La digitalizzazione porta con sé grandi opportunità di crescita per le imprese, siano esse multinazionali e PMI, così come per studi professionali e liberi professionisti. Abbracciando la trasformazione degli ambienti di lavoro e dei flussi documentali, possono raggiungere livelli più elevati di efficienza e produttività, migliorando anche la sostenibilità dei processi.
In particolare, oggi le organizzazioni si trovano ad affrontare una grande sfida: mettere dipendenti e collaboratori operativi da remoto nelle condizioni di lavorare in maniera ottimale, in termini di produttività e non solo.
Sotto questo punto di vista le soluzioni smart - e in quanto tali intelligenti - sviluppate da realtà come Kyocera Document Solutions Italia si rivelano quanto mai interessanti in quanto consentono di supportare la realizzazione di ambienti di lavoro ibridi, offrendo alle imprese la scalabilità e resilienza necessarie per essere competitive, nel breve e nel lungo periodo.
Inutile negarlo: la pandemia ha accelerato l’uso delle tecnologie su una scala di persone più ampia.
Del resto, è nei momenti di necessità/emergenza che l’essere umano tira fuori il meglio di sé, adattandosi alle circostanze e trovando risorse inaspettate, persino facendo leva su strumenti e approcci fino a quel momento sì presenti, ma magari non adottati.
Il lavoro ibrido rientra tra questi, in relazione a un modus operandi che vede al centro la combinazione di lavoro in loco e a distanza. Un approccio che consente di soddisfare le esigenze nate dal connubio digitalizzazione-globalizzazione, permettendo di operare al meglio da qualsiasi posto e nel miglior modo possibile.
Quali sono i benefici per le aziende che derivano dall’implementare il lavoro ibrido? Ce ne sono diversi, vediamoli nel dettaglio:
● Il team risulta più propenso ad adattarsi alle situazioni di cambiamento, reagendo in maniera più tempestiva ed efficace.
● In presenza di eventi che portano con sé una certa criticità, il personale reagisce con un atteggiamento all’insegna della resilienza: una situazione che tende a verificarsi spesso in un contesto imprenditoriale come quello attuale, caratterizzato da una velocità di cambiamento impareggiabile.
● Scalabilità del business, ovvero la capacità della singola impresa di espandersi anche in presenza di limiti e fattori di criticità.
C’è poi un ultimo vantaggio, non meno importante dei precedenti. Chi fa parte del team riscontra un maggiore equilibrio tra vita personale e vita privata, a fronte di un aumento della soddisfazione che genera a sua volta condizioni ottimali di performance durante le ore lavorative.
Esistono diverse soluzioni efficaci quando si tratta di creare un ambiente di lavoro ibrido. Nello specifico risulta efficace uno sviluppo a tre fasi.
In primo luogo, bisogna dotare il team degli opportuni strumenti per rimanere connessi, anche quando si opera all’interno della medesima sede: non dovrebbero esserci differenze in termini di operatività tra persone che sono nel medesimo luogo fisico e risorse che collaborano a distanza.
Questo passo è essenziale per connettere le persone e per ottenere un’ottimizzazione dei processi (secondo e terzo step). Le tecnologie in questione comprendono componenti sia hardware che software: laptop, stampanti, altri device e naturalmente soluzioni software. Il ruolo del responsabile IT risulta perciò quanto mai decisivo per l’identificazione e implementazione di un’infrastruttura tecnologica, che abiliti con successo il lavoro ibrido.
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