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Il tartufo nero dei Sibillini, un’eccellenza su cui puntare

di Redazione Picenotime

venerdì 19 settembre 2014

Il tartufo nero dei Monti Sibillini è un’eccellenza che va promossa e sostenuta: ne è convinta Confagricoltura Ascoli-Fermo, il cui direttore Ivo Guaiani afferma che l’agricoltura picena ripone molte speranze, quest’anno, sulla raccolta dei tartufi.

Il tartufo nero, nel Piceno, ha una tradizione che risale agli anni Cinquanta del secolo scorso quando, in un territorio pedemontano e collinare molto vasto, fino a Ripatransone, si è sviluppato un fiorente mercato legato alla tartuficoltura.

Attualmente, si stima che le tartufaie ascolane si estendano per oltre 800 ettari (su un totale di 2.000 ettari comprendendo anche la provincia di Fermo) senza considerare le tartufaie naturali.

"Si è invece conclusa la raccolta dello scorzone (Tuber aestivum)– ha dichiarato il direttore Guaiani - che è andata molto bene sia sotto l'aspetto qualitativo e che sotto quello quantitativo. L'immissione sul mercato di una quantità elevata di quello che, comunemente, viene anche definito “tartufo estivo” ha fatto scendere la quotazione, che è stata mediamente pari a 30/40 euro al chilo al produttore. Ovviamente, poi, il prezzo è risalito una volta immesso sul mercato il prodotto".

Il tartufo nero dei Sibillini

Il tartufo nero dei Sibillini