La pandemia da SARS-CoV-2 ha avuto, e continua ad avere, effetti devastanti sulla nostra società, incluse le sempre maggiori difficoltà a diffondere e mantenere un sano rapporto con l'esercizio fisico nella maggioranza della popolazione. La quarantena e l'isolamento forzato dei positivi e dei loro contatti, la chiusura di palestre e piscine e le limitazioni alle uscite di casa hanno danneggiato non solo gli sportivi professionisti, ma soprattutto la massa di popolazione a rischio obesità, diabete e problemi vascolari che ha limitato sempre di più il necessario esercizio fisico.
Per aiutarti a saperne di più, gli specialisti di dammisesso hanno condiviso informazioni su come il coronavirus ha cambiato la vita sportiva durante la pandemia.
Lo sport nel mondo durante la pandemia
Solo nei momenti più critici della Seconda guerra mondiale il mondo dello sport aveva avuto una battuta d'arresto paragonabile a quella intervenuta durante la pandemia da COVID-19. Nei primi mesi del lockdown le attività sportive anche professionistiche sono in diversi modi state fermate: ma a soffrire particolarmente è stato l'universo degli sport di squadra.
Se ancor oggi gli stadi si mostrano deserti, più che la fruizione dello sport a essere danneggiata è stata proprio la sua pratica, con una marea di stop imposti agli atleti che hanno visto un decremento significativo dei loro allenamenti e delle loro performance. Per non parlare degli amatori, che da più di un anno incontrano problemi nel praticare il loro sport preferito, e per non parlare dei soggetti a rischio che beneficerebbero significativamente della pratica fisica ma hanno difficoltà ad accedervi.
Quali sono gli effetti del COVID-19 sul cuore?
Anche se la materia è ancora oggetto di studi, è dimostrato che il SARS-CoV-2 ha effetti negativi sul sistema cardiovascolare. Sono state segnalate, fin dai primi casi cinesi, complicanze come aritmie e scompenso, spesso presenti con strascichi più o meno seri anche dopo la guarigione (un 12 per cento delle persone che ha superato il virus, secondo uno studio cinese, va incontro a insufficienza cardiaca, la quale ha inoltre un'incidenza del 25 per cento sui pazienti poi deceduti). Per cercare di limitare questi problemi sono allo studio farmaci cardioprotettivi per la cura del Covid, che saranno in grado di limitare la mortalità e anche i problemi a lungo termine sui guariti.
Qual è il potenziale rischio cardiaco connesso all'esercizio fisico per chi ha il COVID-19?
Per gli atleti professionisti che sono stati contagiati sarà necessario, prima di riprendere l'attività a pieno regime, sottoporsi ad alcuni test medici, tra cui Test da sforzo massimale, Holter ECG,
test cardiopolmonare. Sono necessari anche accertamenti tramite ecocardiogramma e, per quanto riguarda i polmoni, spirometria.
In generale, per chi è positivo, l'attività sportiva è da escludersi, e anche chi si mostra asintomatico dovrebbe fare particolare attenzione limitandosi solo ad attività molto leggere come stretching e yoga. Il virus, infatti, anche se si manifesta in forma non sintomatica, può avere comunque effetti sul sistema cardiopolmonare ed è quindi necessaria particolare attenzione a evitare sovraffaticamento.
Consigli pratici per l'esercizio fisico durante la pandemia da COVID-19
Il nostro ministero della salute, durante la pandemia, si è preoccupato di divulgare documenti che invitano la popolazione a non abbandonare la pratica del movimento fisico, da sempre incoraggiata dalle istituzioni. Infatti, è ampiamente riconosciuto come l'esercizio sia indispensabile per prevenire invecchiamento precoce, malattie cardiovascolari e obesità. Il ministero della salute non ha potuto fare molto di meglio che consigliare piccole attività casalinghe, come:
In effetti, per quanto sembri poco, praticare una costante attività fisica all'interno degli spazi casalinghi può portare a dei benefici paragonabili a quelli delle classiche attività in palestra o all'aperto, almeno per quanto riguarda i principianti e i tendenzialmente sedentari.
Alcune linee guida per la gestione degli sport nel futuro
Gli scenari che si prospettano sembrano essere positivi: grazie alla diffusione del vaccino si auspica che la pandemia da SARS-CoV-2 veda ridurre in un tempo relativamente breve i suoi effetti più pericolosi, trasformandosi magari in una sorta di normale influenza nei prossimi anni. È certo però che il mondo dello sport dovrà fare tesoro di questa esperienza, predisponendo linee guida certe in previsione di altre eventuali prossime epidemie.
Di sicuro, sarà necessario studiare pratiche sportive sempre più individualizzate e individuare strutture e modalità per soddisfare l'esigenza di movimento di tutta la popolazione, con un incremento degli studi sullo sport casalingo e individuale e campagne informative adeguate. Andranno incrementate le attività e i poli sportivi all'aperto, anche all'interno dei parchi, e dovrà essere posto l'accento sulla cultura sportiva insegnata nelle scuole.
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