Presentation design e comunicazione visiva: l'esperto Maurizio La Cava analizza come cambiano le esigenze delle aziende
di Redazione Picenotime
lunedì 07 aprile 2025
Il 2025 segna un ulteriore passaggio nell’evoluzione delle modalità con cui le aziende comunicano idee, strategie e risultati. In un panorama in cui l’attenzione è sempre più frammentata e la concorrenza comunicativa cresce in ogni settore, la capacità di progettare presentazioni efficaci è diventata una competenza chiave. Maurizio La Cava, esperto riconosciuto nel campo del Leon Presentation Design, analizza le trasformazioni in corso nella comunicazione visiva aziendale, con particolare attenzione agli strumenti e ai linguaggi più utilizzati.
Sempre più realtà, grandi e piccole, si affidano a professionisti del visual storytelling per costruire messaggi chiari, veloci da comprendere e graficamente coerenti con l’identità del brand. Le slide non sono più semplici supporti visivi, ma strutture narrative che devono guidare il pubblico lungo un percorso logico ed emotivo. In questo processo, e lo sottolinea lo stesso Maurizio La Cava nel suo sito, affidarsi a un’agenzia è molto importante laddove non si disponga internamente di strumenti e competenze approfondite.
Secondo La Cava, il cambiamento non riguarda solo l’estetica delle presentazioni, ma la loro funzione strategica all’interno dell’ecosistema comunicativo aziendale. Le aziende non si limitano più a comunicare verso l’esterno: condividono internamente, formano, vendono, motivano. E per farlo, usano le presentazioni come veicoli di sintesi, contenitori dinamici di dati, immagini e storytelling. Da qui nasce la necessità di adottare un approccio progettuale vero e proprio, dove il design non è decorazione, ma struttura.
La rapidità con cui si generano i contenuti e la pressione sulle tempistiche di consegna spingono anche i team interni a dotarsi di strumenti che facilitino l’allineamento tra i vari reparti. Template condivisi, palette cromatiche integrate, layout modulari sono diventati elementi imprescindibili per mantenere coerenza e professionalità, soprattutto in aziende che operano su più sedi o in ambiti internazionali. La tendenza è quella di internalizzare le competenze di design, ma con il supporto di strumenti avanzati che permettano anche ai non addetti ai lavori di creare presentazioni all’altezza delle aspettative.
Un altro trend significativo riguarda il ruolo dei dati. Le presentazioni aziendali sono sempre più dense di grafici, numeri e infografiche interattive. Ma per essere realmente efficaci, queste informazioni devono essere interpretate, selezionate e rappresentate con rigore visivo. Il Presentation Design diventa così una disciplina di confine tra analisi e comunicazione: serve a trasformare il dato in significato, e il significato in decisione. Anche in questo ambito, gli strumenti digitali giocano un ruolo cruciale, rendendo più agevole la creazione di visualizzazioni comprensibili e immediate.
Cambia anche il formato. Se un tempo PowerPoint era considerato il canale standard e quasi esclusivo per la presentazione dei contenuti, oggi si assiste a una contaminazione tra formati: video brevi, presentazioni interattive, animazioni leggere, versioni per il mobile. La presentazione, in sostanza, esce dalla sala riunioni per entrare nella quotidianità delle piattaforme digitali: può essere condivisa via link, rivista su smartphone, integrata in un sito o adattata per un evento in streaming.
Maurizio La Cava sottolinea anche l’importanza della leggerezza visiva. In un’epoca dove tutto è rapido e i contenuti competono per l’attenzione dell’utente, una presentazione sovraccarica, piena di testo o disordinata rischia di diventare inefficace o addirittura dannosa. Il trend del 2025 va in direzione di slide più ariose, meno dense di testo, più focalizzate su un’idea alla volta. È una scelta di design, ma anche una strategia di comunicazione che parte dalla consapevolezza di chi ascolta.
In questo scenario in trasformazione, il ruolo del Presentation Designer diventa sempre più ibrido: tecnico, creativo, strategico. Non è più solo un “grafico per le slide”, ma una figura capace di progettare esperienze visive che aiutano a convincere, coinvolgere, spiegare. Le aziende che investono in questo tipo di competenze – interne o esterne – mostrano maggiore efficacia nella comunicazione e maggiore coerenza nel proprio posizionamento.
Il 2025, secondo La Cava, sarà l’anno della sintesi intelligente: meno slide, più contenuto mirato; meno effetti visivi superflui, più chiarezza strutturale; meno approssimazione, più progettazione. E in questo passaggio, l’adozione di strumenti digitali evoluti, combinati a un metodo professionale, sarà il punto di svolta per molte realtà che cercano di fare il salto da “presentazioni funzionali” a “presentazioni efficaci”.

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