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Arriva la prima arbitro in Serie A, da agosto arruolata nel gruppo

di Redazione Picenotime

martedì 05 luglio 2022

Che bello sport il calcio, un appuntamento praticamente fisso in Italia che infiamma costantemente le domeniche del Bel Paese, ancora più del caldo torrido di questi giorni, e che fa sempre parlare di sé su testate sportive e su altri portali specializzati in materia.

Sui giornali, online e non, come la Gazzetta dello Sport si possono poi trovare titoli come serie A: si infiamma la lotta salvezza oppure le ultime indiscrezioni sul fatto che il mitico Cristiano Ronaldo, per gli amici CR7, potrebbe tornare in Italia come giocatore della Roma. Tutto molto interessante, ma c'è un altro nome che in questi giorni è spuntato all'orizzonte e, sicuramente, siamo solo all'inizio.

Se il mese di luglio vedrà finalmente l'ingresso del calcio femminile nel mondo del professionismo, i mesi a seguire vedranno la discesa in campo del giovane arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi per le prossime partite di Serie A. Ma andiamo a capire un po' meglio la situazione assieme nelle righe che seguiranno!

Il nome di Maria Sole Ferrieri Caputi era già diventato noto lo scorso dicembre per la partita Cittadella contro Cagliari della Coppa Italia, ma per capire le sue “origini” occorre fare ancora qualche passetto indietro.

Nata il 20 novembre del 1990 a Livorno, la Caputi ha conseguito una laurea magistrale in Sociologia ed una in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ma era difficile tenere sopita la sua passione per il calcio. Iscrittasi al corso per arbitri nella sua città natia quando era ancora sedicenne ha debuttato ufficialmente nel 2015 in occasione della partita tra Atletico San Paolo e Levico (Serie D) per poi passare alla C dove ha arbitrato una ventina di partite circa.

Da lì è passata poi alla Serie B fino alla Serie A, il tutto a poco più di 30 anni e con un'altra carriera alle spalle! In occasione di una recente intervista con il Corriera, Maria Sole Ferrieri Caputi, ha precisato che non chiamatemi arbitra, ma arbitro. Novanta volte su cento quando mi dicono arbitra è per sottolineare che sono una donna. Quindi preferisco arbitro. Credo che quando non ci sarà più l’esigenza di sottolinearlo, allora vorrà dire che ci sarà davvero parità”.

Un nome che si sta già avvicinando a quello della francese Stephanie Frappart che si è affermata come prima donna ad arbitrare in Champions League (Dinamo Kiev contro Juventus). Nonostante lo scetticismo e la sorpresa di allora, fu proprio la Frappart ha dichiarare che “la competizione tra squadre e il gioco del calcio non cambiano: rimangono gli stessi, chiunque sia l’arbitro”. Notate già qualche somiglianza tra le due affermazioni?

Ad ogni modo, tornando a noi, dopo aver ricevuto il via libera da parte delle massime autorità calcistiche in Italia, la Caputi potrebbe dunque diventare ben presto uno di quei nomi fissi per quanto riguarda il futuro di tale sport in Italia. Un futuro che sembra finalmente essere molto più inclusivo e paritario rispetto a qualche anno fa e che non mancherà di regalare soddisfazioni ed emozioni a tutti i veri appassionati del pallone!