Dal 2025 niente più fattura elettronica per medici e dentisti: tutte le novità
di Redazione Picenotime
giovedì 10 luglio 2025
Nel 2025 arriva una novità importante per chi lavora nel settore sanitario: il divieto di emettere fattura elettronica nei confronti dei pazienti privati diventa permanente. Una misura attesa da tempo da medici, odontoiatri e associazioni di categoria, volta a tutelare in maniera più efficace la privacy dei pazienti. Ma cosa cambia realmente nella pratica quotidiana? E quali saranno le nuove modalità di gestione delle spese sanitarie? Facciamo il punto della situazione.
Perché è nato il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie
Il divieto di usare la fatturazione elettronica tramite il Sistema di Interscambio (SdI) per le prestazioni sanitarie rivolte alle persone fisiche è stato creato per proteggere la privacy dei pazienti. Il divieto è stato introdotto per la prima volta con due leggi: l’articolo 10-bis del Decreto Legge 119/2018 e l’articolo 9-bis del Decreto Legge 135/2018, convertito poi nella Legge 12/2019. Queste norme stabiliscono che medici, dentisti e altri professionisti sanitari non possono inviare le fatture delle loro prestazioni verso privati tramite il Sistema di Interscambio, per evitare che dati sanitari molto delicati vengano condivisi con soggetti non autorizzati. Nel tempo, il decreto è stato prorogato di anno in anno fino al 31 dicembre 2024, per continuare a garantire la protezione dei dati sensibili dei pazienti.
Le novità del 2025: il divieto diventa definitivo
Nel 2025 sono arrivate due importanti conferme. Prima con il Decreto Milleproroghe, che ha esteso il divieto fino al 31 marzo 2025 per chi deve trasmettere i dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS) per la dichiarazione dei redditi. Poi, con la Legge 15/2025, il divieto è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025 e, soprattutto, è diventato definitivo. La legge spiega chiaramente che:
i soggetti obbligati a trasmettere i dati al Sistema TS devono continuare a emettere fatture in formato cartaceo o elettronico semplice (es. PDF), ma fuori dal SdI, anche nel caso in cui il paziente si opponga all’invio dei dati.
Anche i soggetti non obbligati all’invio al Sistema TS non possono emettere fatture elettroniche per prestazioni sanitarie rese a persone fisiche, secondo quanto stabilito dall’art. 9-bis, comma 2 del D.L. 135/2018.
In breve, tutte le prestazioni sanitarie per pazienti privati non potranno più essere fatturate tramite il Sistema di Interscambio, indipendentemente dalla volontà del paziente o dall’obbligo di inviare dati.
Vantaggi e criticità del nuovo sistema
Dal punto di vista della privacy e della semplificazione, il nuovo sistema offre indubbi vantaggi. L’abolizione definitiva della fatturazione elettronica nei confronti dei pazienti elimina ogni rischio legato alla diffusione non autorizzata di informazioni sensibili. Inoltre, l’invio annuale delle spese sanitarie consente ai professionisti di concentrarsi maggiormente sulla propria attività clinica, riducendo gli oneri amministrativi ricorrenti. Tuttavia, non mancano le criticità: la gestione autonoma della documentazione fiscale richiede strumenti adeguati e un’attenta pianificazione, soprattutto per evitare errori nella conservazione delle fatture, nell’applicazione dell’imposta di bollo e nella rendicontazione annuale delle spese al STS.
Il ruolo del commercialista nella nuova gestione fiscale
In un contesto normativo che cambia rapidamente e che presenta specificità legate al settore sanitario, è fondamentale affidarsi a un professionista esperto. Un commercialista per dentisti Roma rappresenta un alleato prezioso nella gestione fiscale di uno studio odontoiatrico, in grado di:
organizzare le nuove modalità di fatturazione in modo efficiente;
pianificare correttamente l’invio dei dati sanitari al STS;
ottimizzare il carico fiscale dello studio rispettando tutte le normative vigenti;
offrire supporto nella conservazione delle fatture e nell’applicazione delle imposte accessorie.
La consulenza di un professionista specializzato permette di evitare sanzioni, ritardi e problematiche legate all’interpretazione delle norme, offrendo allo stesso tempo una visione strategica dell’attività sotto il profilo economico.

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