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Intrattenimento e musica: i brani più belli di sempre dedicati al poker

di Redazione Picenotime

martedì 12 dicembre 2023

Il gioco del poker porta da sempre con sé un fascino immortale, fatto di adrenalina, partite indimenticabili, grandi storie e personaggi leggendari. Molta di questa fama è stata alimentata dai mass media dove non si contano scene di film o film stessi dedicati alla disciplina o libri che parlano di Texas Hold’em e poker all’italiana. Oggi scopriremo un altro settore della cultura che ha spesso trattato questo affascinante tema: la musica. Accendiamo il giradischi o effettuiamo l’accesso alle piattaforme musicali di streaming perché stiamo per scoprire le più grandi hit di sempre dedicate proprio a questo gioco.

Oggi quando si parla di poker si intende soprattutto il poker online, fenomeno di portata planetaria che nel 2022 ha registrato un giro d’affari superiore ai 4 miliardi di dollari a livello globale, in forte ascesa rispetto al 2021 e agli anni precedenti.

Ebbene proprio il poker è stato protagonista di moltissime canzoni, più o meno famose, ed ha attirato le attenzioni di alcune delle più grandi icone della musica internazionale. E di tutti i generi. Basti pensare all’hard rock e al brano più celebre dei Motörhead, ovvero Ace of Spades (in italiano l’asso di picche). Nel testo si parla della “dead man’s hand”, nel gergo pokeristico una mano formata da una coppia di assi e una coppia di 8 neri, ispirata alla leggenda del Far West Wild Bill Hickok che si narra venne ucciso proprio mentre teneva queste carte in mano.

Spostiamo dalle band inglesi ai solisti americani per parlare del mitico Kenny Rogers, membro della Country Music Hall of fame. Tra i brani più famosi della carriera di Rogers troviamo The Gambler del 1978, una canzone dedicata interamente alla figura del giocatore di poker. Un pezzo country che può essere definito come un inno del gioco, se pensiamo che venne più volte utilizzato durante le edizioni delle World Series of Poker a cavallo tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80. Nel testo celebri i versi in cui il protagonista racconta di aver incontrato un gambler su un treno e di aver ricevuto importanti insegnamenti sul poker e sulla vita stessa.

Non incentrata sul poker in senso stretto, ma più sul gioco a tutto tondo, Viva Las Vegas è uno dei brani più famosi di Elvis Presley, il re del rock and roll. La canzone venne scritta in occasione dell’uscita dell’omonimo film del 1964 e narra di blackjack, roulette e, appunto, di poker. A oggi è una delle colonne sonore simbolo della Sin City statunitense.

Meno nota delle altre, ma non per questo meno degna di attenzione, è Deal, canzone lanciata nel 1972 dai Grateful Dead, la band simbolo del rock psichedelico. Famosi per le lunghissime esibizioni live e per le jam session in diretta, i Dead decisero di raccontare la storia di un giocatore esperto che consiglia sempre di avere un approccio alla disciplina ragionato e calmo e di aspettare sempre le carte giuste per andare all’attacco del banco.

 

Molto spesso la musica italiana viene snobbata da critici e addetti ai lavori, ma anche il nostro Paese ha avuto geni musicali assoluti (spessi incompresi e rivalutati con colpevole ritardo). Il genio in questione è Ivan Graziani, cantautore teramano classe 1945, e il brano di cui vogliamo parlare è uno dei più celebri del suo repertorio: Il chitarrista. Tratta dall’album Ivan Graziani del 1983, il chitarrista è un dialogo ironico, sincero e malinconico tra il protagonista e Dio in cui il primo si scusa per aver barato durante una partita di poker e per aver “rubato” la donna all’uomo contro cui stava giocando.

Per l’ultimo pezzo della nostra rassegna dedicata al poker abbiamo scelto un brano di Ray Charles, Losing Hand. Scritta nell’ormai lontano 1953 da Jesse Stone, questa bellissima canzone blues prende il gioco come metafora della vita, parla di amori tormentati e di una difficile storia con una donna. Un grande classico da riscoprire.