Affettatrice professionale: ecco come scegliere la migliore
di Redazione Picenotime
venerdì 23 dicembre 2022
L’affettatrice professionale è uno strumento di precisione che consente di affettare finemente varie tipologie di carne e salumi, ma non solo. Attraverso questo strumento è infatti possibile affettare anche altri alimenti, come verdure, formaggi e pane.
L’affettatrice è indispensabile per molteplici attività produttive e di rivendita alimentare. Oltre ai supermercati, alle macellerie, alle gastronomie e ai salumifici (dove siamo abituati a vedere questa tipologia di macchinario) è importante considerare che l’affettatrice è utilizzata anche nei ristoranti e nelle pizzerie.
Affettare un salume al momento dell’uso in cucina o della vendita al cliente, consente di preservare al meglio la freschezza di questi prodotti. Rispetto ai salumi già affettati, venduti in vaschetta, i salumi da banco richiedono minori quantitativi di conservanti poiché si conservano in modo migliore, venendo affettati solo al momento del consumo. Lo stesso discorso vale per i formaggi.
L’affettatrice professionale ha inoltre il beneficio di garantire un taglio preciso e uniforme, anche per la carne (solitamente difficile da tagliare a crudo con il coltello).
Questa tipologia di macchinario da cucina è normalmente impiegata a livello professionale, ma negli ultimi anni sono iniziati ad apparire anche modelli ad uso casalingo (di dimensioni più compatte).
Affettatrice professionale: guida alla scelta
Il primo elemento distintivo delle affettatrici è la tipologia di funzionamento.
Esistono affettatrici a gravità, caratterizzate da un piatto porta merce ed una lama con inclinazione a 45°. Il salume scivola per gravità verso le lame, consentendo il funzionamento del macchinario. La stessa fetta, grazie all’inclinazione dello strumento, scivola in modo autonomo, senza necessità di accompagnamento (a differenza delle affettatrici verticali, dove la fetta deve essere accompagnata manualmente).
Sebbene l’affettatrice a gravità non sia adatta al taglio della carne fresca, è la miglior soluzione per il taglio di salumi, formaggi a pasta semi-dura e pane. Il taglio di questi alimenti è particolarmente comodo e rapido, senza necessità di particolare assistenza al macchinario da parte dell’operatore.
L’affettatrice verticale è invece un modello di affettatrice caratterizzato dalla presenza del piano scorrevole e della lama perpendicolari al piano d’appoggio. Questa particolare disposizione richiede maggior manualità da parte dell’operatore, che deve accompagnare l’azione di taglio ed in particolare la fetta appena tagliata. Qualora in questa tipologia di affettatrice, la fetta di salume appena tagliata non venga accompagnata dall’operatore, rischierà di scivolare nella parte bassa della lama (determinando un mal funzionamento dello strumento stesso). Bisogna prestare molta attenzione con questa affettatrice, assicurandosi di proteggere adeguatamente le mani e soprattutto di non avvicinarle troppo alla lama per prelevare la fetta tagliata.
Esistono infine dei modelli di affettatrice per carne maggiormente specifici per il taglio della carne fresca.
Per scegliere le migliori affettatrici professionali è possibile visitare lo shop di TopRistorazione.com, sito specializzato nella vendita di macchinari e strumenti per la ristorazione e servizi commerciali inerenti al mondo della preparazione e della vendita di alimenti.
Come pulire l’affettatrice
Prima di pulire la propria affettatrice è fondamentale assicurarsi che sia spenta e staccata dalla presa elettrica.
La cosa fondamentale quando si pulisce un’affettatrice è proteggere adeguatamente le mani e utilizzare spugne che consentano di non toccare direttamente le lame. Per pulire al meglio l’affettatrice senza corrodere o rovinare i materiali di cui è composta la lama e il piano d’appoggio, è bene preferire detergenti neutri. Sono da evitare tutti i composti semi-ruvidi o acidi, che potrebbero danneggiare i materiali di composizione dell’affettatrice e comprometterne l’utilizzo.
E’ bene lasciare asciugare completamente l’affettatrice prima di riporla in un luogo chiuso (come un mobiletto). In questo modo è possibile evitare la formazione di cariche batteriche e muffe da umidità.
L’affettatrice va detersa dopo ogni utilizzo, per garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie ed evitare proliferazioni batteriche pericolose per la salute.

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