Il Bitcoin
rappresenta un fenomeno del quale è praticamente impossibile non tenere conto.
La sua crescita appare inarrestabile da anni e ormai si parla apertamente di
adozione di massa delle criptovalute, di cui la creazione di Satoshi Nakamoto è
il vero e proprio simbolo, nella vita quotidiana.
Un fenomeno che è strettamente connesso con il ruolo assunto da Internet, di
cui è sostanzialmente impossibile fare a meno. Soprattutto da parte di chi è
intenzionato a puntare su BTC per i propri investimenti.
Come è possibile investire su Bitcoin, online?
Per chi ha intenzione di investire sull’icona crittografica, le strade sono soprattutto due:
1) il ricorso ad un exchange di criptovalute. Ovvero ad un sito il quale permetta ai suoi iscritti di cambiare valuta fiat in Bitcoin;
2) fare trading con una delle piattaforme le quali permettono di utilizzare strumenti derivati all’uopo, come i CFD (Contracts for Difference), i quali vanno a riflettere il prezzo di un sottostante.
Si tratta però di due modalità abbastanza diverse di investimento. Andiamo a capire perché.
Exchange o trading online?
Quando si
acquista denaro virtuale su un exchange, si può guadagnare solo
nell’eventualità che la sua quotazione cresca dal momento dell’acquisto.
Inoltre è necessario dotarsi di un wallet, ovvero di un portafogli elettronico,
deputato ad accogliere quello acquistato e conservarlo. Con il rischio di
attacchi hacking da parte di pirati informatici.
Nel caso del trading online, lo scenario muta profondamente in quanto
l’investimento non prevede il possesso dell’asset. Non è quindi necessario
dotarsi un portafogli elettronico, sgombrando il campo dalla spesa necessaria e
dalle complicazioni di ordine tecnico.
Inoltre, in tal modo si può guadagnare anche nel caso in cui il prezzo di BTC cali,
a patto di capire preventivamente il trend. Naturalmente, in questo caso è
necessario possedere buone basi economiche e riuscire a capire quali siano i
fattori in grado di influenzare il prezzo del token. Un metodo un po’
controverso, come testimonia anche la storia riferita a Bitcoin Evolution.
Una situazione ingarbugliata
Investire su
Bitcoin sembra al momento un notevole affare. Va comunque sottolineato come
sulla regina delle criptovalute si vadano addensando nuvoloni di non poco
conto. Basti pensare in tal senso al recente divieto emanato dalla banca
centrale della Turchia sulla detenzione di Bitcoin da parte di persone
residenti all’interno del territorio nazionale: un vero e proprio bando che ha
spinto molti a chiedersi se non sia possibile una sua estensione a livello
globale.
Un timore suffragato anche dai problemi ambientali connessi al mining di BTC.
Il consumo troppo elevato di energia elettrica e le crescenti emissioni nocive
legate all’attività dei minatori, potrebbero infatti spingere i governi
mondiali ad un atteggiamento di chiusura. A partire dalla Cina, ove risiede la
maggior parte della mining farm e che vede i suoi obiettivi ambientali futuri
messi a repentaglio proprio dall’attività tesa all’estrazione dei token.
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