori 5 atlete del pianeta nel 2021.
Australia: Ash Barty e Sam Kerr
Tra le numerose sportive australiane che meritano un posto speciale nelle discipline per le quali si sono distinte, Ash Barty e Sam Kerr spiccano come due astri nel cielo di una notte estiva.
Ashleigh Barty, classe 1996, è autrice di ben 57 vittorie su 70 incontri di tennis disputati nel 2019 e vincitrice di ben quattro titoli. Benché abbia deciso di non giocare alcun torneo nel 2021 per non compromettere la presenza all'Australian Open, la Barty rappresenta senza dubbio una delle personalità femminili di maggior rilievo, non soltanto nel panorama del tennis australiano, ma a livello internazionale. Come rivela la WTA (Women's Tennis Association), l'australiana detiene la posizione di tennista numero uno del mondo. Dopo una pausa di riflessione nel 2014, a soli due anni dall'esordio alle qualificazioni al torneo WTA a Brisbane nel 2012, la Barty torna in campo più determinata che mai e miete vittorie per la gioia dei suoi fan.
Nata nel 1993 in un sobborgo di Perth da padre anglo-indiano e madre australiana, Samantha May Kerr è attualmente parte della rosa femminile del Chelsea e candidata al premio Migliore Calciatrice dell'Anno 2021, ha debuttato nel 2006 in occasione delle giovanili del Western Knights. Soli tre mesi più tardi, la Kerr è arruolata nel Perth Glory e, ad appena quindici anni, la vediamo in campo in W-League. Ma la Kerr non tarda a rivelare il proprio talento: non è ancora giunto al termine il campionato 2009 che la giovanissima promessa del calcio viene votata come migliore giocatrice e premiata con il Goal dell'Anno, ambìto riconoscimento nel calcio australiano, per il goal segnato contro l'Adelaide United il 14 gennaio 2011 al Sydney FC. Dall'Australia agli Stati Uniti, dove Sam Kerr vola nel 2013, la calciatrice guadagna la stima dei vertici del Western New York Flash, la squadra dove gioca nel 2013 e 2014. Nel corso del campionato, la giovane Kerr si aggiudica il titolo di miglior giocatrice della settimana per la doppietta e l'assist segnati contro il Portland Thorns.
Italia: Sofia Gaggia
Forse ancora poco nota a livello internazionale, ma già sicuramente un'atleta degna di attenzione in ambito nazionale: Sofia Anna Vittoria Gaggia, sciatrice alpina e campionessa in discesa libera alle Olimpiadi di Pyeongchang nel 2018, nasce a Bergamo nel 1992. Il debutto nel circuito FIS nel 2007 avviene in una gara giovanile a Livigno, che la Gaggia conclude portando a casa un secondo e poi un primo piazzamento nel supergigante. Vincitrice di ben sette gare di fila in Coppa del Mondo, Sofia ha dovuto interrompere la propria carriera a seguito di un infortunio nel febbraio 2020, quando la sciatrice subisce una frattura del radio sinistro nella gara del supergigante di Garmish-Partenkirchen. Sulla stessa pista, la Gaggia andrà incontro ad un altro trauma nel gennaio del 2021, stavolta, una distorsione al ginocchio destro che la terrà ferma per tutta la stagione 2020-2021.
Stati uniti: Simone Biles
Il Time Magazine non ha dubbi: alla ginnasta statunitense Simone Biles, classe 1997, va il titolo di Atleta dell'Anno 2021. Allenatasi per ben cinque anni per esordire in perfetta forma alle Olimpiadi di Tokyo, la Biles sembra fare qualcosa di inaspettato: nel bel mezzo della stagione olimpica, annuncia di soffrire di "twisties": una condizione di momentanea sfasatura di coordinazione tra mente e corpo. Proprio quando tutti erano pronti a scommettere su almeno cinque vittorie della ginnasta statunitense, ecco che lei stupisce il pubblico dichiarando di non poter continuare a gareggiare fin quando la sua salute psico-fisica non sia ristabilita. La ventiquattrenne ha marcato la storia della ginnastica debuttando nel 2003 a soli sei anni; si aggiudica nel 2010 un oro al corpo libero e un bronzo nel volteggio durante i Campionati Nazionali Olimpici Giovanili Femminili; un anno dopo, nel 2011, la Biles entra nel livello d'élite e nel 2016 guadagna ben quattro ori alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Da notare che con questo quartetto di medaglie al collo la ginnasta statunitense diventa la prima atleta nella sua specialità a vincere tre titoli mondiali di fila.
Giamaica: Elaine Thompson-Herah
La velocista giamaicana Elaine Thompson-Herah, nata nel 1992 a Manchester, ha donato ancora una volta momenti di sorpresa ed entusiasmo a milioni di fan con la doppietta 100m - 200m alle Olimpiadi di Tokyo 2020; impresa che aveva già realizzato con successo a Rio 2016. Uno degli ultimi traguardi raggiunti dalla Thompson-Herah è stato il nuovo record giamaicano dei 100m in piano con 10"54 nell'agosto del 2021, arrivato poco meno di un mese dopo il record olimpico di 10"61 nel luglio dello stesso anno a Tokyo. Record, quest'ultimo, che ha valso la medaglia d'oro alla velocista giamaicana, arrivata prima davanti alle connazionali Shelly-Ann Fraser Pryce e Shericka Jackson. Gli esperti di atletica leggera di tutto il mondo già prospettano per la giovane Elaine un futuro roseo nell'ambito delle competizioni dei 100 e 200 metri grazie alle sue doppiette... apripista di tutto rispetto di una carriera ancora tutta da scrivere.

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