Sughetto con salsiccia pezzente

di Redazione Picenotime

martedì 25 giugno 2019

Tipico delle terre della Lucania nota oggi come Basilicata, il salame pezzente, chiamato anche nnoglia o nuglia, si faceva apprezzare in tavola come prodotto povero, ricavato dalle parti avanzanti dalla macellazione del maiale, ma negli ultimi tempi, ha preso il suo posto nelle tavole di tutta Italia diventando protagonista di sfiziosi aperitivi e rustiche cene. Presente negli elenchi dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani e recentemente inserito da Slow Food tra i presidi della regione Basilicata.

Si tratta di un prodotto che se prodotto artigianalmente risulta essere molto salutare, come come il salame pezzente prodotto, in Basilicata, dalla Macelleria D’andrea , da oltre 20 anni impegnati in questa antica arte di produzioni di salumi, dalle sapienti mani dei maestri che ne seguono ogni processo: dalla scelta delle migliori carni all'ottenimento del prodotto finale.

Il Pezzente viene preparato artigianalmente selezionando con attenzione le carni utilizzate che provengono da maiali locali allevati naturalmente donando a questa salsiccia un gusto unico e corposo. La sua lista degli ingredienti è breve, anzi brevissima: carne suina locale, sale, finocchio e aglio che lavorati e stagionati portano a questo splendido prodotto artigianale che viene persino incartato a mano.

La salsiccia pezzente si presta a varie ricette: viene spesso impiegata per insaporire e donare corposità a piatti come sughi, zuppe, ragù e minestre dove mostrerà il suo carattere rustico e avvolgente ma non è da disdegnare anche in accompagnamento ad alcuni secondi, specie in presenza di ortaggi come le patate. Tuttavia, il meglio lo regala gustata in purezza come parte di un gustoso aperitivo all'italiana. Tra le varie ricette tipiche si può provare quella dei ferriceli con sughetto al pezzente e rafano.

Per quanto riguarda invece i suoi abbinamenti col vino, è facile intuire che un salume di questa portata gastronomica debba essere accostato a vini dal gusto deciso e corposo. Si rimane in Basilicata con un Aglianico del Vulture o ci si sposta sullo stivale per bere un buon bicchiere di Primitivo di Manduria, Negramaro, Amarone della Valpolicella o ancora, per andare sul classico un calice di Barolo o di Brunello di Montalcino. 

Una volta acquistato il Pezzente, esso può essere conservato in luogo fresco se viene comprato intero e una volta tolte le prime fette, quello restante deve essere coperto da uno strato di pellicola trasparente per alimenti. In questa maniera è possibile conservarlo per circa un mese.
Nel caso in cui invece, esso venga acquistato e direttamente affettato deve necessariamente essere consumato nel giro di 24 ore. 


Commenti