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ICT e futuro del lavoro, quali competenze servono per tenere il passo con l’evoluzione tecnologica?

di Redazione Picenotime

mercoledì 14 maggio 2025

Il settore ICT continua ad affermarsi come uno degli ambiti più dinamici e strategici all’interno del mercato del lavoro, riconosciuto, da sempre, come il vero catalizzatore dell’innovazione aziendale. 

Secondo le previsioni, già nel corso del 2025 si sta assistendo a una crescita significativa della richiesta di profili altamente qualificati, capaci di padroneggiare la tecnologia e comprenderne l’impatto sul business e sulla società.

In questo senso, sviluppare competenze significative nel comparto ICT va ben oltre il mero utilizzo di uno strumento o un linguaggio di programmazione.

Le aziende, oggi, cercano professionisti in grado di estrarre valore dai dati raccolti, anticipare scenari possibili, grazie all’Intelligenza Artificiale, garantire sicurezza e affidabilità nelle infrastrutture digitali e, più di tutto, tradurre le esigenze di business in soluzioni tecnologiche concrete e scalabili

Va da sé, allora, che le figure professionali maggiormente ricercate nell’immediato futuro dovranno essere sempre più ibride, capaci di sposare visione strategica e competenze tecniche, agilità decisionale e padronanza delle nuove frontiere digitali.

D’altra parte, la trasformazione digitale non sembra affatto arrestarsi, al contrario, investe ormai tutti i settori, dalla sanità alla finanza, dall’industria al marketing. 

Per questa ragione figure professionali come il data analyst, gli esperti di AI, architetti cloud, specialisti in cybersecurity e business analyst IT si stanno imponendo come le più richieste del mercato. 

Allo stesso tempo però, è doveroso sottolineare come il fattore aggiornamento rappresenti una discriminante molto forte nell'individuazione dei professionisti più validi e immediatamente occupabili.

Tutti i ruoli lavorativi connessi direttamente o indirettamente all’impiego delle ICT sono accomunati, infatti, da un’unica esigenza chiave, la formazione continua, avanzata, che consenta non solo di restare al passo, ma di guidare il cambiamento.

In questo scenario, trova ragion d’essere l’aggiornamento professionale, che diventa così una leva cruciale per l’occupabilità e l’evoluzione stessa delle carriere. 

Le imprese che operano nei mercati attuali, di fatto, cercano professionisti capaci di pensare in modo critico, agire con consapevolezza tecnologica e contribuire alla crescita con soluzioni basate sull’evidenza e sull’innovazione.

A fronte di questa rivoluzione, investire in un percorso formativo strutturato, orientato ai trend emergenti e in grado di combinare rigore teorico ed esperienza pratica, rappresenta una scelta che può fare la differenza nella propria carriera.

Ecco allora, che le più affermate scuole di business presenti nel panorama formativo nazionale, come 24ORE Business School, hanno messo a punto specifici percorsi e master in intelligenza artificiale.

Pensati per formare professionisti in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro digitale, questi corsi propongono programmi multidisciplinari e fortemente orientati al mondo del lavoro, con una didattica che integra strumenti analitici, modelli di intelligenza artificiale e approcci strategici per la gestione dei dati.

Si tratta, quindi, di percorsi ideali per chi vuole inserirsi nel settore ICT con una marcia in più o per chi desidera fare un salto di qualità nella propria carriera, acquisendo le competenze oggi più richieste. 

Senz’altro, si tratta di un investimento che non guarda solo alla specializzazione tecnica, ma soprattutto alla capacità di visione e adattamento, qualità imprescindibili per chi punta a essere protagonista nella trasformazione digitale.