Marche e musica: una doppia M nel pentagramma

di Redazione Picenotime

mercoledì 04 gennaio 2023

Ah, che bello il mondo della rete, in soli pochi click è possibile avere accesso a tutta una quantità praticamente sterminata di informazioni. Che tempo farà domani, quali sono stati i regali più gettonati di questo Natale 2022, maggiori informazioni sul codice bonus bet365, cosa succede nel mondo, i risultati della Serie A e così via.

L'essere umano, per definizione, ha sempre bisogno di informarsi e grazie ad Internet lo può fare direttamente da casa o anche per strada, grazie allo smartphone per esempio, ma al giorno d'oggi non dimentichiamoci del fatto che può fare tutto questo mentre svolge più attività.

Senza per forza di cose doversi “improvvisare” in giocolieri o maniaci del multitasking, una delle azioni che più comunemente si svolgono mentre si dà una letta ad articoli e post di vario tipo è l'ascolto della musica.

Oltre ad essere un buon sottofondo per tutte le occasioni, dalla cena alla corsa per dirne una, dovete sapere che l'Italia, e nello specifico le Marche, ha certamente contribuito non poco a questo mondo. Senza scomodare i grandissimi del passato come Vivaldi e Paganini, concentriamoci su un suono più moderno e rock, con ispirazioni dall'estero, ma con un'origine che è tutta marchigiana.

Per renderci conto della portata di questo fenomeno sul pentagramma, ecco dunque a voi cinque nomi marchigiani che hanno reso grande la musica in Italia (ed in alcuni casi anche all'estero finendo per diventare un gruppo di culto)!

Saturnino

Saturnino Celani, ai più noto più semplicemente come Saturnino, è uno dei bassisti italiani più conosciuti nello Stivale. Partito come bassista del gruppo punk Dictatrista, Saturnino riesce a coniugare i suoi studi di musica classica a più strumenti, come ad esempio il violino, diventando un apprezzatissimo musicista e turnista. Collaboratore fisso di Jovanotti dal 1991, le sue quattro corde si possono sentire anche nei lavori di Franco Battiato, Pino Daniele, Max Pezzali e così via.

Gang

Fondati negli anni Ottanta dai fratelli Severini, i quali sono gli unici componenti originali, i Gang offrono un sound che mischia perfettamente l'attitudine punk con l'asprezza dei testi tipici di un folk rock più impegnato e schierato. Molto vicini allo stile dei britannici Clash, i Gang hanno all'attivo 14 album dei quali l'ultimo, Ritorno al fuoco, risale al 2021.

Death SS

Tra i nomi più particolari del panorama metal nostrano, i Death SS sono uno di quei gruppi che si fa sempre notare. Praticamente “incarnati” nella figura del cantante Steve Sylvester, unico membro stabile e fondatore assieme a Paul Chain, la band ha sempre proposto un doom metal mischiato a tinte gotiche e hard rock. Partendo come cover band degli Sweet, il gruppo si è poi evoluto verso direzioni decisamente più “sinistre” ed esoteriche. 

Antonio Bartoccetti