Curiosità

Bitcoin e criptovalute, un mondo noto a (quasi) tutti

di Redazione Picenotime

A distanza di quasi diciassette anni dalla sua prima apparizione il 3 gennaio 2009, data in cui il suo creatore “minò” il primo blocco, il Bitcoin resta ancora per molti un oggetto misterioso sotto diversi punti di vista. Quello che anche i non addetti ai lavori hanno compreso è il fatto che il suo funzionamento di base di questa nuova moneta è legato all’informatica (del resto il nome lo suggerisce esplicitamente) e che oggi le transazioni con questa moneta digitale costituiscono un metodo di pagamento comune, utilizzato da moltissimi e-commerce, piattaforme di streaming o gaming e da moltissimi altri servizi di intrattenimento digitale, come i casinò online (se cerchi una piattaforma di gioco dove poter utilizzare le criptovalute vai su Cryptocasino.com).

Prima di tutto occorre partire da una precisazione fondamentale (se siete esperti di criptovalute, saltate pure questo paragrafo): il Bitcoin è una criptovaluta, ma non tutte le criptovalute sono Bitcoin! Questo significa, in altre parole, che il Bitcoin è un sottoinsieme dell’insieme che comprende al suo interno tutte le criptovalute esistenti. Il Bitcoin, infatti, è stata soltanto la prima moneta digitale, ma da quel momento altre ne sono nate, che sfruttano lo stesso principio di funzionamento, la blockchain. Oggi ne esistono più di 2500, alcune delle quali stanno vivendo un’ascesa vertiginosa in termini di popolarità e valore, come nel caso di Dogecoin!)

Blockchain: come funziona in parole semplici

Per capire come funziona la tecnologia che sta alla base di tutte le monete digitali, possiamo partire dal nome con cui vengono comunemente identificate: criptovalute. La radice cripto- fa riferimento alla natura codificata di questa moneta; a differenza della moneta “normale”, infatti, il cui utilizzo avviene tramite il trasferimento fisico (o digitale) della stessa, per utilizzare le criptovalute abbiamo bisogno che ogni transazione venga “registrata” all’interno di un blocco (blockchain significa letteralmente “catena di blocchi”), che ha la funzione di registro virtuale.

Ogni volta che il numero di transazioni effettuate raggiunge un certo numero il blocco viene “chiuso”, ovvero viene collegato al blocco precedente in modo indissolubile attraverso un codice crittografico unico: è grazie a questo processo, ripetuto più volte, che si crea una catena, la famosa blockchain, ed è da esso che si ricava il nome di criptovalute.

Come investire in criptovalute

Le cose da sapere sulle criptovalute non terminano certo qua; ad esempio, vi starete già chiedendo come acquistare bitcoin, domanda estremamente utile se si desidera investire su questa moneta, che promette possibilità di ricchi guadagni. Ma prima di questo è importante conoscere almeno un’altra cosa: esistono due modi per investire in cripto.

Investimento diretto

Investire direttamente in criptovalute significa acquistarle, ovvero diventare il proprietario legittimo delle monete digitali. L’acquisto avviene su piattaforme specializzate chiamate exchange, e le monete possono essere custodite o direttamente sulla piattaforma dove si sono acquistate, o essere trasferite in un wallet personale, con maggiori garanzie di sicurezza.

Investimento indiretto

In questo caso, invece, si investe nelle criptovalute acquistando azioni di aziende la cui attività è strettamente legata a questo settore; ad esempio, si possono acquistare le azioni di aziende con criptovalute in bilancio, o di società di “mining”.

Abbiamo fatto un piccolo passo nello sconfinato mondo delle criptovalute, cercando di dare un’idea generale del loro funzionamento e delle possibilità di guadagno che offrono, ma sono ancora tantissime le cose da scoprire per chi desidera avventurarsi a fondo in questa nuova dimensione!

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