Curiosità

Siti scommesse: tra bookmakers e comparatori, un po’ di chiarezza

di Redazione Picenotime

Un settore che è stato rivoluzionato dall’avvento delle tecnologie multimediali, che lo hanno sostanzialmente stravolto, oltre che da norme e regolamenti recenti, che he hanno ridisegnato la cornice all’interno della quale muoversi. Il mondo delle scommesse è una realtà relativamente giovane in Italia, regolamentata da un ventennio circa, eppure sembra di parlare di un comparto da sempre esistito.
Sarà perché l’uomo da sempre ama il concetto di scommessa, ed anche prima della regolamentazione ci si dedicava a tale attività in modo non propriamente lecito; o sarà anche perché il riferimento, nella maggior parte dei casi, è al mondo del calcio (fermo restando anche scommesse anche su altri sport sono molto praticate), una sorta di religione qui in Italia che appassiona chiunque. Ed effettuare un pronostico sull’esito finale di una partita sarà successo a tutti, almeno una volta.

I paletti del Decreto Dignità

Ecco allora che il settore delle scommesse vive di continue novità, dal web in poi, e non necessariamente positive. Il 2020, anno orribile per tutti, ha visto un crollo inevitabile a ridosso dei mesi del lock down, quanto i campionati erano fermi ed il calcio non si è giocato.
Già, il calcio, che da sempre trae linfa vitale dal comparto delle scommesse come in una sorta di osmosi, all’interno della quale il betting arricchisce lo sport e viceversa. Anche soltanto parlando in termini speculativi, quindi di soldi. Gli ultimi tempi hanno vissuto una notevole inversione di tendenza anche partendo dalla normativa adottata nel nostro paese.
Si parla di quel
Decreto Dignità tanto spesso contrastato e dibattuto, voluto fortemente dal Ministro (allora del Lavoro, oggi agli Esteri) Luigi Di Maio, ed entrato di diritto nel vocabolario quotidiano di chi si occupa di scommesse. Perché il provvedimento in questione vieta qualsiasi promozione delle scommesse o del gioco, andando a tagliare una buona fetta di introiti a chi con questo mondo faceva i soldi. Società di calcio su tutti.

Cosa si può promuovere e cosa no

Come sempre in Italia, la legge ha creato anche tanta confusione tra ciò che è lecito promuovere e ciò che non lo è. Si parla ad esempio dei portali di bookmakers, sui quali è possibile scommettere direttamente, e di siti informativi o di comparatori, come ad esempio https://www.betscanner.it/, che offrono invece una panoramica senza consentire di effettuare scommesse.
Un meccanismo un po’ contorto, come d’altra parte poco lineare appare il provvedimento in sé, se si pensa che in Italia il gioco e le scommesse continuano ad essere assolutamente legali, mentre ad essere vietata è qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta. In sostanza l’utente finale può scommettere in assoluta libertà, senza che ciò costituisca minimo reato, ma è vietato promuovere i servizi di scommesse.  


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