Curiosità

SPID: le convenzioni sono state rinnovate e la continuità è garantita

di Redazione Picenotime

AgID e i gestori di identità digitale hanno scelto di rinnovare lo SPID fino al 2027 e ci potrebbero essere anche ulteriori proroghe. I cittadini tirano un sospiro di sollievo e le imprese hanno il tempo di adeguarsi in vista del futuro passaggio all'identità digitale unica europea.

Allora, quello che sappiamo è che lo SPID resterà sicuramente attivo fino al 2027 e che potrebbe essere esteso anche per altri 36 mesi. L'obiettivo è quello di accompagnare la popolazione mentre si definisce e si consolida l'identità digitale, in accordo con l'Europa. Ad oggi, ci sono migliaia di servizi pubblici e privati che usano lo SPID e si sta procedendo con l'integrazione della CIE e dell'IT Wallet.

Perché è stato rinnovato fino al 2027

La proroga chiude una fase di incertezza e offre stabilità regolatoria e operativa a cittadini. La PA e le aziende già oggi basano molti flussi digitali sullo SPID, come i pagamenti e i tributi locali, le visure e le pratiche d'impresa, la scuola e la sanità online, le banche e le assicurazioni. Il rinnovo mette nero su bianco la continuità del servizio e, con la finestra di estensione fino a tre anni, consente una transizione ordinata verso i modelli sempre più integrati con la CIE e l'IT Wallet.

Oltre a questo, le parti hanno annunciato un focus sulla sicurezza e sul miglioramento continuo. È previsto un tavolo di lavoro permanente e tanti nuovi strumenti per far verificare ai cittadini gli SPID attivi legati al proprio codice fiscale. È un passaggio pratico che punta a ridurre gli abusi e le identità dimenticate.

41 milioni di identità e più di 1,2 miliardi di accessi all'anno

Per capire la portata del rinnovo basta guardare i dati più recenti:

  • Più di 41 milioni di cittadini hanno attivato lo SPID.
  • Ci sono state ben 1,2 miliardi di autenticazioni nel 2024.
  • Più di 630 milioni di accessi nel primo semestre 2025.
  • Circa 52 mila nuove identità ogni settimana nel 2025.

Questi volumi spiegano perché la continuità del servizio non è un dettaglio, è l'infrastruttura che regge l'accesso digitale quotidiano di gran parte del Paese.

Cosa cambia per i cittadini che usano lo SPID

Se usi già lo SPID, non devi fare nulla. Le tue credenziali restano valide e continuerai ad autenticarti come sempre sui siti e sulle app della PA e dei privati dove è presente il pulsante "Entra con SPID". Per i nuovi attivatori, la procedura resta disponibile tramite i gestori accreditati e i canali già noti (online o di persona).

Per molti servizi privati come le banche e le assicurazioni, l'accesso con lo SPID resta tra le opzioni più comode per l'iscrizione e per i login sicuri, lo stesso vale per i settori regolati dove è richiesta una verifica forte dell'identità. Qui lo SPID velocizza gli onboarding e i controlli.

Tra i servizi che si appoggiano allo SPID ci sono anche gli operatori di gioco online autorizzati. In questo caso, l'identità digitale serve per velocizzare il riconoscimento e il controllo dell'età. La continuità fino al 2027 torna utile anche a chi guarda al mercato dei nuovi casino online del 2026 perché c'è già uno strumento utile come lo SPID per rendere più snella la parte burocratica e per accedere senza dover caricare i documenti. Non solo, lo SPID serve anche per attivare l'autoesclusione dal gioco, l'ADM mette a disposizione un servizio che va a limitare l'account su tutti i casinò online regolamentati.

SPID, CIE e IT Wallet: come si incastrano

Non è una gara a quale funziona meglio. Il percorso del governo punta a razionalizzare gli strumenti verso un ecosistema integrato:

  • Lo SPID oggi assicura la copertura più ampia
  • La CIE cresce come credenziale forte
  • L'IT Wallet promette di portare sullo smartphone un portadocumenti digitale conforme ai futuri standard europei.

Il rinnovo delle convenzioni serve proprio a evitare i buchi di servizio mentre si costruisce questo disegno.

In pratica, nel breve-medio periodo continueremo a vedere lo SPID come opzione di accesso ovunque, ma crescerà l'interoperabilità verso la CIE e, progressivamente, verso l'IT Wallet per i certificati e gli attributi (patenti, tessere, attestazioni) quando saranno disponibili.

Alcune novità per quanto riguarda la sicurezza e la sostenibilità

Il rinnovo non comporta solamente un aumento del tempo a disposizione, ma porta con sé alcune linee di lavoro concrete:

  • Sicurezza by design: aggiornamento continuo delle misure anti-abuso e canali più chiari per verificare quali identità SPID risultano attive su un codice fiscale.
  • Sostenibilità del sistema: le istituzioni e i provider lavorano per garantire equilibrio economico e qualità del servizio nel medio periodo, così da evitare le interruzioni e da preservare l'esperienza dell'utente.

Guardiamo al futuro: cosa succederà nei prossimi 12-24 mesi

È realistico aspettarsi:

  • più integrazione tra lo SPID e la CIE nell'esperienza utente;
  • strumenti di self-service per controllare e gestire le proprie identità attive;
  • ampliamento dell'uso dello SPID anche nel mondo professionale e d'impresa, con notifiche e servizi che richiedono livelli di garanzia differenziati.

Quindi, possiamo dire che lo SPID non solo resta, ma matura. Il rinnovo delle convenzioni fino al 2027, con opzione di estensione, mette in sicurezza l'accesso digitale di milioni di italiani, mentre il sistema evolve verso un'identità più semplice, integrata e interoperabile.



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