Curiosità

La storia della legge sulla sicurezza sul lavoro

di Redazione Picenotime

La sicurezza sul lavoro è normata, nel nostro Paese, dal D. Lgs. n. 81 del 2008. Abbiamo voluto approfondire l’argomento con gli specialisti di Sicurya.

Come è articolato il D. Lgs. n. 81 del 2008?

Questo testo è diviso in 13 titoli, che illustrano le disposizioni generali per poi affrontare il tema dei luoghi di lavoro, con riferimento in particolare ai dispositivi di protezione individuale e alle attrezzature di lavoro. Si mette in evidenza, poi, la disciplina complessiva, con l’elenco dei diversi rischi. Dopo un titolo incentrato sulla protezione, negli ambiti sanitario e ospedaliero, dalle ferite da punta e da taglio, si giunge a due appendici. A completare il decreto legislativo ci sono, infine, 51 allegati. Vale la pena di precisare che la normativa dedicata alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro è senza dubbio complessa, e in alcuni casi non è così semplice da applicare. Chiunque prenda parte all’attività lavorativa, privata o pubblica che sia, è tenuto a interpretarla nel migliore dei modi possibili.

In precedenza era in vigore, invece, la legge 626 del 1994.

Esattamente. Compiendo un salto a ritroso nel tempo, può essere utile chiamare in causa il D. Lgs. n. 626 del 19 settembre del 1994. Già alla fine degli anni ’80 si era presentata la necessità di mettere in atto le direttive del Consiglio Europeo in relazione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Ecco perché, dopo alcuni Decreti del Presidente della Repubblica, vide la luce il decreto legislativo del 1994, basato sulle direttive europee. In questo modo il nostro Paese poté contare per la prima volta su un testo unico nazionale dedicato alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro. Il decreto conteneva una raccolta di norme grazie a cui poteva essere disciplinata con un approccio organico una materia settoriale. In seguito, il decreto del 2008 prese il posto di quello emanato 14 anni prima, ed è in vigore ancora adesso.

Com’era la situazione della sicurezza sul lavoro nel Novecento?

Una certa attenzione nei confronti della sicurezza sul posto di lavoro ha attraversato tutto il Novecento. Nel 1906, per esempio, si aprì il primo Congresso Internazionale di Medicina del Lavoro, e fu così che prese il via una produzione legislativa che si sarebbe concretizzata negli anni a seguire. Nel 1930 fu la volta del Codice Penale, e 12 anni più tardi toccò al Codice Civile. Il 27 dicembre del 1947, poi, fu promulgata la Costituzione della Repubblica Italiana, che sarebbe entrata in vigore il 1° gennaio dell’anno seguente. Nel 1955, poi, esplose il boom economico, che portò a diversi Decreti del Presidente della Repubblica dedicati alla sicurezza sul lavoro: basti pensare al DPR 547 del 1955, relativo alla prevenzione degli infortuni, o al DPR 303 del 1956, riguardante le norme di igiene. Entrambi questi testi, poi, sono stati abrogati.

Quando nasce il concetto di sicurezza del lavoro?

Il concetto di sicurezza del lavoro, almeno nella sua accezione moderna, debutta ai tempi del terzo periodo della Rivoluzione Industriale: è il 1970, anno in cui si verifica una massiccia introduzione dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’elettronica. Fino a quel momento, erano state promulgate tante leggi diverse che, però, non erano accomunate da un unico corpus iuris in grado di fornire un efficace contributo ai magistrati che dovevano rubricare i fatti.

E prima del Novecento, invece?

Una figura storica per il settore della sicurezza sul lavoro è senza dubbio quella di Bernardino Ramazzini, che fu docente all’Università di Modena e Padova, in qualità di professore di medicina. Egli realizzò un testo intitolato “De morbis artificum diatriba”, dedicato alle malattie dei lavoratori, in cui specificò quali erano le malattie causate dalle occupazioni che si svolgevano all’epoca. A partire dal 1760, e per i 70 anni seguenti, debuttava la cosiddetta Rivoluzione Industriale, per effetto della quale si passò da un sistema artigianale e agricolo a una società fondata su un sistema industriale moderno. Il secondo periodo della Rivoluzione Industriale iniziò nel 1870, quando furono introdotti il petrolio e l’elettricità. Dal 1886, poi, diverse leggi disciplinarono il lavoro dei bambini e quello dei minatori. Al tempo stesso comparvero le prime norme relative agli obblighi assicurativi per le malattie e gli infortuni professionali. Certo, il tema della prevenzione sul lavoro non era ancora considerato con la dovuta attenzione.

Quali sono le soluzioni proposte da Sicurya?

Ci proponiamo come una delle società che al giorno d’oggi rappresentano un punto di riferimento nel campo della sicurezza sul lavoro: chi visita questa pagina può averne conferma, scoprendo i vari servizi messi a disposizione. Il business di Sicurya consiste nella tecnologia e nella conoscenza, che vengono trasformate in soluzioni integrate da mettere a disposizione delle aziende. È solo coniugando la sicurezza con la qualità e con l’ambiente che è possibile rendere migliori il futuro delle persone e quello dell’ambiente. Ecco perché Sicurya si presenta come una realtà affidabile e soprattutto solida, la cui mission è quella di interagire con le imprese per produrre valore reciproco.


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