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Ricerca IA e il futuro della SEO: cosa devono sapere le imprese secondo l'esperto Roberto Serra

di Redazione Picenotime

venerdì 14 marzo 2025

Il panorama della ricerca online è in evoluzione: come l'Intelligenza Artificiale ridefinisce la visibilità e le implicazioni per le aziende

Il modo in cui gli utenti cercano informazioni online sta attraversando una trasformazione significativa. L'intelligenza artificiale (IA), esemplificata da strumenti come le AI Overviews di Google (precedentemente note come Search Generative Experience o SGE), rappresenta una realtà concreta che sta ridisegnando le pagine dei risultati di ricerca (SERP). Google stesso integra l'IA generativa in una porzione crescente delle ricerche, specialmente quelle di natura informativa. Per le aziende, ignorare questo cambiamento equivale a trascurare un fattore critico per la propria visibilità online e, di conseguenza, per l'acquisizione di clienti. Per comprendere le dinamiche in atto e le strategie da adottare abbiamo interpellato Roberto Serra, fondatore della omonima agenzia SEO, esperto nell'accompagnare le imprese nel loro sviluppo digitale.

L'impatto dell'IA sulla SEO: Potenziale riduzione dei click e crescente importanza della qualità

L'introduzione di risposte generate dall'IA direttamente nelle SERP solleva interrogativi sull'impatto nel numero di click diretti ai siti web. "Nel momento in cui Google, o un altro strumento basato su IA come Perplexity, fornisce una risposta esaustiva direttamente nei risultati," spiega Serra, "l'utente potrebbe non avere più la necessità di visitare le pagine tradizionali linkate. Questo fenomeno è particolarmente rilevante per le ricerche informative, quelle che tipicamente iniziano con 'come', 'cosa', 'perché'". Analisi preliminari sembrano confermare un incremento delle cosiddette "zero-click searches". Uno scenario che potrebbe destare preoccupazione, specie per le realtà imprenditoriali il cui modello si basa sull'attrazione di traffico organico tramite contenuti informativi.

Tuttavia, Serra invita a una valutazione più approfondita. "Non si tratta necessariamente solo di uno sviluppo negativo. Il traffico che continuerà a raggiungere i siti aziendali, magari proveniente da utenti in cerca di dettagli aggiuntivi o stimolati da una citazione nella risposta IA, sarà verosimilmente più qualificato e caratterizzato da un intento più preciso". L'IA eccelle nella sintesi di informazioni preesistenti, ma incontra difficoltà nel replicare esperienze dirette, analisi critiche o punti di vista originali. "È qui che risiedono le opportunità," afferma Serra. "I contenuti che dimostrano competenza, esperienza diretta, autorevolezza e affidabilità – i principi E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) valorizzati da Google – non solo avranno maggiori probabilità di essere citati come fonti dalle IA, ma continueranno ad attrarre utenti che cercano quel valore aggiunto che un'intelligenza artificiale non può fornire". L'attenzione si sposta dunque dalla mera quantità alla qualità, sia dei contenuti proposti sia del traffico generato.

Strategie operative per affrontare la rivoluzione IA

Di fronte a questo nuovo contesto, quali azioni concrete dovrebbero intraprendere le imprese? La SEO non scompare, ma si trasforma. "È necessario superare un approccio basato esclusivamente sulle parole chiave, per concentrarsi maggiormente su l'intento dell'utente e sulla creazione di contenuti che rispondano in modo completo e autorevole a domande specifiche, spesso formulate in linguaggio naturale e conversazionale," consiglia Serra. "Questo implica lo sviluppo di contenuti approfonditi, ben strutturati, possibilmente organizzati in 'topic cluster' che coprano un argomento in modo esaustivo". Parallelamente, la SEO tecnica assume un'importanza ancora maggiore: "Garantire che il sito sia performante, ottimizzato per i dispositivi mobili e che utilizzi i dati strutturati (schema markup) facilita la comprensione dei contenuti da parte dell'IA, aumentando le possibilità di essere inclusi nelle risposte generate".

Inoltre, è fondamentale adottare una prospettiva strategica più ampia. "La SEO non può più essere considerata un'attività isolata," sottolinea Serra. "Deve integrarsi pienamente con le altre iniziative di marketing digitale. Se l'IA riduce i click organici per determinate query, diviene ancora più cruciale costruire un brand solido, coltivare una community sui canali social, utilizzare strumenti come le newsletter e, potenzialmente, impiegare l'advertising a pagamento in modo strategico per intercettare intenti d'acquisto specifici, che attualmente sembrano meno influenzati dalle AI Overviews". L'obiettivo non è più soltanto raggiungere un buon posizionamento, ma affermarsi come fonte autorevole nel proprio settore, quella a cui l'IA fa riferimento e a cui gli utenti si rivolgono per informazioni affidabili e complete. Serra conclude: "L'intelligenza artificiale sta innalzando gli standard. Non è più sufficiente essere presenti online; è necessario distinguersi attraverso qualità, competenza e un approccio strategico integrato. Le imprese che sapranno adattarsi a questa evoluzione potranno non solo mantenersi competitive, ma anche cogliere nuove opportunità di crescita in questo rinnovato ecosistema della ricerca".

Il cambiamento è in corso e richiede attenzione strategica da parte del mondo imprenditoriale. Prepararsi adeguatamente è un imperativo per navigare con successo il futuro della visibilità online.