• Curiosità
  • Investire un immobile: come capire se è il momento giusto per farlo

Investire un immobile: come capire se è il momento giusto per farlo

di Redazione Picenotime

martedì 10 marzo 2020

I prezzi delle vendite nel mercato immobiliare hanno conosciuto un significativo calo nel corso degli ultimi anni. In particolare, le quotazioni dell’usato sono diminuite fino al 40% con riferimento ad abitazioni che sono state costruite tra i 20 e i 30 anni fa, e fino al 20% nel caso del seminuovo, cioè per immobili che hanno alle spalle non più di 10 anni. Chi ha intenzione di acquistare, pertanto, ha l’opportunità di imbattersi in occasioni più che convenienti, magari approfittando di formule di compravendita inedite rispetto al passato.

Le simulazioni di investimento

Chi ha eseguito delle simulazioni di investimento ha scoperto situazioni degne di interesse. Per accendere un mutuo, comunque, è bene tenere in considerazione anche i costi che devono essere affrontati per l’imposta sostitutiva e per le spese di istruttoria, senza dimenticare la spesa di perizia e il finanziamento ipotecario presso un notaio. Ebbene, le simulazioni di investimento suggeriscono che non bastano otto anni per far sì che l’acquisto di un appartamento con tre locali in una zona semicentrale si riveli conveniente; nel caso in cui si opti per un bilocale in periferia, gli eventuali vantaggi sono minimi, facendo riferimento a città come Torino, Roma o Napoli.

Pagare in contanti o accendere il mutuo?

Va detto che le analisi più recenti hanno messo in evidenza un trend che si va diffondendo sempre di più, vale a dire il pagamento in contanti in sostituzione del mutuo. Se si decide di propendere per questa opzione, ovviamente si ha a che fare con costi molto minori, e gli investimenti assumono tutto un altro significato. Prendendo come riferimento sempre un periodo di otto anni, infatti, in questo caso il bilancio rimane positivo. Chi ha liquidità a disposizione, dunque, dovrebbe prendere in esame la possibilità di evitare un finanziamento.

L’acquisto con patto di riservato dominio

Tra le soluzioni più interessanti a cui si può pensare per l’acquisto di un immobile c’è quella che si basa sul patto di riservato dominio: in questo caso il bene viene trasferito con una formula che prevede che una parte dell’importo venga versata al momento della stipula e la restante parte viene pagata a rate, la cui entità può essere concordata. Questo tipo di acquisto, dunque, non presuppone l’accensione di un mutuo: contando che non sempre si hanno le possibilità per accedere a un finanziamento presso un istituto di credito, il vantaggio è significativo (anche perché non ci sono interessi da pagare).

Il calo dei mutui

Non è un caso che le ricerche compiute da Agenzia delle Entrate, ma anche da Banca d’Italia, Tecnoborsa e Osservatorio di Nomisma, mettano in luce una riduzione della quantità di abitazioni che vengono acquistate attraverso un mutuo. Ciò può apparire un paradosso se si pensa che negli ultimi anni i tassi – sia variabili che fissi – si stanno riducendo sempre di più; alle origini del fenomeno, invece, c’è un ricorso molto più consistente al denaro contante. Anche sul fronte degli affitti, per altro, si sta assistendo a un ridimensionamento.

Investire si può

A conti fatti, anche nel 2020 l’acquisto di una casa rappresenta un investimento che vale la pena di sostenere: magari mettendosi in cerca di immobili usati su AAAnnunci.it, dove si possono trovare annunci provenienti da ogni parte d’Italia. Alcuni proprietari, per altro, consentono di prendere in affitto un appartamento per alcuni anni, prima dell’acquisto: in pratica, è come accendere un mutuo ma evitando diverse incombenze burocratiche, dal momento che l’importo che viene versato si sottrae al prezzo finale, senza che siano applicati gli interessi.


Commenti