Curiosità

Quando il prezzo non basta: cosa influenza davvero la percezione del valore?

di Redazione Picenotime


Nell'economia classica, il valore di un bene o servizio era in gran parte definito dalla sua utilità e, in ultima analisi, dal suo prezzo di mercato. La famosa equazione tra domanda e offerta stabiliva un equilibrio monetario che sembrava inequivocabile. Oggi, tuttavia, in un mondo dominato dall'informazione, dalla connettività e dalla digitalizzazione, il prezzo è diventato un mero punto di partenza, spesso insufficiente a spiegare la complessa percezione del valore che guida le scelte dei consumatori e degli investitori.
  Il valore è migrato dal tangibile all'intangibile, incorporando una miriade di fattori psicologici, sociali ed etici che non sono immediatamente quantificabili in euro o dollari. Questa rivoluzione nella percezione impone una ricalibrazione totale dei parametri utilizzati per calcolare ciò che è realmente "prezioso".


Nuovi parametri per il concetto di “valore”

Il panorama economico contemporaneo ha introdotto metriche che superano la semplice analisi dei costi di produzione e del margine di profitto. Tra i nuovi parametri per valutare il valore spiccano la Brand Equity, la Customer Experience e l'Impatto Sociale e Ambientale (ESG). La Brand Equity non è altro che il valore aggiunto che un nome conferisce a un prodotto; si è disposti a pagare un premium price non per la qualità intrinseca del bene, che potrebbe essere replicabile, ma per l'identità, la storia e la comunità che quel marchio rappresenta. L'acquisto diventa un'affermazione di appartenenza e di identità personale, un valore puramente emotivo.

Analogamente, la Customer Experience è diventata un fattore di valore fondamentale; la facilità d'uso, la qualità dell'assistenza, la personalizzazione e l'efficienza della consegna possono fare la differenza tra un cliente fedele e uno che migra alla concorrenza. Un prodotto tecnologicamente avanzato, ma con un'esperienza utente frustrante, sarà percepito come meno "valido" di un concorrente magari meno performante ma dotato di un design intuitivo e un servizio impeccabile. Infine, ifattori ESG (Environmental, Social, Governance) riflettono la crescente consapevolezza che il valore di un'azienda non risiede solo nei suoi asset finanziari, ma anche nella sua sostenibilità e nella sua etica operativa. I consumatori e gli investitori sono sempre più propensi a premiare le aziende che dimostrano responsabilità ambientale e sociale, percependo un valore aggiunto che trascende il bilancio economico.


Il valore nell'era digitale: la forza della rete

L'impatto di Internet e del Web ha ridefinito il concetto stesso di valore, introducendo il potentissimo effetto della rete e del dato. Nello spazio digitale, il valore di un servizio o di una piattaforma non aumenta in modo lineare, ma esponenziale, man mano che più utenti ne fanno uso. Questo è il principio dell'Effetto Rete (Network Effect), dove il valore di un social network, ad esempio, cresce con ogni nuovo utente che si unisce, rendendolo più attraente per tutti gli altri. Il valore percepito, in questo caso, è legato all'accesso a una comunità e alla potenziale interconnessione, non al costo di sviluppo del software.

Parallelamente, i dati sono emersi come la risorsa più preziosa del XXI secolo. Aziende come Google o Meta non estraggono valore primariamente da prodotti fisici, ma dalla raccolta, elaborazione e monetizzazione delle informazioni sui comportamenti degli utenti. Per l'utente, il "prezzo" di un servizio gratuito (come un'e-mail o un social media) è l'accettazione di scambiare i propri dati con l'accesso alla piattaforma. Il valore percepito non è zero, ma è bilanciato dalla comodità e dalla connettività offerte, un trade-off che è diventato la norma nell'economia digitale. La fiducia e la sicurezza dei dati diventano quindi parametri di valore imprescindibili.


Finanza oltre la tangibilità: Criptovalute e valore consensuale

Il mondo della finanza ha assistito alla trasformazione forse più radicale con l'avvento delle criptovalute come Bitcoin e altre; se un tempo, una moneta o un asset doveva essere sostenuto da un bene tangibile (oro) o da un'autorità centrale (una Banca Centrale), le criptovalute, invece, sono esempi paradigmatici di un valore consensuale che sfida le definizioni tradizionali.
Sono tante oggi le monete digitali sul mercato a partire dal Bitcoin proseguendo per altre come Xrp: sul web spopolano portali che offrono consulenza e altre informazioni, come nel caso delle valutazioni. È il caso della
quotazione Xrp o Bitcoin in tempo reale offerto da portali come Binance.

Il Bitcoin non ha un valore intrinseco nel senso fisico: è un asset digitale basato su crittografia e blockchain. Il suo valore deriva da una combinazione di fattori:

  • Scarsità programmata: l'offerta massima è limitata a 21 milioni di unità, creando un valore basato sulla rarità.

  • Immutabilità e decentralizzazione: l'assenza di un controllo centrale lo rende attraente per chi cerca un'alternativa ai sistemi finanziari tradizionali, percependo un valore in termini di autonomia e resistenza alla censura.

  • Adozione della rete: più individui, aziende e governi accettano e utilizzano Bitcoin, maggiore è il suo valore percepito come riserva di valore e mezzo di scambio.

In questo nuovo paradigma finanziario, il valore non è garantito da asset sottostanti, ma dalla fiducia distribuita e dalla convalida della rete. Il prezzo fluttuante delle criptovalute è la manifestazione di questo consenso dinamico, che le ha portate ad essere al centro dell'economia globale, dimostrando in modo inequivocabile che il valore può essere creato e sostenuto interamente da una credenza collettiva e da innovazione tecnologica.


Il futuro è una funzione del valore intangibile

In sintesi, il prezzo è solo la cifra finale sulla ricevuta, ma la percezione del valore è il risultato di un'equazione molto più complessa e ricca. Essa include fattori come la narrativa del brand, l'esperienza d'uso, l'impatto etico e ambientale, e l'efficacia dell'effetto rete. Nel mondo digitale e finanziario di oggi, il valore è sempre più legato all'intangibile: all'informazione, alla comunità, alla fiducia e alla decentralizzazione. Per le aziende, comprendere questa evoluzione è cruciale per la sopravvivenza; per il consumatore, è fondamentale per prendere decisioni informate che vadano oltre la semplice convenienza monetaria. Il vero valore è ciò che rimane dopo aver tolto il prezzo, ed è la somma di tutti quei benefici, emotivi, sociali e funzionali, che il prezzo da solo non può comprare.

commenti 0****

Riproduzione riservata