Quando si parla di occhiali della gamma Rudy Project, dal nome ci si potrebbe aspettare che sarebbe stato creato in qualsiasi altro luogo tranne che nella città di Treviso. Inoltre la dicitura deriva dal suo fondatore, Rudy Barbazza ossia un imprenditore italiano che nel 1985 scelse gli occhiali da sole sportivi come modello di business. Da allora, il brand è uno dei più noti al mondo come si evince dal fatto che tantissimi atleti di svariate discipline sportive usano i suoi occhiali. In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo quali sono le peculiarità di questi funzionali accessori e relative caratteristiche.
Occhiali ideali per tantissime attività sportive
Nell'azienda italiana con nome
Rudy Project si parla di più di 10.000 atleti sponsorizzati. Tuttavia ciò che ha lanciato il marchio dove si trova oggi, è senza dubbio l'appoggio di atleti famosi. Lo stesso
Bernard Hinault è stato il primo grande
sportivo d'élite a indossare gli occhiali del suddetto brand trevigiano. Nello specifico li ha utilizzati nel Tour De France del 1985, quando ha indossato la sua quinta Maglia Gialla. Senza dubbio non poteva esserci esordio migliore in termini di sponsorizzazioni sportive per i responsabili del marchio. Da allora
Rudy Project e il ciclismo sono sempre stati molto legati; infatti, anche un altro francese, Charlie Mottet, ha indossato il Rudy, così come tantissimi ciclisti professionisti tra cui Miguel Induráin, Jan Ulrich, Erik Zabel, Claudio Chiappucchi, Abraham Olano e più recentemente Nibali e Peter Sagan. Anche
altri sport come lo sci, il golf, la corsa o il triathlon sono strettamente legati alla filosofia Rudy Project, grazie anche alla
qualità delle montature e delle
lenti e che ha raggiunto persino le star dello sport americano.
Le lenti e le montature degli occhiali RudyProject
Per gli amanti di sport come il ciclismo, in generale possiamo dire che le lenti polarizzate sono ideali per quello praticato su strada, mentre le fotocromatiche risultano adatte per la MTB. Alla domanda come mai, la risposta è breve ed esaustiva; infatti, anche se è vero che sulla strada ci saranno molte giornate nuvolose con meno visibilità, il sole di solito picchia di più che in montagna, dove è invece frequente pedalare nei boschi con grandi ombre fornite dagli alberi. Le lenti polarizzate sono quindi maggiormente consigliate per situazioni di esposizione solare prolungata, mentre quelle fotocromatiche per condizioni più mutevoli. Con la seguente argomentazione non stiamo dicendo che scendendo dal sentiero di una collina di montagna il vento non colpirà in faccia, ma in generale su strada l'esposizione al vento stesso e la ricerca dell'aerodinamicità è maggiore. Quindi in questo caso una montatura avvolgente per la visiera da strada va scelta soltanto per un motivo di comodità.
Il modello di punta degli occhiali Rudy Project
Uno dei modelli di punta del ciclismo degli occhiali Rudy Project, almeno fino all'arrivo del Defender è sempre stato il Fotonyk. Si tratta infatti di occhiali realizzati in Grilamid, ossia un polimero molto trasparente e che riesce a combinare sia proprietà chimiche che meccaniche in modo a dir poco eccellente. Inoltre è un prodotto impermeabile, che resiste molto bene alle flessioni ed è altamente adatto alla distorsione termica. Inoltre si tratta di un accessorio dal look moderno, ultraleggero e disponibile sul mercato tradizionale ed online ad un prezzo decisamente ragionevole.