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Allevi preferisce Jovanotti a Beethoven, pioggia di polemiche

di Redazione Picenotime

giovedì 25 luglio 2013

Sta facendo molto discutere l'affermazione di Giovanni Allevi nel corso della sua partecipazione al Giffoni Film Festival in provincia di Salerno. Il 44enne musicista ascolano, rispondendo ad una domanda di una ragazza che chiedeva per quale motivo a lei non piacesse Beethoven, Allevi ha dato una spiegazione abbastanza logica, molto “rock”, sintetizzabile nel titolo ad effetto: “Beethoven manca di ritmo, il ritmo ce l’ha Jovanotti”.

Sono passati pochissimi minuti e subito sul web si sono scatenate levate di scudi da parte degli amanti accaniti del grande compositore tedesco vissuto a cavallo tra il XVII e il XIX secolo. Non è la prima volta che il genio ascolano manda su tutte le furie i "puristi" della musica con frasi ad effetto, ma rientra a pieno nella sua personalità istrionica e fuori dagli schemi. 

Molti degli addetti ai lavori, tra i quali il violinista Uto Ughi, sostengono infatti che il successo di Allevi sia il prodotto di un'abile operazione di marketing e non di una reale capacità di innovazione musicale che lo stesso compositore rivendica. Il pianista ascolano, dal canto suo, ha sempre considerato le critiche a lui rivolte come delle offese personali, astratte e non contestualizzate.

Resta il fatto che Allevi continua a ricevere applausi in tutti il mondo e a vendere migliaia di copie, condividendo con altri grandi personaggi del passato come Jhon Lennon e Frank Zappa la pioggia di critiche figlie della volontà di gettare sassi negli stagni degli schemi precostituiti.

Allevi al Giffoni

Allevi al Giffoni